Percorsi di volontariato: Luca e l’idea di cittadino attivo al servizio della comunità

Dopo aver terminato il percorso formativo di 20 ore, Luca C., uno dei 500 Generatori selezionati, racconta la sua visione di cittadino attivo.

 

Per me il cittadino attivo cerca sempre di impegnarsi per il raggiungimento di un obiettivo, che nella maggior parte delle volte si rivela essere quello di rendere il mondo un posto migliore per lui e per tutti. Comportarsi bene, rispettare le regole ed essere giusti con gli altri, non sono gli unici elementi che risultano fondamentali nel considerarsi un cittadino attivo nella società. Pensiamo per esempio all’importanza che si può riscontrare nelle questioni che riguardano il rispetto dell’ambiente e, più in generale, del luogo in cui viviamo. A volte questo aspetto potrebbe risultare ripetitivo, in quanto si sono svolte recentemente molte battaglie che riguardano la difesa del pianeta e delle sue risorse, ma spesso si parla troppo e si agisce molto poco. Bastano veramente dei piccoli gesti che potrebbero migliorare la nostra vita all’interno della società, come per esempio quello di cercare di buttare il meno possibile carta sporca per terra ed invece provare a tener conto anche dell’importanza della raccolta differenziata in modo tale da facilitare il lavoro anche agli altri. Ma non solo questo, cercare di non utilizzare prodotti che potrebbero inquinare l’ambiente, come per esempio le plastiche ed i gas industriali, che di fatti sono un altro problema alle radici dell’inquinamento. In questo modo il cittadino, può cominciare a capire quali sono le necessità per creare una società giusta. Sembra, un sogno un po’ utopico quello di creare una società più corretta, ma in realtà basterebbe semplicemente rispettare le regole impostateci dai nostri governi senza però lasciare che le nostre idee vengano messe da parte. È bene dire che il cittadino possiede il privilegio di avere questo potere decisionale, che risulta essere lo strumento più efficace per far sentire al propria voce in ogni singolo ambito della vita civile.

Il cittadino attivo deve inoltre interagire con altri civili , nella maniera più giusta e solidale. Di fatti instaurare rapporti con altri cittadini risulta chiaramente una delle più importanti risorse che abbiamo a disposizione per porre le basi di un equo rapporto fra gli abitanti e la città. Lotte civili, scontri fra cittadini e odio perpetuo sono da sempre stati i cardini della rottura di questa relazione, proprio perché la mancanza di unità non porta altro che disastri ed anche corruzione. È bene perciò che uno dei primi compiti del cittadino attivo sia quello di mantenere i rapporti sociali nella pace in modo da non permettere lo scoppio del terrore. Descrivere ciò che il cittadino attivo dovrebbe fare per migliorare la società in realtà non è molto facile, ma ciò che conta veramente alla fine è sempre impegnarsi al fine del bene comune, tentando di non pensare solamente a se stessi. D’altronde è questa la vera definizione di “Comunità“.

Percorsi di volontariato: rendersi utili in un asilo, l’esempio di Andrea

Dopo aver terminato il percorso formativo di 20 ore, Andrea B., uno dei 500 Generatori selezionati, racconta la sua esperienza di volontariato in un asilo.

 

Il volontariato è un’esperienza formativa direttamente o indirettamente collegata al percorso di studi e agli obiettivi di carriera. Svolgere una di queste attività è stimolante e arricchente.

La mia esperienza di volontariato svolta presso l’asilo nido “Hakuna Matata” ha avuto come finalità quella di potermi accostare alle problematicità pratiche per la crescita dei bambini molto piccoli, con attività che prevedono di stabilire un rapporto di fiducia e di collaborazione per soddisfare bisogni di attenzione e accettazione, giochi di gruppo, momenti di cooperazione durante le attività didattiche e ludiche e individualizzazione di somiglianze e differenze tra la mia e la loro età.

Vedere i bambini correre, giocare e ridere con la spensieratezza che solo loro riescono ad avere mi ha riportato alla mente la mia infanzia e i tempi passati che non verranno più, ma che grazie a loro potevo rivivere. I bimbi quindi sviluppano capacità motorie e viene offerto loro la possibilità di svolgere attività che favoriscano la coordinazione, muovendosi con tranquillità.

Un altro spunto di emozione è il momento in cui vieni riconosciuto dai bambini come un amico, cosa molto difficile dato che la loro mente è aperta solo alle persone vere e buone. Sentire il loro affetto e la loro gioia nel vedermi quindi scaldava il mio cuore.

Il mio servizio di volontariato durò più o meno un mese nel periodo delle vacanze d’estate, non avendo scuola infatti, potevo dedicarmi completamente a quei “mostriciattoli”. È stata un’esperienza unica che rimarrà nei miei ricordi a lungo.

Se potessi parlare a tutti i giovani d’Italia sicuramente consiglierei vivamente un’attività del genere o simile, quale prendere servizio alla croce rossa (come mia sorella tra l’altro ha fatto e continua a portare avanti da due anni), o qualsiasi altra forma di volontariato che giovi al nostro paese che può offrire e finanzia questo tipo di attività.

Devo ammettere che prima di svolgere tale compito ero un po’ scettico sulle mie potenzialità e la mia utilità in ambito educativo, ma quando mi sono fatto forza e ho pensato che tutti come me hanno avuto gli stessi pensieri mi sono ricreduto e ho dato del mio meglio. Non so dire se il mio ruolo sia stato indispensabile all’interno dell’asilo, ma i sorrisi dei bambini mi hanno dato speranza, anche se penso che il volontariato punti a far uscire il meglio da tutti i ragazzi, ovviamente seguendo tutte le norme, le precauzioni e le accortezze possibili, per far si che in futuro possano essere più responsabili e autoritari.

Il problema dei ragazzi di questa società è che non svolgono attività se non con un riscontro economico o di qualsiasi tipo che possa giovare alla loro persona, non capendo che un’attività del genere può darti molte più emozioni che i soldi potranno mai dargli, secondo il detto: “I soldi non fanno la felicità”.

Penso che lo stato debba promuovere molto di più queste attività, in quanto un ragazzo per partecipare molto spesso si trova impreparato su come iscriversi o come trovare il tipo di volontariato che preferisce.

Finisco col dire che se ogni cittadino facesse del volontariato di qualsiasi tipo, vivremmo in un mondo migliore.

Percorsi di volontariato: l’impegno per la natura e per una Terra migliore di Giulia

Dopo aver terminato il percorso formativo di 20 ore, Giulia L., una dei 500 Generatori selezionati, racconta le sue esperienze, il suo impegno e la sua campagna di volontariato.

 

Ho avuto poche esperienze riguardo il volontariato: per sei anni ho fatto parte di un gruppo scout e ho venduto svariati articoli, come uova di pasqua o piante, per aiutare associazioni come AIL, AISM, etc..; ho anche iniziato un corso di primo soccorso che, però, è stato interrotto a causa della pandemia. Ho voluto iniziarlo perché mi piaceva l’dea di poter dare una mano a chi ne avrebbe avuto bisogno, ed anche se si è interrotto a causa della pandemia, ho seguito ciò che era presente nei filmati precedenti. Ho capito che fare volontariato è un’esperienza molto importante, serve per aiutare le persone che ne hanno più bisogno, ma serve anche e soprattutto per noi stessi, per una crescita personale. Ho seguito tutti i video e ho notato che ci sono davvero tanti modi per fare volontariato. Personalmente vorrei aiutare la natura, per esempio salvando o curando animali e ripulire spiagge, mari, strade, etc.. da plastica e sporcizia. Mi piacerebbe davvero riuscire a migliorare, anche di pochissimo, il posto in cui viviamo e salvare, o anche semplicemente aiutare, chi ci vive. Ho capito anche che ci sono molti problemi, ancora oggi irrisolti, ma che magari nel tempo si spera di migliorare.

Per far parte di un’associazione è molto importante seguire delle regole, dare ascolto a chi ha più esperienza e dare una mano in tutti i modi possibili durante le situazioni difficili in cui ci troviamo. Tra le esperienze di volontariato presenti nei video formativi, una in particolare mi ha colpito molto; il 24 agosto 2016 è stato un giorno memorabile anche per me; i miei nonni erano ad Amatrice quando c’è stato il terremoto; fortunatamente loro stanno bene, ma nella frazione dove sono cresciuta oramai non è rimasto più nulla; la maggior parte delle persone che conosco sono andate ad abitare da qualche altra parte, oppure sono morte; è stato un evento molto tragico, ma c’è sempre stato qualcuno pronto a salvare chi ne avesse bisogno, dalle persone agli animali rimasti feriti dalle macerie. Far parte di un’associazione è un impegno che va rispettato, perché davvero molte persone hanno bisogno di aiuto; ho visto le condizioni di molti bambini africani; ho visto come vivono, cosa mangiano e i problemi fisici e psicologici, che hanno, e mi dispiace davvero tanto; fortunatamente molte persone li soccorrono e gli danno le cure necessarie per la sopravvivenza. Ho visto come la ragazza presente nel video si è avventurata in quel villaggio esclusivamente per salvare le persone che vivevano li. Al mondo non ci dovrebbero essere persone che soffrono così tanto. Questa esperienza mi ha fatto capire che se non ci aiutiamo fra di noi, sarebbe inutile continuare a vivere.

Percorsi di volontariato: Bianca e l’energia per aiutare chi è in difficoltà

Dopo aver terminato il percorso formativo di 20 ore, Bianca T. M., una dei 500 Generatori selezionati, racconta la sua campagna di volontariato.

 

Penso che il volontariato sia un’esperienza unica e molto bella per aiutare gli altri. Mi è capitato una sola volta di fare volontariato alla Caritas ed è stato un impegno e una responsabilità (anche se nel mio piccolo) che mi sono presa, mi hanno trasmesso la loro felicità ed emozioni mai provate prima. Sicuramente è stata un’esperienza che rifarei tantissime altre volte.

 

Pensando al volontariato, una delle prime cose che mi viene in mente è l’assistenza agli anziani e ai malati. Le possibili azioni del volontario sono invece molto più numerose e riguardano non solo le persone in difficoltà, ma anche l’arte, l’ambiente, i bambini o lo sport. Tutti possono diventare volontari e dare il proprio contributo nella diffusione dei valori attraverso la sensibilizzazione e la raccolta fondi a sostegno dei progetti, mettendo a disposizione il loro tempo, le proprie competenze e la loro volontà. Non importa se una persona si trovi in una condizione di difficoltà: può capitare a tutti di prendere una decisione sbagliata, e la vita, per quanto meravigliosa, spesso non perdona. Aiutare il “diverso”, donare un pasto caldo o abiti vecchi sono attività piccole che però possono donare sollievo a chi le riceve. Il volontariato è molto importante nella società in cui viviamo: la realtà che ci circonda è ogni giorno più difficile da gestire ed affrontare. Intraprendere questo cammino significa trovarsi anche davanti a situazioni difficili e che vanno a colpire il nostro cuore e la nostra sensibilità, per questo è importante che sia un’attività fatta con passione. Il volontariato deve, quindi, essere un’attività svolta con il cuore, slegata da interessi economici ed inoltre, non deve essere sentita come un obbligo o un impegno, per compiere un po’ di bene, ma come una spinta interiore che porti ad aiutare; questo è il bene. L’importanza del volontariato tra i giovani: apre la mente, stimola alla riflessione e soprattutto fa crescere l’empatia verso chi non è fortunato come noi. Provare, almeno una volta nella vita, l’esperienza del volontariato per i giovani è importante per la propria crescita. I giovani soprattutto quelli di ultima generazione fin da piccoli sono stati sensibilizzati al problema della solidarietà e del volontariato, hanno notato che gli interventi da parte di enti istituzionali sono insufficienti, precari e non sempre efficaci, e siccome, fin da piccoli, hanno sempre avuto a che fare con il problema, riescono a trovare più facilmente, soluzioni più efficaci e moderne. In ogni uomo ci sono energie segrete che aspettano solo l’ora che qualcuno o qualcosa le svegli. Il volontariato non ha età, lo può fare chiunque. Solo chi lo fa, potrà capire le emozioni che si provano aiutando gli altri.

Percorsi di volontariato: Edoardo e la sua campagna per la promuovere il patrimonio storico-artistico

Dopo aver terminato il percorso formativo di 20 ore, Edoardo B., uno dei 500 Generatori selezionati, racconta la sua campagna di volontariato.

 

Ho 16 anni e da due anni faccio il volontario e l’animatore presso la mia parrocchia durante il Grest estivo. Insieme ad altri giovani animatori volontari abbiamo seguito le attività e i laboratori per i bambini dai 6 ai 10 anni. Cerchiamo di essere un punto di riferimento nel territorio. Siamo felici del nostro lavoro e del riscontro che abbiamo avuto, non solo tra i ragazzi ma anche nelle famiglie che partecipano alle attività e condividono lo spirito del nostro lavoro. È una attività che mi fa felice e dedico con molto entusiasmo il mio tempo libero ai più piccoli. Vivo questa mia attività di volontariato come una missione educativa, ho capito l’importanza di dare il buon esempio, perché questo siamo noi per i più piccoli: un esempio! Ho imparato importanti valori come la condivisione, il rispetto per gli altri e per le regole, rispettare le diversità e soprattutto lo… stare bene INSIEME!

 

La mia idea è realizzare una campagna di volontariato per promuovere il patrimonio storico-artistico ed ambientale del paese in cui vivo, diventare volontario culturale e stimolare altri giovani a diventare volontari culturali. Il progetto mira a contribuire alla riscoperta dei luoghi e delle bellezze architettoniche del centro storico del borgo, attraverso la valorizzazione degli elementi identitari, che consentono di attivare e promuovere nella gente, in particolare nei giovani, il senso di appartenenza alla comunità da cui sviluppa il senso della cittadinanza attiva.

A partire dalla riscoperta della cittadinanza attiva è possibile promuovere nuove sensibilità educative e formative, migliorare le forme di comunicazione e la comunicazione stessa nel territorio, favorire la crescita e la strutturazione di luoghi aggregativi per giovani e meno giovani. Gli obiettivi previsti dal progetto sono: Infondere nei giovani volontari la conoscenza e il rispetto della cultura del territorio; incrementare nei volontari le conoscenze e le competenze nel settore della promozione, della valorizzazione dei beni artistici e culturali contribuire alla crescita dell’individuo, integrandolo nell’organizzazione sociale della comunità grazie ad un programma di interventi volti alla formazione umana, facendo in modo che si relazionino consapevolmente con le risorse del territorio; favorire la partecipazione attiva dei giovani alla vita culturale e sociale del Comune.

La campagna prevede:

  1. raccolta e selezione del materiale informativo/promozionale dei siti archeologici, storici e ambientali del territorio;
  2. formazione dei volontari;
  3. ideazione e creazione di un logo identificativo del progetto;
  4. creazione di brochure informative e di materiale promozionale;
  5. organizzazione e realizzazione di visite guidate a cura dei volontari, aperte ai cittadini e ai turisti;
  6. laboratori di storia e culture locali nelle scuole;
  7. lancio di un contest fotografico aperto a tutti i cittadini con tema “le tue radici”.