Percorsi di volontariato: l’impegno per la natura e per una Terra migliore di Giulia

Dopo aver terminato il percorso formativo di 20 ore, Giulia L., una dei 500 Generatori selezionati, racconta le sue esperienze, il suo impegno e la sua campagna di volontariato.

 

Ho avuto poche esperienze riguardo il volontariato: per sei anni ho fatto parte di un gruppo scout e ho venduto svariati articoli, come uova di pasqua o piante, per aiutare associazioni come AIL, AISM, etc..; ho anche iniziato un corso di primo soccorso che, però, è stato interrotto a causa della pandemia. Ho voluto iniziarlo perché mi piaceva l’dea di poter dare una mano a chi ne avrebbe avuto bisogno, ed anche se si è interrotto a causa della pandemia, ho seguito ciò che era presente nei filmati precedenti. Ho capito che fare volontariato è un’esperienza molto importante, serve per aiutare le persone che ne hanno più bisogno, ma serve anche e soprattutto per noi stessi, per una crescita personale. Ho seguito tutti i video e ho notato che ci sono davvero tanti modi per fare volontariato. Personalmente vorrei aiutare la natura, per esempio salvando o curando animali e ripulire spiagge, mari, strade, etc.. da plastica e sporcizia. Mi piacerebbe davvero riuscire a migliorare, anche di pochissimo, il posto in cui viviamo e salvare, o anche semplicemente aiutare, chi ci vive. Ho capito anche che ci sono molti problemi, ancora oggi irrisolti, ma che magari nel tempo si spera di migliorare.

Per far parte di un’associazione è molto importante seguire delle regole, dare ascolto a chi ha più esperienza e dare una mano in tutti i modi possibili durante le situazioni difficili in cui ci troviamo. Tra le esperienze di volontariato presenti nei video formativi, una in particolare mi ha colpito molto; il 24 agosto 2016 è stato un giorno memorabile anche per me; i miei nonni erano ad Amatrice quando c’è stato il terremoto; fortunatamente loro stanno bene, ma nella frazione dove sono cresciuta oramai non è rimasto più nulla; la maggior parte delle persone che conosco sono andate ad abitare da qualche altra parte, oppure sono morte; è stato un evento molto tragico, ma c’è sempre stato qualcuno pronto a salvare chi ne avesse bisogno, dalle persone agli animali rimasti feriti dalle macerie. Far parte di un’associazione è un impegno che va rispettato, perché davvero molte persone hanno bisogno di aiuto; ho visto le condizioni di molti bambini africani; ho visto come vivono, cosa mangiano e i problemi fisici e psicologici, che hanno, e mi dispiace davvero tanto; fortunatamente molte persone li soccorrono e gli danno le cure necessarie per la sopravvivenza. Ho visto come la ragazza presente nel video si è avventurata in quel villaggio esclusivamente per salvare le persone che vivevano li. Al mondo non ci dovrebbero essere persone che soffrono così tanto. Questa esperienza mi ha fatto capire che se non ci aiutiamo fra di noi, sarebbe inutile continuare a vivere.

Percorsi di volontariato: Bianca e l’energia per aiutare chi è in difficoltà

Dopo aver terminato il percorso formativo di 20 ore, Bianca T. M., una dei 500 Generatori selezionati, racconta la sua campagna di volontariato.

 

Penso che il volontariato sia un’esperienza unica e molto bella per aiutare gli altri. Mi è capitato una sola volta di fare volontariato alla Caritas ed è stato un impegno e una responsabilità (anche se nel mio piccolo) che mi sono presa, mi hanno trasmesso la loro felicità ed emozioni mai provate prima. Sicuramente è stata un’esperienza che rifarei tantissime altre volte.

 

Pensando al volontariato, una delle prime cose che mi viene in mente è l’assistenza agli anziani e ai malati. Le possibili azioni del volontario sono invece molto più numerose e riguardano non solo le persone in difficoltà, ma anche l’arte, l’ambiente, i bambini o lo sport. Tutti possono diventare volontari e dare il proprio contributo nella diffusione dei valori attraverso la sensibilizzazione e la raccolta fondi a sostegno dei progetti, mettendo a disposizione il loro tempo, le proprie competenze e la loro volontà. Non importa se una persona si trovi in una condizione di difficoltà: può capitare a tutti di prendere una decisione sbagliata, e la vita, per quanto meravigliosa, spesso non perdona. Aiutare il “diverso”, donare un pasto caldo o abiti vecchi sono attività piccole che però possono donare sollievo a chi le riceve. Il volontariato è molto importante nella società in cui viviamo: la realtà che ci circonda è ogni giorno più difficile da gestire ed affrontare. Intraprendere questo cammino significa trovarsi anche davanti a situazioni difficili e che vanno a colpire il nostro cuore e la nostra sensibilità, per questo è importante che sia un’attività fatta con passione. Il volontariato deve, quindi, essere un’attività svolta con il cuore, slegata da interessi economici ed inoltre, non deve essere sentita come un obbligo o un impegno, per compiere un po’ di bene, ma come una spinta interiore che porti ad aiutare; questo è il bene. L’importanza del volontariato tra i giovani: apre la mente, stimola alla riflessione e soprattutto fa crescere l’empatia verso chi non è fortunato come noi. Provare, almeno una volta nella vita, l’esperienza del volontariato per i giovani è importante per la propria crescita. I giovani soprattutto quelli di ultima generazione fin da piccoli sono stati sensibilizzati al problema della solidarietà e del volontariato, hanno notato che gli interventi da parte di enti istituzionali sono insufficienti, precari e non sempre efficaci, e siccome, fin da piccoli, hanno sempre avuto a che fare con il problema, riescono a trovare più facilmente, soluzioni più efficaci e moderne. In ogni uomo ci sono energie segrete che aspettano solo l’ora che qualcuno o qualcosa le svegli. Il volontariato non ha età, lo può fare chiunque. Solo chi lo fa, potrà capire le emozioni che si provano aiutando gli altri.

Tanti video formativi per i 500 Generatori

Video con protagonisti gli operatori e il Presidente della Repubblica italiana con lo scopo di incoraggiare e far comprendere l’essenza del volontariato ai 500 Generatori di buone pratiche. Questi sono parte del contenuto che i ragazzi selezionati troveranno all’interno della FAD. I video sopra citati, che approfondiscono la creazione di associazioni di volontariato e delle azioni che verranno intraprese dai Generatori, promuovono il volontariato nel territorio italiano e guidano i teenager ad intraprendere un percorso che li porterà a sperimentare nuove iniziative, utili al territorio e alla crescita di quel concetto che viene identificato da due parole: bene comune.

Significativo ed intenso il video del discorso del Presidente della Repubblica Italiana, Sergio Mattarella, pronunciato in occasione della Giornata Internazionale del Volontariato. L’attenzione e le parole del Capo dello Stato si soffermano sul ruolo fondamentale dei volontari nella società italiana. Sopperendo con volontà e impegno alle mancanze dello Stato stesso, tutte quelle persone impegnate nel sociale, nel Terzo Settore e nel volontariato esprimono appieno il significato di responsabilità sociale, amore per la propria terra, cultura e altruismo disinteressato. Portano, con sorriso, un aiuto e un po’ di calore a tutti quegli individui che si trovano a vivere ai margini della società ed in condizioni di estrema povertà e difficoltà, che siano italiani e non, donando ad essi dignità e umanità che la frenesia del mondo moderno ne causa a malincuore la perdita. Essendo essi diritti fondamentali di ogni essere umano ed in generale vivente, rendono di fatto i volontari un esempio di virtù. Infine, vengono ricordati dal Presidente tutti i caduti che, cercando di portare il loro aiuto fondamentale in tutto il mondo, si sono, con immesso dolore da parte di tutti, spenti a causa della loro bontà d’animo. Ne è un esempio il caso di Rita Fossaceca, uccisa violentemente in Kenya durante una rapina.

Generatori: con le tappe di Milano e Rieti si conclude il viaggio nei centri sportivi

Zero soste. Per raggiungere i luoghi di maggiore aggregazione come scuole e centri sportivi, il progetto Generatori promosso da OPES non si ferma un attimo. Se dal lunedì al venerdì attraversa l’Italia per incontrare gli studenti fra i 14 e i 19 anni di età che frequentano gli istituti secondari di secondo grado, nel weekend le attività di sensibilizzazione per rilanciare un pilastro del tessuto sociale italiano si spostano nei centri sportivi.

 

Sabato 30 novembre e domenica 1 dicembre l’iniziativa che promuove il volontariato, coinvolgendo proprio i giovani, varcherà i tornelli dei luoghi dello sport di Milano (Centro Sportivo Unione Sportiva Albini Bariviera) e Rieti. Nel capoluogo lombardo e nella provincia laziale i formatori illustreranno le finalità di Generatori ed affronteranno insieme alle persone coinvolte temi come la cittadinanza attiva, il bene comune ed il volontariato. Tra un’ora di sport ed un corso fitness, si svolgeranno delle sessioni di allenamento sull’educazione civica. Generatori, durante il suo viaggio, ha compreso che se c’è un argomento, un trend topic che sta a cuore alle future generazioni allora questo è strettamente connesso all’ambiente. Per la salvaguardia del pianeta i coetanei di Greta Thunberg sono disposti a smuovere mari e monti e ad intraprendere delle iniziative volontarie particolari. Quanto accaduto nelle principali piazze italiane in occasione dei FridayForFuture non è l’espressione simbolica di una minoranza della popolazione, ma un chiaro segnale di una nuova e contagiosa rivoluzione sociale e culturale, molto simile a quella del 1968.

 

Con grande stupore, i formatori di OPES, durante i loro incontri e colloqui, hanno potuto riscontrare la passione e l’interesse dei teenager verso le tematiche sociali. Sia nelle scuole sia nei centri sportivi, ragazzi e ragazze hanno chiesto informazioni su come si possa costituire un’associazione di volontariato e su come si possano avviare delle iniziative nei rispettivi territori. Per questo motivo, in ogni città coinvolta dal progetto sono stati selezionati i futuri Generatori di buone pratiche che, a breve, parteciperanno ad un percorso formativo a distanza (tramite piattaforma FAD) della durata di 20 ore. Dopo aver studiato tutte le normative ed aver appreso le linee guide per operare secondo le leggi vigenti, saranno in grado di dare vita a delle campagne, a delle azioni finalizzate alla ricerca del bene comune e a delle associazioni di volontariato.

Tra scuola e centri sportivi, Generatori al rush finale

Corre senza sosta per l’Italia incontrando i teenager e promuovendo il volontariato. Macina chilometri per raggiungere i luoghi di maggiore aggregazione come scuole e centro sportivi con l’obiettivo di avviare un cambiamento culturale, coinvolgendo in primis proprio quei ragazzi tra i 14 e i 19 anni che, grazie alle loro idee e alla loro creatività, potrebbero donare nuova linfa vitale all’associazionismo italiano. Dopo mesi trascorsi in viaggio, il progetto Generatori si sta avvicinando a grandi passi verso l’ultimo chilometro. Lo sforzo fatto, però, non ha intaccato le energie e non ha asciugato la gola. I formatori di OPES hanno ancora tanta voce per spiegare il senso ed il significato di parole ed espressioni come bene comune, cittadinanza attiva, solidarietà e volontariato. Gli sforzi fatti dai promotori di buone pratiche, dai relatori e da tutte le persone coinvolte in questa lodevole iniziativa che è cofinanziata dal Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali sono ripagati e, al tempo stesso, alimentati dall’interesse delle future generazione verso certe tematiche sociali, dalla loro intraprendenza e dalla loro voglia di mettersi all’opera, provando a realizzare qualcosa di utile per la collettività.

 

Nella mattinata di venerdì 22 novembre Generatori ha fatto tappa a Piacenza per relazionarsi con gli studenti del Liceo Artistico Bruno Cassinari. Per 4 ore, dalle ore 09:00 alle 13:00, le classi dell’Istituto secondario di secondo grado, suddivise su due turni, hanno ascoltato i messaggi e le finalità del progetto ed hanno collaborato vivacemente alla creazione di un dibattito sulla necessità di partecipare attivamente alla vita sociale del proprio territorio. Le ore di lezione perse si sono trasformate in momenti di educazione civica, informazione, cultura e analisi dei bisogni di una comunità. Simili argomenti dovrebbero essere sempre insegnati e divulgati nelle scuole di ogni ordine e grado. Dopo aver salutato i ragazzi del Liceo Artistico di Piacenza, Generatori atterrerà dal 25 al 29 novembre all’Istituto di Istruzione Superiore “I.T.C. Di Vittorio – I.T.I. Lattanzio” di Roma, per proseguire poi il giorno 2 dicembre verso Verona, dove sarà accolto dagli alunni del Liceo Statale delle Scienze umane “Carlo Montanari”.

Scuole e non solo. L’iniziativa di OPES non trascura neppure i centri sportivi. Se nei prossimi 23 e 24 novembre il progetto sul volontariato raggiungerà le Associazioni Sportive Dilettantistiche e gli impianti sportivi di Firenze e Padova (Padova Sport), il weekend successivo (30 novembre e 1 dicembre) Generatori chiuderà la sua long distance race nei centri sportivi con le tappe di Milano (Centro Sportivo dell’Unione Sportiva Albini Bariviera) e Rieti.

 

Anche in tutte queste occasioni saranno selezionati i profili dei teenager che a breve parteciperanno al percorso formativo con l’intento di “generare” i futuri Generatori di buone pratiche. Dopo 20 ore di formazione a distanza (piattaforma FAD), i ragazzi saranno in grado di dare vita sul loro territorio ad iniziative, campagne ed associazioni di volontariato.

 

Generatori al “Michele Giua” di Assemini con testimonial speciali

Due ore differenti di lezione, all’insegna dell’educazione civica e della ricerca del bene comune. Lunedì 18 novembre gli studenti dell’Istituto Tecnico e del Liceo Scientifico delle Scienze Applicate “Michele Giua” di Assemini sono entrati in contatto con il progetto Generatori. L’iniziativa di OPES, cofinanziata dal Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali, ha varcato i cancelli della scuola intitolata al chimico e politico di Castelsardo per presentare i suoi obiettivi e per coinvolgere i teenager in una missione: rinnovare il volontariato, grazie alla sensibilità e alla creatività dei ragazzi e delle ragazze tra i 14 e i 19 anni.

Il confronto su tematiche inerenti l’impegno nel volontariato, sulla ricerca del bene comune e sul significato di essere cittadini attivi e responsabili è stato sicuramente produttivo e toccante. Oltre ai formatori di OPES, che hanno illustrato ai ragazzi l’impegno nello sport e nella società di un Ente di Promozione Sportiva e di Terzo Settore, hanno partecipato all’appuntamento di Generatori dei testimonial speciali, un uomo ed una donna dagli alti valori morali: Marta Ibba, presidente dell’Associazione Sportiva Dilettantistica Shark Polo, e Moreno Marchetti, un atleta paralimpico del Gruppo Sportivo Paralimpico della Difesa che può vantare 3 titoli di Campione italiano assoluto, 6 ori ed altrettanti record italiani nel getto del peso (cat. F43), 3 primi posti e 3 primati nazionali nel lancio del disco (cat. F43), 2 titoli e 2 record nel lancio del giavellotto (cat. F43), oltre ad un argento ai mondiali CISM in Corea del Sud nel 2015, un 4° posto assoluto nel getto del peso ai mondiali CISM in Cina nel 2019, 2 record del mondo ed anche 2 primati europei nel getto del peso (cat. F62) al Grandprix Internazionale di Atletica Paralimpica di Grosseto (2019), 3 partecipazioni agli Invictus Games (Londra 2014, Orlando 2016 e Toronto 2017) e un terzo posto ai Campionati italiani assoluti di sitting volley nel 2017.

Le storie di Marta Ibba e di Moreno Marchetti hanno un tratto comune, un filo rosso che le unisce: l’amore per la vita e per lo sport. Marta, per ricordare il figlio tragicamente scomparso a causa di un incidente stradale, ha costruito un centro sportivo che, a Flumini (frazione di Quartu Sant’Elena), permette ai ragazzi di Cagliari di pagayare e di avvicinarsi ad uno sport come la canoa polo. Moreno, invece, in seguito ad un tremendo incidente d’auto avvenuto nel 2010, è costretto a camminare con delle protesi agli arti inferiori e dal 2013 è uno sportivo paralimpico che grazie all’attività sportiva ha ritrovato se stesso, la propria dimensione ed il proprio “io”. La sua filosofia e la sua visione del mondo sono raccontate con queste parole all’interno del suo sito internet: «Esistono molteplici aspetti che rendono lo sport così importante per la vita di ogni persona, a maggior ragione se la persona in questione ha una qualunque forma di disabilità. Lo sport per un disabile non è solo agonismo ma è la consapevolezza del continuo processo di auto-trasformazione, dove la presa di coscienza della sua nuova vita lo porterà al superamento di ostacoli, al sacrificio. Il continuo mettersi in gioco, poi, lo condurrà a disciplinare l’autocontrollo con costanza e la forza di volontà, insieme allo spirito di adattamento, lo porteranno a vivere appieno la propria vita, conquistando la giusta indipendenza. Non importa quale tipologia di sport, l’importante è che praticandolo trovi la propria dimensione fisica e mentale, che si possa sentire appagato attraverso il gesto atletico, “annullando la disabilità”».

Con ogni probabilità le due ore di lezione differenti hanno lasciato negli studenti un seme che ben presto potrebbe germogliare. Generatori selezionerà anche ad Assemini dei teenager che prenderanno parte alla fase formativa (percorso di 20 ore extracurriculari) e che, successivamente, saranno in grado di dare vita a delle associazioni di volontariato o a delle iniziative autonome con l’intento di generare valore nel territorio.

Generatori: giornata di confronto e sensibilizzazione con gli studenti di Avezzano

L’Abruzzo è una delle Regioni d’Italia in cui la parola volontariato ha assunto un significato ed un valore speciali. Da 10 anni a questa parte, da quel sisma di magnitudo 5,9 (scala Richter) che nella notte del 6 aprile 2009 sconquassò la città di L’Aquila e tutto il centro Italia, causando 309 vittime, 1.600 feriti e oltre 10 miliardi di euro di danni, il territorio abruzzese è riuscito ad affrontate il dramma della terra che trema e le situazioni di emergenza grazie al superbo lavoro svolto dalle colonne della Protezione Civile e dalle Associazioni di Volontariato. Nei momenti più difficili, poi, non sono mancate le iniziative autonome di comuni cittadini che con un semplice gestito hanno manifestato la loro solidarietà e la loro vicinanza alle persone colpite da un’immane tragedia. Qui, tra il Mare Adriatico, il Gran Sasso d’Italia e l’Appenino centrale, dove vivono abitanti dall’animo “forte e gentile“, tanto per citare una definizione di Primo Levi, i concetti di cittadinanza attiva e bene comune sono ben radicati e rappresentano degli esempi che spesso vengono incarnati da un volto o da un nome.

 

Anche se in questo angolo d’Italia il tessuto sociale ha una certa familiarità con tutte le tematiche legate al volontariato, non vuol dire che bisogna abbassare la guardia. Per creare una società forte, ispirata da valori ben precisi come la ricerca del bene comune, è necessario coinvolgere soprattutto le nuove generazioni. Generatori, il progetto di OPES che è cofinanziato dal Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali, lo sa bene. Nella mattinata di giovedì 14 novembre, dalle ore 09:00 alle 13:00, il project manager Emanuele Buffolano, il presidente del comitato regionale di OPES Abruzzo Terenzio Ruccio e la responsabile della segreteria regionale dell’Ente di Promozione Sportiva Sonia Fracassi hanno incontrato gli studenti del Liceo Scientifico “Vitruvio Pollione” di Avezzano. L’appuntamento con le varie classi dell’istituto d’istruzione superiore è servito sia per spiegare le finalità dell’iniziativa che mira a cambiare il volontariato, coinvolgendo in prima battuta proprio i teenager, sia per instaurare un dialogo costruttivo su temi sociali che i ragazzi hanno a cuore o che considerano fondamentali per migliorare la qualità della vita nel loro territorio.

 

«È stata una giornata importante, di confronto e di sensibilizzazione, – ha dichiarato Terenzio Rucci, presidente regionale di OPES Abruzzo – soprattutto svolta in un territorio dove negli ultimi dieci anni il volontariato ha avuto un ruolo fondamentale per il rilancio del tessuto sociale. Oltre a descrivere il lavoro della Protezione Civile, abbiamo spiegato come il volontariato possa essere declinato nello sport ed in vari ambiti di promozione sociale e culturale. Il nostro intento, come quello del Progetto Generatori, è quello di aiutare gli studenti ad acquisizione delle competenze, ma soprattutto ci interessa formare uomini e donne consapevoli, virtuosi e attivi nella società».

 

Una volta terminato il tour abruzzese, i formatori, coadiuvati dai rappresentanti del comitato tecnico scientifico, selezioneranno i teenager delle scuole e dei centri sportivi aderenti che entreranno nel novero dei 500 Generatori di buone pratiche. I ragazzi scelti, dopo aver seguito un percorso formativo a distanza di 20 ore extracurriculari, saranno in grado di avviare delle campagne di volontariato e delle iniziative autonome che genereranno valore nella loro comunità.

 

 

Generatori nel weekend si trasferisce ad Andria e ad Aosta

Calendario ricco di appuntamenti per il progetto Generatori. Dopo l’intensa due giorni vissuta all’interno dell’Istituto d’Istruzione Superiore “Luigi Einaudi” di Roma, l’iniziativa di OPES si trasferisce in altre due città e cambia ambiente. Dalle aule scolastiche passa ad altri luoghi di aggregazione come i centri sportivi. Sabato 9 e domenica 10 novembre Generatori sarà ad Andria e ad Aosta e verrà ospitato rispettivamente dal Centro Sportivo Federico II di Svevia e dal Centro Sportivo Natatio Omnibus. Il viaggio attraverso lo “Stivale” prosegue così: senza sosta. L’obiettivo in ogni caso rimane sempre lo stesso, ovvero incontrare i teenager italiani per trasformare insieme il mondo del volontariato.

 

Durante il weekend, sia in Puglia sia in Valle d’Aosta, i formatori di OPES e i giovani sportivi tra i 14 e i 19 anni si confronteranno su tematiche connesse al volontariato e si focalizzeranno sui significati di bene comune e cittadinanza attiva. Dalle parole e dalle riflessioni si passerà ai fatti. Domenica, infatti, i ragazzi si attiveranno per svolgere una missione: realizzare qualcosa di utile per il loro territorio. Che sia un’azione a tema green o socio-assistenziale non avrà importanza, l’aspetto più rilevante è che un piccolo gesto generi valore nella società.

 

Al termine di questa esperienza di due giorni, anche ad Andria e ad Aosta saranno selezionati dei futuri Generatori di buone pratiche. I teenager scelti, prima di avviare delle azioni di volontariato nelle loro città o di dare vita ad un’associazione di Terzo Settore, dovranno seguire un percorso formativo della durata di 20 ore. Accedendo ad una piattaforma FAD, riceveranno tutte le nozioni e le informazioni utili per comprendere il mondo dell’associazionismo e per operare sul territorio rispettando le normative in vigore.

 

L’iniziativa di OPES, che è cofinanziata dal Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali, grazie alla creatività e all’intraprendenza dei partecipanti a Generatori, vedrà fiorire 100 nuove associazioni di volontariato entro la fine del progetto.

Due giorni di “Generatori” all’I.I.S Luigi Einaudi di Roma

Due intere giornate dedicate alle buone pratiche, al volontariato e al bene collettivo: è quello che si sta verificando nella periferia nord-occidentale di Roma. Il progetto Generatori è infatti entrato nella succursale di via Borromeo dell’Istituto d’Istruzione Superiore “Luigi Einaudi” per sensibilizzare i ragazzi della scuola su concetti quali la cittadinanza attiva, il bene comune, il senso civico e l’impiego del proprio tempo libero per fare qualcosa di utile alla società.

L’iniziativa di OPES (che è cofinanziata dal Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali) è quasi arrivata al termine della prima fase, quella che aveva come finalità il coinvolgimento di circa 2500 adolescenti di età compresa tra i 14 e i 19 anni in tutta Italia. Quelli di questi giorni sono gli ultimi incontri e da metà novembre i 500 ragazzi scelti per diventare generatori di buone pratiche e avviare un’attività di volontariato dovranno iniziare la loro formazione. Questa consiste in un percorso formativo di 20 ore extracurriculari che si svolgerà attraverso una piattaforma FAD. Un modo semplice e veloce per dare loro tutte le nozioni utili per aprire l’associazione (Generatori prevede al termine del progetto l’apertura di 100 associazioni di volontariato) e operare in sicurezza su un determinato territorio.

Il primo incontro si è tenuto oggi, 7 novembre 2019. Il dibattito è stato portato avanti, come sempre, dal Project Manager di Generatori e Presidente nazionale della Modavi Protezione Civile, Emanuele Buffolano. Sono poi intervenuti anche il Presidente del Comitato provinciale Roma, Alessandro Battisti e Giorgia, ex volontaria di Servizio Civile, in prima linea per raccontare la propria esperienza. Anche in questa occasione la mattinata è stata  un vero e proprio confronto tra relatori e ragazzi, finalizzato ad accrescere la loro consapevolezza e a spronarli a guardare la realtà attraverso il giusto filtro: quello degli occhi. Già al termine di questa prima giornata (l’8 novembre ci sarà la seconda) alcuni degli studenti si sono dimostrati molto interessati a proseguire questo percorso e con entusiasmo hanno raccontato le esperienze di volontariato in cui sono già coinvolti. È il segno che quello che il progetto Generatori sta facendo è qualcosa di veramente importante e questa iniziativa, con il contributo degli attori giusti, può portare un serio valore aggiunto alla società.

A Milano Generatori ricorda gli “angeli del fango” dell’alluvione di Firenze

Generatori, il progetto sul volontariato di OPES, raggiunge la Lombardia per entrare all’interno dell’Istituto Scolastico Superiore “Salvador Allende” di Milano. Per due giorni, lunedì 4 e martedì 5 novembre, gli studenti del Liceo Scientifico e dell’Istituto Tecnico Commerciale della scuola milanese saranno sensibilizzati sulle tematiche del bene comune, della cittadinanza attiva e della solidarietà. Grazie all’intervento dei responsabili del progetto, che è cofinanziato dal Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali, i teenager milanesi apprenderanno gli obiettivi di Generatori e capiranno che cosa vuol dire mettersi al servizio del tessuto sociale, dedicare parte del proprio tempo agli altri o intraprendere delle iniziative volontarie che possano diventare un valore aggiunto per il territorio.

 

Gli incontri con gli studenti delle diverse classi verteranno su dibattiti inerenti i temi del volontariato e su storie ed esempi significativi. Uno di questi, visto che il 4 novembre 2019 ricorre il 53° anniversario dell’alluvione di Firenze, sarà dedicato all’impegno dei giovani cittadini, provenienti da ogni angolo d’Italia ma anche dall’estero, che in quei giorni di dolore, sgomento e terrore del 1966 si schierarono al fianco dell’esercito e dei soccorritori per salvare vite umane ed il patrimonio storico e culturale della “culla del Rinascimento”, offesa dall’acqua e dal fango. Quei volontari passarono alla storia come gli “angeli del fango”. Il giornalista del Corriere della Sera Giovanni Grazzini, che coniò la definizione, nell’articolo del 10 novembre 1966 scrisse parole significative per esaltare e sottolineare lo spirito di quei ragazzi e di quelle ragazze che diedero vita ad uno dei primi esempi di mobilitazione spontanea nell’Italia del XX secolo: «Chi viene, anche il più cinico, anche il più torpido, capisce subito […] che d’ora innanzi non sarà più permesso a nessuno fare dei sarcasmi sui giovani beats. Perché questa stessa gioventù […] oggi ha dato […] un esempio meraviglioso, spinta dalla gioia di mostrarsi utile, di prestare la propria forza e il proprio entusiasmo per la salvezza di un bene comune. Onore ai beats, onore agli angeli del fango.».

 

Gli appuntamenti del progetto Generatori nei luoghi di maggiore aggregazione, come scuole e centri sportivi, vanno in una direzione precisa: al termine del confronto tra i promotori dell’iniziativa e i teenager nulla deve essere più come prima, proprio come accadde a Firenze nel 1966. Solo così può essere rinnovato un pilastro del tessuto sociale italiano. Se lo spirito degli “angeli del fango” arrivasse ai ragazzi nati nel nuovo millennio, allora nel prossimo futuro avremmo una nuova generazione consapevole e solidale, ma anche capace di guardare la realtà con il filtro giusto: gli occhi.

Come sta accadendo in tutta Italia, anche dall’Istituto Scolastico Superiore “Salvador Allende” arriveranno i Generatori di buone pratiche che daranno vita a delle associazioni di volontariato. La due giorni servirà a selezionare i profili che parteciperanno alla formazione extracurricolare di 20 ore. Accedendo alla piattaforma FAD, che sarà attiva da metà novembre, i teenager apprenderanno e riceveranno tutte le nozioni e le informazioni utili ad avviare un’iniziativa spontanea di volontariato sul loro territorio. Tutto questo per il bene comune, proprio come fecero nel 1966 gli “angeli del fango” di Firenze.