Percorsi di volontariato: Elisa è entusiasta del Progetto Generatori
Elisa A., una dei 500 Generatori che hanno portato a termine la FAD, è rimasta molto entusiasta del progetto e non vede l’ora di mettere in pratica buone azioni.
Mi chiamo Elisa, ho sedici anni e, quest’anno scolastico, grazie al Liceo Scientifico Michelangelo di Cagliari, ho avuto l’opportunità di partecipare al progetto Generatori. Con questi mesi di formazione, ho capito maggiormente il mondo del volontariato, realizzando quindi l’importanza della figura volontario nella nostra società… Il volontario è colui che svolge un attività per la comunità, con lo scopo di aiutare il prossimo, per fini di solidarietà, senza ricevere nessun compenso, se non la gratitudine di chi viene aiutato. Il volontario può applicarsi in diversi ambiti, quindi, ognuno, può utilizzare le proprie passioni, capacità, anche le più piccole, mettendo il proprio tempo a disposizione per fare del bene. Non ho mai fatto questo tipo di esperienza ma, dopo aver sentito diverse testimonianze di chi invece pratica il volontariato, mi piacerebbe mettermi in gioco, sfruttare le mie abilità per aiutare chi ne ha bisogno. Purtroppo, non tutti gli ambiti ai quali si affaccia il volontariato sono adatti alla mia persona. Sono molto sensibile, timida, in alcune situazioni mi impressiono molto facilmente, ad esempio non potrei mai fare la volontaria in un ospedale. Questi limiti però non devono essere un ostacolo, infatti, ci sono parecchi settori dove potrei prestare servizio. Potrei, ad esempio, lavorare con i bambini, perché mi sento in grado di poter trasmettere loro le mie conoscenze, aiutarli nelle loro difficoltà, come ad esempio nei compiti, organizzando giochi, tenendogli compagnia. Posso affermare questo ricordandomi di quando io stessa frequentavo l’oratorio del mio paese e molti ragazzi dedicavano il loro tempo a seguirci, mettendoci molta dedizione, impegno, tanta passione. Inoltre, ho capito che un altro importante aiuto, e una particolare attenzione, andrebbe data agli anziani, soprattutto da parte di noi giovani. Ad esempio, durante la pandemia, il volontariato è stato fondamentale per aiutarli nello svolgere mansioni quotidiane, come fare la spesa, nella quale avevano più difficoltà a causa delle restrizioni governative. L’unica piccolissima esperienza di volontariato che ho avuto modo di svolgere, è stata quando frequentavo la scuola primaria e ho partecipato a dei progetti di Legambiente per pulire i parchi del paese e per piantare alberi nelle campagne. Sono piccole cose, ma, penso che comunque sia fondamentale educare i bambini su argomenti molto importanti, come il rispetto per l’ambiente. Inoltre, con i diversi problemi che abbiamo adesso in questo campo, penso che il volontariato in questo settore sia utilissimo… Quindi tutti noi possiamo dare un contributo!!! Se ognuno di noi mette il suo impegno, la sua forza di volontà nel fare del bene, tutta la comunità ne potrà trarre un grandissimo beneficio!!! Anche noi giovani possiamo dare una mano, abbiamo ancora moltissimo tempo davanti da dedicare a chi ha bisogno di aiuto concreto ma anche solamente di essere ascoltato.