Percorsi di volontariato: Giada e le esperienze con l’UNITALS

Giada C., una dei 500 ragazzi che hanno partecipato al Progetto Generatori, racconto le sue esperienze di viaggio e di volontariato con l’Associazione cattolica UNITALS. 

Questo meraviglioso progetto non è la mia prima finestra che si affaccia sul mondo del volontariato.
Nei due anni antecedenti a questo, ovvero nel 2018 e nel 2019, ho partecipato a dei viaggi, strutturati proprio sul volontariato; l’ U.N.I.T.A.L.S.I era, o per meglio dire è l’associazione cattolica che mi ha permesso di vivere quelle due meravigliose esperienze
L’intero viaggio aveva come centro fornire a disabili o ad anziani, l’aiuto necessario per svolgere le quotidiane azioni, che noi solitamente siamo propensi a fare senza soffermarci troppo, e assicurargli una buona permanenza nella cittadina di Lourdes, in Francia. Il servizio che un’ “Ausiliaria”, come me, era tenuta a compiere, era semplicemente composto da: spingere una carrozzina, servire al refettorio durante i pasti, accompagnare i signori, o ovviamente le signore, partecipare a processioni portando stendardi, e altre mansioni.
Quello che vi ho appena descritto è la mia esperienza di volontariato, vista da fuori, in modo obiettivo, ma mi piacerebbe parlarvi di questa esperienza dal mio personale punto di vista. Onestamente sono stata convinta a partecipare ad un evento simile, inizialmente ero molto insicura e avevo paura di come avrei potuto reagire o comportarmi, ma nonostante ciò partii. Dopo il lungo viaggio da Alghero a Barcellona e infine a Lourdes, il primo incarico che ti chiedono di portare a termine è scaricare le valigie dei viaggiatori, poi fornire il pasto al refettorio e in seguito vengono tutti gli altri compiti. Partecipai a tutte le attività, assicurandomi di metterci tutta me stessa, perché volevo che tutti potessero avere la migliore esperienza di viaggio anche grazie a me; nel momento in cui mi fermai a riflettere su questo, capii il vero significato di volontariato.
Capii che il volontariato non è un’associazione, una congregazione, o uno strano circolo, ma sono tutti quei piccoli gesti che ci permettono di aiutare il prossimo, in qualsiasi modo o campo. Aiutare i disabili, gì anziani, gli enti di pulizia dell’ambiente, imparare tutto quello che riguarda il primo soccorso; tutte queste esperienze hanno una cosa in comune l’aiutare sempre e comunque il prossimo. Però la cosa più importante che ho appreso è che per fare ciò, non bisogna aspettare una qualsiasi associazione che venga a proportelo, ma puoi compiere volontariato nella vita di tutti i giorni. Perciò sono rimasta colpita da questo progetto che si sofferma sui ragazzi della mia generazione, i quali sembrano non aver particolari valori in questo campo, per renderli i GENERATORI stessi del volontariato quotidiano. 

Percorsi di volontariato: Daniele spiega cosa sono le vacanze alternative

Daniele G., uno dei 500 giovani generatori di buone pratiche, ci parla delle sue idee di volontariato, tra cui la vacanza alternativa. 

 

Personalmente sarei molto felice di compiere qualche azione riguardo l’ambito del volontariato. Ho scoperto che l’Italia offre vari spunti riguardo quest’ambito. Sarebbe molto interessante ad esempio partecipare a qualche vacanza alternativa cioè una vacanza che si può svolgere in vari luoghi del mondo anche Italiani. Queste vacanze altro non sono che un campo di volontariato, rinunciando alla classica vacanza possiamo partecipare ad un viaggio formativo dove aiutiamo realmente e concretamente l’ambiente. Tra le varie attività ce ne sono alcune ad esempio non ci sogneremmo mai di fare, esempi: preparare pasti ai panda, riabilitare cani randagi e uccelli rapaci. In questo tipo di viaggi però si può decidere di lavorare per l’ambiente piuttosto che gli animali, lavorando sui vari habitat oppure pulendo le spiagge. In realtà le idee per compiere il volontariato sono infinite e trovare una cosa che realmente ti possa piacere ed interessare non è affatto difficile bisogna solamente trovare pazienza. Informandomi infatti ho trovato vari modi per fare del volontariato in modo anche molto semplice, ad esempio ci sono delle associazioni che usano il telefono per fare volontariato. E come lo usano il telefono? Nel modo per la quale è stato creato inizialmente, quindi non per usare applicazioni, sentire musica, fare foto, ma bensì per stare al telefono con persone che ne hanno bisogno. Molte persone necessitano di sentire altre persone anche solo per cercare un orecchio amico. Non è assolutamente un’attività da sottovalutare e ci sono migliaia di persone che potrebbero beneficiare da questo servizio. Ci sono molte associazioni di volontariato dove dando la tua disponibilità per aiutare durante l’allestimento di spettacoli poi avrai l’accesso gratuito per lo spettacolo. In qualche modo infatti verrai anche “ripagato” dello sforzo e potrai gustarti un bello spettacolo consapevole anche di aver aiutato persone che evidentemente ne avevano bisogno. Sono molto importanti anche tutte quelle azioni di volontariato con la quale possiamo aiutare tutte le persone che non hanno un tetto o che hanno problemi economici. Per quanto possano sembrare azioni pressoché scontate c’è sempre bisogno di persone che offrano il loro tempo ad esempio nella mensa dei poveri, che dà un pasto a tante persone che non possono permetterselo, soprattutto ai senzatetto. Il volontariato si può svolgere anche per la cultura. Spesso senza volontari molte manifestazioni neanche riescono a vedere la luce, e questo è veramente un peccato. Basterebbe poco per aiutare persone che ne avrebbero veramente tanto bisogno. In conclusione sono molto soddisfatto di aver partecipato a questo corso di formazione, perché mi ha veramente aperto gli occhi sotto certi aspetti. Sono sicuro che prenderò parte a qualche associazione di volontariato per arricchire il mio bagaglio culturale e soprattutto cosa da non sottovalutare aiutare persone che hanno realmente bisogno.

Percorsi di volontariato: Shernille vorrebbe occuparsi della tutela dell’ambiente

Shernille L. è una delle giovani che hanno portato a termine la FAD del Progetto Generatori. Vorrebbe fondare una ODV che si occupi della tutela dell’ambiente e dei beni culturali. 

La diffusione della cultura del volontariato ha una particolare importanza soprattutto nelle nuove generazioni perché non solo questo farà bene al prossimo ma farà bene anche a sé stessi. Far parte di un associazioni di volontari significa anche scambiare e confrontarsi idee con gli altri, perché secondo me questo ci apre delle nuove porte davanti a noi, delle nuove opportunità di crescere in modo maturo, ci apre la nostra mente e fare delle nuove esperienze e facendo del bene, invochi altre persone a fare lo stesso.
Se avrei la possibilità di intraprendere una campagna di volontariato, mi piacerebbe fondare un O.d.V. (Organizzazione di Volontariato), occupandomi della tutela dell’ambiente e dei beni culturali. Ho scelto questo tipo di associazione in particolare per l’ambiente perché veramente in questi periodi, la Madre Terra dimostra di avere un gran bisogno di aiuto soprattutto dai soggetti che sta contribuendo alla sua distruzione cioè noi essere umani. Fare volontariato ambientale significa riuscire a capire ed entrare in sintonia con il pianeta e vivere per primo i problemi che lo affliggono. Questo ci insegna anche di vedere le cose diversamente, guardare oltre i nostri problemi personali e a ricordarci che viviamo su un pianeta con problemi molto più ampie delle nostre.
Fondano questa associazione di volontariato, vorrei unirmi con delle persone che sono consapevole che mi aiuterebbero con sincerità, sono i miei familiari, sapendo che abbiamo tutti le stesse idee per affrontare questi tipi di problemi. Tutto questo si possono essere realizzati con la determinazione e sincerità.
Le attività di interesse generale che vorrei svolgere sono tantissime, vale a dire:
Affiancamento al Personale della riserva per il supporto nelle attività di manutenzione dei sentieri, pulizia della spiaggia e del territorio della riserva, sensibilizzazione in spiaggia sulle tematiche di sostenibilità, responsabilità sociale e tutela ambientale, servizio di assistenza e informazione ai turisti, attività di educazione ed interpretazione ambientale, manutenzioni delle semplici strutture e dei sentieri e tante altre.
Un’esperienza di volontariato è qualcosa che unisce, che migliora e che fa crescere, uscire dalla propria zona di “comfort” e confrontarsi con la propria anima e il proprio corpo. Fare volontariato ambientale rappresenta un modo etico di viaggiare e di trascorrere il proprio tempo libero. Affrontare un tipo di esperienza del genere significa anche incontrare persone con una sensibilità simile alla tua; quel tipo di sensibilità che consente di sentirsi molto meno soli.

Percorsi di volontariato: per Maria si può fare del bene con piccoli gesti

Maria M., una dei 500 giovani Generatori di buone pratiche, non ha mai fatto vere esperienze di volontariato ma pensa che si possa fare del bene anche con piccoli gesti.

Non ho mai avuto una vera e propria esperienza di volontariato, non mi sono mai trovata faccia a faccia con delle persone che avevano bisogno di un grosso aiuto, come persone con gravi disabilità, casi di estrema povertà, grandi problemi creati da dipendenze come le droghe sia pesanti che leggere, oppure alcolismo, persone che hanno subito violenze di ogni tipo come psicologiche, domestiche, sessuali. Insomma tutte persone che hanno avuto dei traumi sia al livello fisico che psichico. Però il volontariato sta sia nelle cose più grandi che richiedono ovviamente una preparazione più seria e naturalmente anche una certa esperienza. Però ognuno di noi può trovare un modo di aiutare le persone meno fortunate anche con dei piccoli gesti, che però sono sempre qualcosa che collettivamente si può trasformare in un grande aiuto. Ho avuto l’occasione di fare del volontariato con diverse donazioni alle persone meno fortunate di me, donazioni come soldi, vestiti che non uso più, cibo e altro.
Questo mi è stato possibile grazie ad alcune associazioni del mio paese legate alla chiesa che semplificano tutti i passaggi di donazione, rendendo semplice e soprattutto veloce aiutare qualcuno. Mi è capitato di fare anche delle donazioni più indirette per le grandi disgrazie come i terremoti avvenuti recentemente in italia. Tutte queste cose sono un piccolo inizio, un piccolo contributo utile per qualcuno 

Spero comunque un giorno di sperimentare nuove esperienze anche grazie a questo corso, da cui sicuramente ho imparato tante cose nuove che probabilmente anzi certamente mi ritorneranno utili nel futuro e spero anche presente, mi piace l’idea di poter essere utile per qualcuno e una cosa che mi sta molto a cuore sarebbe aiutare i bambini che sono stati meno fortunati di me. Vicino a casa mia c’è un ritrovo della croce rossa, un’esperienza che sarebbe molto importante da vivere e fortunatamente potrei farlo anche da giovane quindi in un futuro non molto lontano.

Percorsi di volontariato: Francesco vorrebbe dare una chance alle persone meno fortunate

Francesco B., uno dei 500 ragazzi che hanno portato a termine il Progetto Generatori e seguito la FAD, vorrebbe fornire cibo e rifugio momentaneo alle persone meno fortunate.

Grazie al nostro professore di Religione, la scuola e la Caritas di Roma, ho e abbiamo avuto l’occasione di aiutare a servire pasti caldi ai più bisognosi. Esperienza che mi ha chiarito l’idea di volontariato; l’importanza di aiutare il prossimo con allegria e volontà.
Quindi una delle mie idee e azioni per il Volontariato, per ricollegarmi all’esperienza che ho vissuto in prima persona, sarebbe quella di fornire cibo e accoglienza alle persone più sfortunate; che sia un ritrovo “momentaneo”, per il periodo massimo di un paio di mesi l’anno, cosicché, le persone che si trovano in difficoltà di tipo lavorativo, possano trovare lavoro senza che perdano ulteriori risparmi per mangiare e per pagare alloggi vari, e per consentire alle persone avanti con l’età, qualora fossero in difficoltà economica, di risparmiare denaro, della pensione mensile, che spenderebbero per la spesa, così quando concludono il tempo massimo di offerte gratuite di cibo e alloggio della “mia” potenziale organizzazione di Volontariato, abbiamo 2 mesi di risparmi in più per gestire al meglio le proprie spese mensili.
Per non fallire nell’intento di aiutare le persone più sfortunate, sarebbero fondamentali le energie giovanili: proporrei a tutte le scuole della mia città di organizzare per ogni classe un intervento ravvicinato, con lo scopo di aiutare, insieme a noi, i bisognosi, e occuparsi della parte riservata al servizio di un pasto caldo e pulizia generale della sala e cucina. Quindi i giovani si occuperebbero della cucina e della sala e noi, oltre che a quest’ultime, delle stanze dove accogliamo le persone in difficoltà economica. Questo sarebbe un enorme aiuto nei confronti di tutti: i ragazzi farebbero un esperienza umana che arricchisce i loro animi, momenti del genere sono veramente limitati, al giorno d’oggi, nell’ambito scolastico; le persone che hanno bisogno di aiuto, sarebbero maggiormente spronati a gestire al meglio la propria vita, vedendo che al loro soccorso ci sono dei ragazzi giovani con tanta voglia di fare, che si rivolgono a loro sempre con un sorriso che ha un sapore di energia; e poi c’è la mia organizzazione che farebbe semplicemente da tramite e gestirebbe maggiormente la parte dell’alloggio.
Un’ altra mia idea, meno chiara rispetto a quest’ultima, è quella di fornire luoghi idonei dove praticare sport in maniera gratuita che abbia uno scopo di svago e voglia di rimettersi in sesto, atleticamente parlando, nei posti in cui questi servizi vengono a mancare o la popolazione non ha abbastanza soldi e tempo per dedicarsi allo sport. Forse non riuscirei a possedere delle strutture sicure ed idonee, per questo mi affaccerei più a campi di basket, calcio, tennis e sport praticati all’aperto, le cui uniche strutture servirebbero nei momenti di riposo per ripararsi dall’eventuale pioggia o sole.

Percorsi di volontariato: l’aiuto di Aurora ai senzatetto, ai malati e agli anziani

Aurora O. è una dei 500 ragazzi che hanno portato a termine il Progetto Generatori. Lei vorrebbe aiutare gli altri, in maniera particolare i senzatetto, i malati e gli anziani delle case di riposo.

 

Nella mia vita non ho mai fatto un’esperienza concreta di volontariato e non mi sono mai trovata a dover aiutare, con grandi azioni di volontariato, persone in difficoltà, però se mai dovessi fare qualcosa per le persone meno fortunate, vorrei impegnarmi per aiutare coloro che non hanno una casa o un lavoro, come per esempio i senzatetto, dargli da mangiare e un aiuto con un alloggio. Sarebbe utile che in ogni paese ci fosse una struttura dove tutti i meno fortunati potrebbero mangiare, trovare rifugio e ricevere cure, in particolare durante l’inverno quando le difficoltà sono maggiori. Un altro tipo di volontariato che mi piacerebbe svolgere è quello verso i malati e gli anziani negli ospizi, aiutarli, accompagnarli alle visite mediche e a fare qualche passeggiata e fargli compagnia facendogli sentire amati, e quello nell’ambito del primo soccorso con le ambulanze. Per quanto riguarda quest’ultimo ho avuto, in terza media, un’esperienza che mi ha avvicinato a questo campo, ovvero un corso di primo soccorso dove ho imparato come trattare le persone vittime di incidenti stradali, sia all’interno che all’esterno del veicolo, ho conosciuto tutti i vari presidi medici e il loro utilizzo, per esempio come utilizzare le barelle in base alla situazione. È stato interessante e davvero utile. Altre iniziative di volontariato interessanti sono quelle rivolte agli animali, al salvataggio delle specie in via di estinzione e degli animali che vengono maltrattati nei circhi e negli zoo. Sarebbe davvero interessante partecipare a una di queste iniziative di salvataggio degli animali, sono d’accordo con loro e con le loro iniziative e i loro scopi. Nel mio paese, essendo molto piccolo, non esistono grandi associazioni di volontariato a parte il primo soccorso e un’associazione per i bambini delle zone più povere del mondo. Quando ero più piccola donavo i miei giocattoli e i miei vestiti al mio vicino di casa che li spediva ai bambini africani, inoltre conosco diverse persone che hanno adottato, anche a distanza, dei bambini meno fortunati di noi, e forniscono loro soldi per cure, vestiti e cibo. Penso che il volontariato sia una bellissima cosa sia come esperienza personale, sia come gesto verso gli altri, in qualsiasi forma questo venga svolto.

Percorsi di volontariato: Gabriele e lo sport

Gabriele S., uno dei 500 giovani #Generatori di buone pratiche, ama lo sport e vorrebbe aprire un’Associazione Sportiva Dilettantistica per insegnarne i valori.

 

La diffusione della cultura del volontariato è importante per uno sviluppo di senso civico ai fini di migliorarsi e migliorare tutto ciò che si ha intorno, persone e cose. È importante per diventare cittadini responsabili, e alla ricerca del bene comune, aiutando quindi non solo se stessi, ma anche il prossimo. Se io dovessi intraprendere una campagna di volontariato, in quanto amante dello sport fonderei una Associazione Sportiva Dilettantistica, come ha fatto il mio maestro di pugilato. Lo sport è un bene di tutti e migliora le persone, le libera dallo stress e dai pensieri negativi di un periodo o di una giornata. È ovvio che lo sport è un bene anche e soprattutto per il corpo, un allenamento costante infatti migliora la salute. Sicuramente coinvolgerei i miei amici di palestra in questo ipotetico progetto, e qualcuno per gestire tutta l’organizzazione che richiede svolgere questa attività. La missione associativa è quella di dare la possibilità alle persone di migliorarsi e anche di scoprirsi, e anche come capita spesso, togliere delle persone dalla cattiva strada e fargli prendere quella giusta. Insegnare i valori dello sport, come il rispetto per se stessi e per gli altri, l’importanza della salute sia fisica che mentale, il fatto di lottare per raggiungere i risultati migliori, come per tutto nella vita. Darsi da fare è sicuramente difficile rispetto a non farlo, ma la gratificazione che si ottiene quando si raggiunge quello che si vuole, non può essere paragonata a nulla. Tutto questo sicuramente sarebbe un bene per l’intera società, anche perché tra tanti ce ne saranno anche molti che tramanderebbero questi valori, creando così un “passaparola” che non può esser altro che positivo, per questo penso sia molto importante. Per quanto riguarda i terzi garantirei dei vantaggi fiscali come detrazioni per minori e agevolazioni fiscali per donatori e sponsor. Ovviamente alcune attività non verranno svolte solo e solamente dall’operato volontario degli associati ma anche avvalendosi di prestazioni di lavoro autonomi o di altra natura. I fruitori di questi vantaggi sono quindi i tesserati e le aziende/attività che vengono sponsorizzate e pubblicizzate. Creerei sicuramente una rete territoriale importante appunto valorizzando il territorio in cui ci si trova, sponsorizzando le attività territoriali oneste e meritevoli, incentivando le persone attraverso avvisi pubblicitari per esempio ad andare in un determinato luogo, a partecipare ad altre attività organizzate in zona ecc…

Questo sarebbe il mio progetto di una ipotetica associazione che fonderei per valorizzare il mio luogo e la gente che ci abita, magari spingendo anche più persone possibile a prenderne esempio per l’apertura di altre attività di volontariato o anche semplicemente per far capire l’importanza di questa cultura.

Percorsi di volontariato: Lorenzo non vede l’ora di generare buone pratiche

Lorenzo T., uno dei 500 ragazzi che hanno portato a termine il progetto Generatori, racconta le sue esperienze di volontariato passate e cose vorrebbe fare non appena compiuti 18 anni.

Mi chiamo Lorenzo T., sono un ragazzo di 16 anni con un paio di esperienze di volontariato (se così si possono interpretare) e con molta voglia di conoscere e percorrere questo mondo del servizio civile. Appena siamo andati a fare da spettatori a scuola per questo progetto di formazione, ne sono rimasto subito colpito, soprattutto per due motivi: il primo è stata la meravigliosa spiegazione del signore che ci ha parlato di questo corso, il secondo è stato proprio questo progetto che in me ha suscitato molto interesse e curiosità, portandomi ad oggi ad aver conseguito questo fantastico corso che mi ha fatto conoscere molte informazioni e anche “idee” che prima non sapevo ed ignoravo del tutto; ma parlando di me ora, tengo a dire che sono un ragazzo normale che non ha molta esperienza per quando riguarda il servizio civile o il volontariato. Mi sono unito ad un gruppo di Volontariato di una chiesa (caritas e altre cose) circa tre o quattro anni fa, sinceramente all’inizio mi ero iscritto solo per giocare a pallone  al campetto della chiesa con i miei amici ma, continuando a praticare volontariato ho conosciuto sempre più persone che sono a me care tuttora e a comprendere l’importanza del “dare una mano ai più bisognosi”. Difatti, era un grande senso di emozione e soddisfazione quando vedevo un povero sorridere perché anche se per poco, anche solo se per un istante, sono riuscito ad rendere felice una persona che magari di felicità ne ha vista poca. Ora come ora continuo lo stesso con questa attività della chiesa insieme ai miei amici, del resto cerchiamo di aiutare le persone in generale che non sono per forza povere o altro ma anche ragazzi come noi che hanno bisogno soltanto di un semplice aiuto. Questo è quello che faccio ora come cittadino attivo nella società ma, guardando verso il futuro intanto non vedo l’ora del compimento dei miei 18 anni, per iscrivermi prima di tutto all’anno  di servizio civile che, da come ho potuto conoscere, è una grande esperienza nella vita, sia per quanto riguarda l’esperienza lavorativa e sia per quanto riguarda quella sociale, che tutti, a parere mio dovrebbero svolgere. Dopo l’anno di servizio civile in realtà non so cosa potrei andare a fare, visto anche perché  penso di trovare lavoro, quindi spero di riuscire ad essere ancora utile per la società e aiutarla nel mio piccolo. Per fare questo ho pensato o di unirmi alle forze dell’ordine o di unirmi sempre a qualche associazione. Bene, questa è stata un po’ la mia descrizione della mia esperienza sociale, pensiero e anche di idea verso il futuro. Spero vi piaccia

Percorsi di volontariato: Giorgia guarda all’Africa

Giorgia L., una dei 500 #Generatori di buone pratiche, vorrebbe aprire un’associazione di volontariato in Africa. 

Il volontariato è dare una mano a persone che hanno bisogno di aiuto da più punti di vista: per esempio puoi aiutare le persone senza tetto, senza lavoro, che non hanno nulla da mangiare, le persone che vivono in paesi dove è successa una catastrofe, come un terremoto, o anche aiutare i disabili, o persone ammalate in generale. Le persone possono fare volontariato individualmente, che, naturalmente, non fanno per portarsi a casa uno stipendio, ma per loro scelta di aiutare il prossimo, oppure ci sono delle organizzazioni. Oggi nel mondo, sfortunatamente, non ci sono moltissime persone che partecipano a questo ente organizzativo, ma è importante che venga propagandato, soprattutto tra i giovani, in modo che vedano quello che li circonda. Da piccola fantasticavo sempre sul volontariato perché vedevo molte serie in cui c’erano episodi che trattavano questo argomento, ed io mi immaginavo dietro ad un bancone a distribuire cibo in una mensa per poveri, ricevere sorrisi e ringraziamenti per quello che stavo facendo. Crescendo, sfortunatamente, non ci ho nemmeno più pensato, forse perché non ne ho più sentito parlare. Adesso, scrivendo questo tema mi pongo la domanda: “È giusto che spenda la mia vita solo a rendere felice me stesso, a far finta di non vedere quello che persone più sfortunate di me stanno passando?”. Perché la verità è che il mondo è un posto crudele. Esso non ha dato a tutti la stessa fortuna e felicità, infatti ci sono i poveri, i quali non hanno assolutamente nulla, e i ricchi, i quali hanno tutto e la maggior parte di loro non offre aiuto ai più bisognosi. Se in futuro dovessi fare volontariato, cosa che sicuramente farò, fonderei l’associazione O.d.V., ovvero organizzazione di volontariato, per offrire aiuto in campo socio-sanitario. Io lavorerei in questa associazione con i miei amici perché in questo modo mi sentirei meno sola e avrei meno nostalgia di casa. Oltre a fare volontariato in Italia mi piacerebbe farlo anche a livello internazionale, come in Africa, un continente ricco dal punto di vista naturalistico e di bellezza, ma allo stesso tempo povero. Sarebbe meraviglioso risvegliarsi per un periodo di tempo in questo posto, o in qualsiasi altra città, e vedere le persone che aiuti sorridere, divertirsi, sentirsi più vive e vedere che hai contribuito alla loro felicità. Mi sentirei come se la mia vita avesse uno scopo e sicuramente mi sentirei meglio con me stessa, sapendo che ho dato un po’ di mio ad altre persone. Per fare il volontariato ovviamente devi sentirtelo nel cuore e deve essere una vera e propria passione, ma se tutti facessero il volontariato il mondo sarebbe sicuramente un posto migliore e ci sarebbe più empatia e maturità.

 

Percorsi di volontariato: Daniele invita i giovani a provare il volontariato

Daniele M., uno dei 500 giovani Generatori, invita i suoi coetanei a rimboccarsi le maniche e a provare almeno una volta l’esperienza del volontariato. 

Il volontariato è un’attività di aiuto che chiunque, da solo o in associazioni, può decidere di fare. Si tratta di mettere le proprie capacità, anche le più semplici, a disposizione di chi ne ha bisogno. Si fonda sul principio della solidarietà e può essere rivolto a tutti coloro che hanno bisogno di aiuto. Il volontariato è molto importante nella società in cui viviamo: la realtà che ci circonda è ogni giorno più difficile da gestire ed affrontare. Ci sono problemi a lavoro, persone in fuga dalla guerra che cercano rifugio nel nostro paese, bambini abbandonati… migliaia di persone in Italia hanno bisogno di aiuto ed è fondamentale che anche i giovani siano sensibilizzati su questo tema. Non importa perché una persona si trovi in una condizione di difficoltà: può capitare a tutti di prendere una decisione sbagliata, ad esempio, e la vita, per quanto meravigliosa, spesso non perdona. Aiutare il “diverso”, donare un pasto caldo o abiti vecchi sono attività piccole che però possono donare sollievo a chi le riceve. Fare volontariato non deve essere per forza un’attività impegnativa come avviene per chi decide di entrare nella Croce Rossa, ma può anche portare via un paio di ore alla settimana andando a distribuire pasti caldi alla Caritas, aiutando le associazioni che operano sul territorio per le persone in difficoltà: basta aprire il proprio cuore verso tutti. Anche aiutare al canile comunale è un’attività di volontariato importante. I giovani dovrebbero avere la possibilità di provare una qualsiasi attività di volontariato che si addica e che, soprattutto, interessi loro. Intraprendere questo cammino significa trovarsi anche davanti a situazioni difficili e che vanno a colpire il nostro cuore e la nostra sensibilità, per questo è importante che sia un’attività fatta con passione. Farlo soprattutto da giovani, contribuisce a migliorare il proprio (ma non solo) futuro in modo concreto, inoltre un grande regalo che far del volontariato può donare è farvi amare la vostra vita, con i suoi pro e contro, smettendola di guardare gli altri attraverso l’invidia. Come dicevamo all’inizio del tema, la società in cui viviamo e piena di rischi e difficoltà, aiutarsi l’un l’altro è la base per poter sopravvivere in questa giungla urbana: invece di pensare “a me non succederà mai”, provare a rimboccarsi le maniche e stare accanto di chi sta attraversando un momento di crisi forte è ciò che serve. L’importanza del volontariato tra i giovani è cruciale: apre la mente, stimola al dialogo, alla riflessione e soprattutto fa crescere l’empatia verso chi non è fortunato come noi. Provare, almeno una volta nella vita, l’esperienza del volontariato per i giovani è importante per la propria crescita.