Percorsi di volontariato: Alessio vuole aiutare gli altri insieme ai suoi amici e alla famiglia
Aiutare le vittime di guerra, violenze e disastri naturali: è quello che farebbe Alessio G., uno dei 500 ragazzi che hanno deciso di portare a termine il Progetto Generatori, se potesse aprire un’associazione di volontariato. E lo farebbe coinvolgendo i suoi migliori amici e la famiglia.
Il volontariato è un’attività svolta da una o più persone, gratuita e senza fini di lucro, a favore di altre persone che hanno gravi necessità e assoluto e urgente bisogno di aiuto e di assistenza, oppure per fronteggiare emergenze occasionali o prestando opera e mezzi nell’interesse collettivo in maniera individuale o collettivamente in associazioni. Generalmente chi fa volontariato, ha varie ragioni, che possono e dovrebbero essere: solidarietà, giustizia sociale, altruismo, filantropia. Nel nostro paese milioni di persone offrono il loro tempo, le loro energie per aiutare gli altri, assistendo persone povere e malate, anche a livello internazionale, lottando per la tutela dell’ambiente e degli animali.
Secondo me, il volontariato, è molto importante se diffuso tra i giovani, perché questo contribuisce allo sviluppo del senso civico e quindi far diventare i ragazzi dei cittadini responsabili e protagonisti del proprio futuro. Inoltre secondo me, negli ultimi anni, i giovani sono sensibilizzati al problema della solidarietà e del volontariato, questo grazie agli ultimi mezzi d’informazione che permettono il propagarsi di notizie velocemente e senza filtri.
Se potessi fondare un’associazione di volontariato, fonderei un O.d.V. (Organizzazione di volontariato) che si occupa di aiutare le persone vittime di guerre, violenze, disastri naturali fornendo assistenza sanitaria, generi di prima necessità e rifugi, soddisfacendo bisogni primari come il diritto al cibo, all’acqua, alla salute e all’educazione. Ho scelto questo tipo di organizzazione perché ritengo che codeste persone si siano ritrovate in una posizione molto scomoda senza che fosse colpa loro o delle loro decisioni, e che quindi, per esempio, si siano ritrovati con poca roba o niente per via di un terremoto o di una guerra.
Oggi il minimo delle persone in una associazione è sette e va mantenuto durante la vita associativa; mi piacerebbe unirmi e gestire l’associazione principalmente con i miei migliori amici, anche se non mi dispiacerebbe che mi aiutassero anche i componenti della mia famiglia. Ho scelto loro perché ritengo che, mentre si svolge volontariato, sia necessario un rapporto di amicizia o un legame con gli altri che lo stanno facendo per poterlo svolgere al meglio e con un sorriso (cosa più importante quando si aiutano persone in difficoltà, che sono generalmente tristi o infelici).
L’importanza del volontariato tra i giovani è fondamentale, quindi, a mio onesto parere, deve essere portato almeno una volta tra i banchi di scuola. Questo perché l’argomento stimola la riflessione e il dialogo, accrescendo l’empatia verso chi è più sfortunato di noi.
Inoltre, il volontariato è una grande realtà economica, denominata Terzo settore.
Dimostra che l’economia può essere finalizzata non soltanto al profitto, alla soddisfazione di falsi desideri, ma può diventare un mezzo per aiutare gli uomini a soddisfare i loro bisogni umani più autentici.