Percorsi di volontariato: Giada e le esperienze con l’UNITALS
Giada C., una dei 500 ragazzi che hanno partecipato al Progetto Generatori, racconto le sue esperienze di viaggio e di volontariato con l’Associazione cattolica UNITALS.
Questo meraviglioso progetto non è la mia prima finestra che si affaccia sul mondo del volontariato.
Nei due anni antecedenti a questo, ovvero nel 2018 e nel 2019, ho partecipato a dei viaggi, strutturati proprio sul volontariato; l’ U.N.I.T.A.L.S.I era, o per meglio dire è l’associazione cattolica che mi ha permesso di vivere quelle due meravigliose esperienze
L’intero viaggio aveva come centro fornire a disabili o ad anziani, l’aiuto necessario per svolgere le quotidiane azioni, che noi solitamente siamo propensi a fare senza soffermarci troppo, e assicurargli una buona permanenza nella cittadina di Lourdes, in Francia. Il servizio che un’ “Ausiliaria”, come me, era tenuta a compiere, era semplicemente composto da: spingere una carrozzina, servire al refettorio durante i pasti, accompagnare i signori, o ovviamente le signore, partecipare a processioni portando stendardi, e altre mansioni.
Quello che vi ho appena descritto è la mia esperienza di volontariato, vista da fuori, in modo obiettivo, ma mi piacerebbe parlarvi di questa esperienza dal mio personale punto di vista. Onestamente sono stata convinta a partecipare ad un evento simile, inizialmente ero molto insicura e avevo paura di come avrei potuto reagire o comportarmi, ma nonostante ciò partii. Dopo il lungo viaggio da Alghero a Barcellona e infine a Lourdes, il primo incarico che ti chiedono di portare a termine è scaricare le valigie dei viaggiatori, poi fornire il pasto al refettorio e in seguito vengono tutti gli altri compiti. Partecipai a tutte le attività, assicurandomi di metterci tutta me stessa, perché volevo che tutti potessero avere la migliore esperienza di viaggio anche grazie a me; nel momento in cui mi fermai a riflettere su questo, capii il vero significato di volontariato.
Capii che il volontariato non è un’associazione, una congregazione, o uno strano circolo, ma sono tutti quei piccoli gesti che ci permettono di aiutare il prossimo, in qualsiasi modo o campo. Aiutare i disabili, gì anziani, gli enti di pulizia dell’ambiente, imparare tutto quello che riguarda il primo soccorso; tutte queste esperienze hanno una cosa in comune l’aiutare sempre e comunque il prossimo. Però la cosa più importante che ho appreso è che per fare ciò, non bisogna aspettare una qualsiasi associazione che venga a proportelo, ma puoi compiere volontariato nella vita di tutti i giorni. Perciò sono rimasta colpita da questo progetto che si sofferma sui ragazzi della mia generazione, i quali sembrano non aver particolari valori in questo campo, per renderli i GENERATORI stessi del volontariato quotidiano.