Percorsi di volontariato: Daniele spiega cosa sono le vacanze alternative

Daniele G., uno dei 500 giovani generatori di buone pratiche, ci parla delle sue idee di volontariato, tra cui la vacanza alternativa. 

 

Personalmente sarei molto felice di compiere qualche azione riguardo l’ambito del volontariato. Ho scoperto che l’Italia offre vari spunti riguardo quest’ambito. Sarebbe molto interessante ad esempio partecipare a qualche vacanza alternativa cioè una vacanza che si può svolgere in vari luoghi del mondo anche Italiani. Queste vacanze altro non sono che un campo di volontariato, rinunciando alla classica vacanza possiamo partecipare ad un viaggio formativo dove aiutiamo realmente e concretamente l’ambiente. Tra le varie attività ce ne sono alcune ad esempio non ci sogneremmo mai di fare, esempi: preparare pasti ai panda, riabilitare cani randagi e uccelli rapaci. In questo tipo di viaggi però si può decidere di lavorare per l’ambiente piuttosto che gli animali, lavorando sui vari habitat oppure pulendo le spiagge. In realtà le idee per compiere il volontariato sono infinite e trovare una cosa che realmente ti possa piacere ed interessare non è affatto difficile bisogna solamente trovare pazienza. Informandomi infatti ho trovato vari modi per fare del volontariato in modo anche molto semplice, ad esempio ci sono delle associazioni che usano il telefono per fare volontariato. E come lo usano il telefono? Nel modo per la quale è stato creato inizialmente, quindi non per usare applicazioni, sentire musica, fare foto, ma bensì per stare al telefono con persone che ne hanno bisogno. Molte persone necessitano di sentire altre persone anche solo per cercare un orecchio amico. Non è assolutamente un’attività da sottovalutare e ci sono migliaia di persone che potrebbero beneficiare da questo servizio. Ci sono molte associazioni di volontariato dove dando la tua disponibilità per aiutare durante l’allestimento di spettacoli poi avrai l’accesso gratuito per lo spettacolo. In qualche modo infatti verrai anche “ripagato” dello sforzo e potrai gustarti un bello spettacolo consapevole anche di aver aiutato persone che evidentemente ne avevano bisogno. Sono molto importanti anche tutte quelle azioni di volontariato con la quale possiamo aiutare tutte le persone che non hanno un tetto o che hanno problemi economici. Per quanto possano sembrare azioni pressoché scontate c’è sempre bisogno di persone che offrano il loro tempo ad esempio nella mensa dei poveri, che dà un pasto a tante persone che non possono permetterselo, soprattutto ai senzatetto. Il volontariato si può svolgere anche per la cultura. Spesso senza volontari molte manifestazioni neanche riescono a vedere la luce, e questo è veramente un peccato. Basterebbe poco per aiutare persone che ne avrebbero veramente tanto bisogno. In conclusione sono molto soddisfatto di aver partecipato a questo corso di formazione, perché mi ha veramente aperto gli occhi sotto certi aspetti. Sono sicuro che prenderò parte a qualche associazione di volontariato per arricchire il mio bagaglio culturale e soprattutto cosa da non sottovalutare aiutare persone che hanno realmente bisogno.

Percorsi di volontariato: Shernille vorrebbe occuparsi della tutela dell’ambiente

Shernille L. è una delle giovani che hanno portato a termine la FAD del Progetto Generatori. Vorrebbe fondare una ODV che si occupi della tutela dell’ambiente e dei beni culturali. 

La diffusione della cultura del volontariato ha una particolare importanza soprattutto nelle nuove generazioni perché non solo questo farà bene al prossimo ma farà bene anche a sé stessi. Far parte di un associazioni di volontari significa anche scambiare e confrontarsi idee con gli altri, perché secondo me questo ci apre delle nuove porte davanti a noi, delle nuove opportunità di crescere in modo maturo, ci apre la nostra mente e fare delle nuove esperienze e facendo del bene, invochi altre persone a fare lo stesso.
Se avrei la possibilità di intraprendere una campagna di volontariato, mi piacerebbe fondare un O.d.V. (Organizzazione di Volontariato), occupandomi della tutela dell’ambiente e dei beni culturali. Ho scelto questo tipo di associazione in particolare per l’ambiente perché veramente in questi periodi, la Madre Terra dimostra di avere un gran bisogno di aiuto soprattutto dai soggetti che sta contribuendo alla sua distruzione cioè noi essere umani. Fare volontariato ambientale significa riuscire a capire ed entrare in sintonia con il pianeta e vivere per primo i problemi che lo affliggono. Questo ci insegna anche di vedere le cose diversamente, guardare oltre i nostri problemi personali e a ricordarci che viviamo su un pianeta con problemi molto più ampie delle nostre.
Fondano questa associazione di volontariato, vorrei unirmi con delle persone che sono consapevole che mi aiuterebbero con sincerità, sono i miei familiari, sapendo che abbiamo tutti le stesse idee per affrontare questi tipi di problemi. Tutto questo si possono essere realizzati con la determinazione e sincerità.
Le attività di interesse generale che vorrei svolgere sono tantissime, vale a dire:
Affiancamento al Personale della riserva per il supporto nelle attività di manutenzione dei sentieri, pulizia della spiaggia e del territorio della riserva, sensibilizzazione in spiaggia sulle tematiche di sostenibilità, responsabilità sociale e tutela ambientale, servizio di assistenza e informazione ai turisti, attività di educazione ed interpretazione ambientale, manutenzioni delle semplici strutture e dei sentieri e tante altre.
Un’esperienza di volontariato è qualcosa che unisce, che migliora e che fa crescere, uscire dalla propria zona di “comfort” e confrontarsi con la propria anima e il proprio corpo. Fare volontariato ambientale rappresenta un modo etico di viaggiare e di trascorrere il proprio tempo libero. Affrontare un tipo di esperienza del genere significa anche incontrare persone con una sensibilità simile alla tua; quel tipo di sensibilità che consente di sentirsi molto meno soli.

Percorsi di volontariato: per Maria si può fare del bene con piccoli gesti

Maria M., una dei 500 giovani Generatori di buone pratiche, non ha mai fatto vere esperienze di volontariato ma pensa che si possa fare del bene anche con piccoli gesti.

Non ho mai avuto una vera e propria esperienza di volontariato, non mi sono mai trovata faccia a faccia con delle persone che avevano bisogno di un grosso aiuto, come persone con gravi disabilità, casi di estrema povertà, grandi problemi creati da dipendenze come le droghe sia pesanti che leggere, oppure alcolismo, persone che hanno subito violenze di ogni tipo come psicologiche, domestiche, sessuali. Insomma tutte persone che hanno avuto dei traumi sia al livello fisico che psichico. Però il volontariato sta sia nelle cose più grandi che richiedono ovviamente una preparazione più seria e naturalmente anche una certa esperienza. Però ognuno di noi può trovare un modo di aiutare le persone meno fortunate anche con dei piccoli gesti, che però sono sempre qualcosa che collettivamente si può trasformare in un grande aiuto. Ho avuto l’occasione di fare del volontariato con diverse donazioni alle persone meno fortunate di me, donazioni come soldi, vestiti che non uso più, cibo e altro.
Questo mi è stato possibile grazie ad alcune associazioni del mio paese legate alla chiesa che semplificano tutti i passaggi di donazione, rendendo semplice e soprattutto veloce aiutare qualcuno. Mi è capitato di fare anche delle donazioni più indirette per le grandi disgrazie come i terremoti avvenuti recentemente in italia. Tutte queste cose sono un piccolo inizio, un piccolo contributo utile per qualcuno 

Spero comunque un giorno di sperimentare nuove esperienze anche grazie a questo corso, da cui sicuramente ho imparato tante cose nuove che probabilmente anzi certamente mi ritorneranno utili nel futuro e spero anche presente, mi piace l’idea di poter essere utile per qualcuno e una cosa che mi sta molto a cuore sarebbe aiutare i bambini che sono stati meno fortunati di me. Vicino a casa mia c’è un ritrovo della croce rossa, un’esperienza che sarebbe molto importante da vivere e fortunatamente potrei farlo anche da giovane quindi in un futuro non molto lontano.

Percorsi di volontariato: Francesco vorrebbe dare una chance alle persone meno fortunate

Francesco B., uno dei 500 ragazzi che hanno portato a termine il Progetto Generatori e seguito la FAD, vorrebbe fornire cibo e rifugio momentaneo alle persone meno fortunate.

Grazie al nostro professore di Religione, la scuola e la Caritas di Roma, ho e abbiamo avuto l’occasione di aiutare a servire pasti caldi ai più bisognosi. Esperienza che mi ha chiarito l’idea di volontariato; l’importanza di aiutare il prossimo con allegria e volontà.
Quindi una delle mie idee e azioni per il Volontariato, per ricollegarmi all’esperienza che ho vissuto in prima persona, sarebbe quella di fornire cibo e accoglienza alle persone più sfortunate; che sia un ritrovo “momentaneo”, per il periodo massimo di un paio di mesi l’anno, cosicché, le persone che si trovano in difficoltà di tipo lavorativo, possano trovare lavoro senza che perdano ulteriori risparmi per mangiare e per pagare alloggi vari, e per consentire alle persone avanti con l’età, qualora fossero in difficoltà economica, di risparmiare denaro, della pensione mensile, che spenderebbero per la spesa, così quando concludono il tempo massimo di offerte gratuite di cibo e alloggio della “mia” potenziale organizzazione di Volontariato, abbiamo 2 mesi di risparmi in più per gestire al meglio le proprie spese mensili.
Per non fallire nell’intento di aiutare le persone più sfortunate, sarebbero fondamentali le energie giovanili: proporrei a tutte le scuole della mia città di organizzare per ogni classe un intervento ravvicinato, con lo scopo di aiutare, insieme a noi, i bisognosi, e occuparsi della parte riservata al servizio di un pasto caldo e pulizia generale della sala e cucina. Quindi i giovani si occuperebbero della cucina e della sala e noi, oltre che a quest’ultime, delle stanze dove accogliamo le persone in difficoltà economica. Questo sarebbe un enorme aiuto nei confronti di tutti: i ragazzi farebbero un esperienza umana che arricchisce i loro animi, momenti del genere sono veramente limitati, al giorno d’oggi, nell’ambito scolastico; le persone che hanno bisogno di aiuto, sarebbero maggiormente spronati a gestire al meglio la propria vita, vedendo che al loro soccorso ci sono dei ragazzi giovani con tanta voglia di fare, che si rivolgono a loro sempre con un sorriso che ha un sapore di energia; e poi c’è la mia organizzazione che farebbe semplicemente da tramite e gestirebbe maggiormente la parte dell’alloggio.
Un’ altra mia idea, meno chiara rispetto a quest’ultima, è quella di fornire luoghi idonei dove praticare sport in maniera gratuita che abbia uno scopo di svago e voglia di rimettersi in sesto, atleticamente parlando, nei posti in cui questi servizi vengono a mancare o la popolazione non ha abbastanza soldi e tempo per dedicarsi allo sport. Forse non riuscirei a possedere delle strutture sicure ed idonee, per questo mi affaccerei più a campi di basket, calcio, tennis e sport praticati all’aperto, le cui uniche strutture servirebbero nei momenti di riposo per ripararsi dall’eventuale pioggia o sole.

Percorsi di volontariato: l’aiuto di Aurora ai senzatetto, ai malati e agli anziani

Aurora O. è una dei 500 ragazzi che hanno portato a termine il Progetto Generatori. Lei vorrebbe aiutare gli altri, in maniera particolare i senzatetto, i malati e gli anziani delle case di riposo.

 

Nella mia vita non ho mai fatto un’esperienza concreta di volontariato e non mi sono mai trovata a dover aiutare, con grandi azioni di volontariato, persone in difficoltà, però se mai dovessi fare qualcosa per le persone meno fortunate, vorrei impegnarmi per aiutare coloro che non hanno una casa o un lavoro, come per esempio i senzatetto, dargli da mangiare e un aiuto con un alloggio. Sarebbe utile che in ogni paese ci fosse una struttura dove tutti i meno fortunati potrebbero mangiare, trovare rifugio e ricevere cure, in particolare durante l’inverno quando le difficoltà sono maggiori. Un altro tipo di volontariato che mi piacerebbe svolgere è quello verso i malati e gli anziani negli ospizi, aiutarli, accompagnarli alle visite mediche e a fare qualche passeggiata e fargli compagnia facendogli sentire amati, e quello nell’ambito del primo soccorso con le ambulanze. Per quanto riguarda quest’ultimo ho avuto, in terza media, un’esperienza che mi ha avvicinato a questo campo, ovvero un corso di primo soccorso dove ho imparato come trattare le persone vittime di incidenti stradali, sia all’interno che all’esterno del veicolo, ho conosciuto tutti i vari presidi medici e il loro utilizzo, per esempio come utilizzare le barelle in base alla situazione. È stato interessante e davvero utile. Altre iniziative di volontariato interessanti sono quelle rivolte agli animali, al salvataggio delle specie in via di estinzione e degli animali che vengono maltrattati nei circhi e negli zoo. Sarebbe davvero interessante partecipare a una di queste iniziative di salvataggio degli animali, sono d’accordo con loro e con le loro iniziative e i loro scopi. Nel mio paese, essendo molto piccolo, non esistono grandi associazioni di volontariato a parte il primo soccorso e un’associazione per i bambini delle zone più povere del mondo. Quando ero più piccola donavo i miei giocattoli e i miei vestiti al mio vicino di casa che li spediva ai bambini africani, inoltre conosco diverse persone che hanno adottato, anche a distanza, dei bambini meno fortunati di noi, e forniscono loro soldi per cure, vestiti e cibo. Penso che il volontariato sia una bellissima cosa sia come esperienza personale, sia come gesto verso gli altri, in qualsiasi forma questo venga svolto.

Percorsi di volontariato: le idee di 3 giovani generatori di buone pratiche

Le idee e i progetti di 3 giovani che hanno partecipato e portato a termine il Progetto Generatori.

Amin O.: Il volontariato è importante per le nuove generazioni, fa capire e valorizza l’importanza dell’ambiente che ci circonda e crea un senso di appartenenza al territorio cioè ci rende consapevoli del fatto che l’ambiente in cui stiamo ci riguarda e serve la partecipazione di tutti quanti per fornire un bene collettivo. Mi piacerebbe fondare un’Associazione di Promozione sociale perché mi piace il tipo di organizzazione : svolge alcune attività a scopo dei propri soci i quali saranno più invogliati a lavorare e  a organizzare bene l’associazione ma sopratutto non ci sarà nessun senso di lucro generale. L’Associazione la vorrei fondare con  persone di cui mi fido (per quanto riguarda la competenza) con a capo due dei miei migliori amici perché sarebbe più semplice e meno pesante ,  e quattro compagni di scuola che ritengo competenti per quanto riguarda il resto assumerei chiunque basta che siano interessati e invogliati a partecipare. L’attività si basa sulla raccolta e consegna di oggetti di valore , che saranno dei premi che andranno consegnati ai dottori medici ecc… che hanno lavorato più degli altri o che hanno fornito prestazioni o invenzioni particolarmente efficaci durante il periodo dell’epidemia. La raccolta dei premi avverrà per beneficenza e potranno contribuire sia i soci sia gli associati ma in particolare i soggetti esterni. I soci avranno il compito di decidere come e in quali luoghi avverrà la presentazione dell’Associazione,  indirizzare i volontari a come e dove rilasciare i propri oggetti. Gli associati saranno la manodopera dell’associazione, quelli che accumuleranno il materiale e che lo andranno a consegnare alle aziende sanitarie locali.

Aurora B.: Il volontariato è un’attività di aiuto dove chiunque può decidere di mettersi a disposizione di chi ne ha bisogno. Questa attività è fondamentale nella società in cui viviamo perché anche attraverso un piccolo gesto si può donare un sorriso a chi lo riceve. Quest’anno ho avuto la fortuna di avvicinarmi a questo bellissimo mondo, prima d’ora non mi ero mai interessata alle esperienze di questo genere perché nessuno me ne aveva mai parlato, quando però alcuni volontari mi hanno descritto alcune attività mi sono innamorata delle persone che fanno del bene nei confronti del prossimo, senzatetto, migranti, bambini abbandonati o animali, in modo disinteressato.Credo sia molto importante che il tema del volontariato venga portato all’interno delle scuole perché i giovani sono i primi a dover essere a conoscenza delle svariate realtà che ci circondano e spesso non danno la giusta importanza a questo fattore.Non mi è mai capitato di avere delle vere e proprie esperienze di volontariato ma nel mio piccolo ho preso parte a una giornata assieme al gruppo scout dedicata all’aiuto delle persone più bisognose attraverso la raccolta di indumenti inutilizzati che sono poi andati alla Caritas. Alla fine di questa giornata mi sono sentita davvero soddisfatta e fiera di me stessa per aver reso felici delle persone anche solo con un piccolo gesto come questo. È stata una bellissima esperienza che mi ha fatto riflettere tanto e mi ha fatto crescere dal punto di vista morale. Penso che ognuno di noi dovrebbe essere a conoscenza delle proprie capacità e metterle a disposizione di chiunque ne abbia bisogno. Un altro bellissimo ricordo che porto con me risale a quando partecipai a una mensa dei poveri attraverso un’associazione del mio paese. È stato meraviglioso vedere le persone che mi sorridevano dopo che gli consegnavo un pasto caldo.Dopo queste esperienze, ho capito che una delle cose più belle dell’attività di volontariato è che ci fa rendere conto di quanto siamo fortunati rispetto ad altre persone e ci insegna a dire grazie per ogni singola cosa di cui abbiamo la possibilità di usufruire e a smettere di chiedere sempre di più.Inoltre mi ha fatto capire le cose che contano davvero nella vita e penso che mi aiuterà per le mie esperienze future.Mi rendo conto che in molte occasioni avrei potuto impiegare il mio tempo libero a svolgere attività del genere piuttosto che sprecarlo davanti alla TV o allo schermo dello smartphone.Uno degli aspetti migliori del volontariato è il fatto che oltre a fare del bene agli altri, facciamo del bene anche a noi stessi, infatti non vedo l’ora di cimentarmi in nuove esperienze.

Erika Gloria S.: Il volontariato è un modo per aiutare persone che hanno bisogno di aiuto senza ricevere nulla in cambio, ne soldi ne altro. Un modo per far felici delle persone bisognose senza sentirti obbligato ma solamente per il piacere di aiutare. Esistono tante diverse associazioni di volontariato: volontariato per aiutare persone malate, per aiutare gente povera, primo soccorso, per aiutare gli animali… io non ho mai fatto parte di un’associazione di volontariato, ma mi è capitato di aiutare persone povere bisognose di cibo e di acqua regalandogli qualcosa per sfamarsi e per dissetarsi. Una volta poi, mi ricordo, forse l’estate scorsa, sono stata fermata in strada da un signore anziano che mi chiedeva di aiutarlo ad attraversare la strada in modo tale che lui potesse raggiungere casa sua. Senza pensarci due volte l’ho aiutato. Era contento lo avessi aiutato, aveva un sorriso a 32 denti, e io lo ero perché sapevo di aver fatto una buona azione, e soprattutto lo ero perché vedevo lui felice. Non pensavo potessi far felice così tanto una persona per così poco. La felicità infatti è fatta di piccole cose e nel mondo del volontariato basta poco, infatti, per aiutare qualcuno. In conclusione posso affermare che per me volontariato è questo. Volontariato non è solo far parte di un’associazione ma essere sempre disposti ad aiutare il prossimo in qualunque occasione. Anche perché se fossimo noi ad aver bisogno di aiuto sono sicura che una mano di aiuto da un brava persona, anche se non la di conosce, ci renderebbe felici.

Percorsi di volontariato: Alessandro vuole aiutare i minorenni in difficoltà

Alessandro V., uno dei ragazzi che hanno preso parte al Progetto Generatori, vorrebbe aiutare i minorenni in difficoltà.

 

Io vorrei proporre una forma di volontariato che possa aiutare i ragazzi minorenni che vivono in contesti abitativi, familiari ed economici in condizioni complicate. Specialmente nei quartieri più degradati, i ragazzi, non riescono ad avere obiettivi di vita e non riescono a progettarsi un futuro, spesso si abbandonano a loro stessi e incominciano a prendere brutte strade e fare cose negative. Io suggerirei di costruire nei parchi abbandonati o in luoghi inutilizzati dei centri dove i ragazzi si possano incontrare nel pomeriggio, per fargli capire l’importanza di alcuni valori come la scuola, la famiglia e l’amicizia. Per alcuni ragazzi che non hanno modo di sfogarsi e spesso per strada manifestano la loro rabbia compiendo azioni pericolose per loro stessi e per la società, proporrei di costruire dei centri sportivi gratuiti, per le persone meno abbienti, dove si possa insegnare ai ragazzi a fare sport ma insegnando loro la disciplina e il rispetto. Inoltre consiglio di diffondere il pensiero che il pregiudizio verso le persone che vengono catalogate di principio come il male della società per problemi che hanno alle spalle, che solamente da loro può partire questa voglia di cambiamento e di rivalsa verso chi li disprezza. Farei fare loro dei lavori socialmente utili come aiutare le persone anziane a fare la spesa oppure ripulire i parchi e i siti archeologici in rovina dove organizzare nelle serate, delle feste dove si possano riunire le famiglie e dove i ragazzi facciano una specie di teatro dove spiegano ciò che hanno capito e come questo percorso li abbia cambiati. Inoltre proporrei di far imparare ai ragazzi dei lavori manuali che possano essere utili per un futuro lavorativo.inoltre per i ragazzi che dimostrano di aver capito gli insegnamenti proporrei dei campus in paesaggi naturali, o al mare o in montagna , dove possano apprezzare la natura che li circonda e aiutare a ripulire l’ambiente, visto che conosco molti ragazzi che non hanno la disponibilità di uscire dalla propria città e farsi una vacanza. infine per i ragazzi che riescono a completare il percorso, magari finita l’università e dopo essersi costruiti una vita di tornare a fare volontariato e aiutare chi come loro da giovani avevano avuto bisogno di un qualcuno che li indirizzasse nella strada giusta da seguire.

Percorsi di volontariato: Sara vuole aiutare il calcio femminile

Sara D.G., una dei 500 giovani Generatori di buone pratiche, vorrebbe fondare nel suo quartiere una ASD per la sua più grande passione: il calcio femminile.

 

Nell’ultimo periodo storico, anche in merito al periodo di quarantena che abbiamo vissuto, ci sono state da parte di molte persone famose, delle iniziative di volontariato con delle raccolte fondi per gli ospedali.
Questi gesti, hanno fatto in modo di far riscoprire, l’importanza e la facilità del volontariato, anche con poco si può fare la differenza se si è uniti.
Questo deve essere un punto di partenza per avvicinare i giovani e continuare a fare meglio, dar loro strumenti corretti e valori sani.
Con la piattaforma “FAD generatori” si riescono ad avvicinare ragazzi giovani e appunto fornirgli gli strumenti necessari per avvicinarsi correttamente all’attività.
Se io dovessi fondare un organizzazione di volontariato, mi piacerebbe fondare un’associazione sportiva dilettantistica per il calcio femminile, essendo la mia più grande passione.
Anche se ultimamente il calcio femminile sta piano piano ricevendo le attenzioni che merita, mi piacerebbe contribuire al movimento di esso.
Creando nel mio quartiere un luogo dove le bambine più piccole possano divertirsi e avvicinarsi a questo sport, sentendo intorno a loro un ambiente familiare e sicuro dove non devono sentirsi giudicate.
Vorrei intraprendere questa iniziativa insieme alla mia famiglia, che mi ha sempre incoraggiato a seguire i miei sogni al di là dei pregiudizi.
Il mio obiettivo e quello dei costituenti dell’associazione sarà quello di rendere il mio quartiere un luogo più accogliente possibile, in modo tale da incoraggiare le persone a partecipare a tutti gli eventi no profit organizzati dalla mia organizzazione.
Uno dei tanti eventi che io e la mia organizzazione vorremmo pianificare è una partita di beneficenza, prendendo come modello la famosissima partita del “Cuore”, dove oggi anno cantanti, ex calciatori, attori prendono parte per incentivare l’attività benefica. La seconda attività che vorremmo sviluppare è quella inerente ad un centro estivo, dove ogni anno verranno ospitati bambini e bambine di ogni età. Ci teniamo a sottolineare che tutto il denaro che finirà nelle casse dell’associazione verrà in parte devoluto all’ospedale di quartiere per finanziare nuovi macchinari e nuovi reparti per la cura delle malattie, mentre una parte verrà riutilizzata per la pianificazione di nuovi eventi.
Le attività verrebbero svolte in modo non totalmente autonomo, avvalendosi dell’operato di giovani ragazzi che in cambio del loro operato riceverebbero ore di alternanza scuola-lavoro.
Mi piacerebbe creare una rete di associazioni simile a questa in modo tale che tutti possano usufruire dei vantaggi e rendere anche i quartieri malfamati più sereni e accoglienti possibile.
Ci teniamo a sottolineare che qualsiasi attività organizzata da noi a favore di terze parti richiede la massima serietà e impegno da parte di tutti i volontari, in modo da favorire un clima più gioioso per tutti.

Percorsi di volontariato: Gabriele e lo sport

Gabriele S., uno dei 500 giovani #Generatori di buone pratiche, ama lo sport e vorrebbe aprire un’Associazione Sportiva Dilettantistica per insegnarne i valori.

 

La diffusione della cultura del volontariato è importante per uno sviluppo di senso civico ai fini di migliorarsi e migliorare tutto ciò che si ha intorno, persone e cose. È importante per diventare cittadini responsabili, e alla ricerca del bene comune, aiutando quindi non solo se stessi, ma anche il prossimo. Se io dovessi intraprendere una campagna di volontariato, in quanto amante dello sport fonderei una Associazione Sportiva Dilettantistica, come ha fatto il mio maestro di pugilato. Lo sport è un bene di tutti e migliora le persone, le libera dallo stress e dai pensieri negativi di un periodo o di una giornata. È ovvio che lo sport è un bene anche e soprattutto per il corpo, un allenamento costante infatti migliora la salute. Sicuramente coinvolgerei i miei amici di palestra in questo ipotetico progetto, e qualcuno per gestire tutta l’organizzazione che richiede svolgere questa attività. La missione associativa è quella di dare la possibilità alle persone di migliorarsi e anche di scoprirsi, e anche come capita spesso, togliere delle persone dalla cattiva strada e fargli prendere quella giusta. Insegnare i valori dello sport, come il rispetto per se stessi e per gli altri, l’importanza della salute sia fisica che mentale, il fatto di lottare per raggiungere i risultati migliori, come per tutto nella vita. Darsi da fare è sicuramente difficile rispetto a non farlo, ma la gratificazione che si ottiene quando si raggiunge quello che si vuole, non può essere paragonata a nulla. Tutto questo sicuramente sarebbe un bene per l’intera società, anche perché tra tanti ce ne saranno anche molti che tramanderebbero questi valori, creando così un “passaparola” che non può esser altro che positivo, per questo penso sia molto importante. Per quanto riguarda i terzi garantirei dei vantaggi fiscali come detrazioni per minori e agevolazioni fiscali per donatori e sponsor. Ovviamente alcune attività non verranno svolte solo e solamente dall’operato volontario degli associati ma anche avvalendosi di prestazioni di lavoro autonomi o di altra natura. I fruitori di questi vantaggi sono quindi i tesserati e le aziende/attività che vengono sponsorizzate e pubblicizzate. Creerei sicuramente una rete territoriale importante appunto valorizzando il territorio in cui ci si trova, sponsorizzando le attività territoriali oneste e meritevoli, incentivando le persone attraverso avvisi pubblicitari per esempio ad andare in un determinato luogo, a partecipare ad altre attività organizzate in zona ecc…

Questo sarebbe il mio progetto di una ipotetica associazione che fonderei per valorizzare il mio luogo e la gente che ci abita, magari spingendo anche più persone possibile a prenderne esempio per l’apertura di altre attività di volontariato o anche semplicemente per far capire l’importanza di questa cultura.

Percorsi di volontariato: Lorenzo non vede l’ora di generare buone pratiche

Lorenzo T., uno dei 500 ragazzi che hanno portato a termine il progetto Generatori, racconta le sue esperienze di volontariato passate e cose vorrebbe fare non appena compiuti 18 anni.

Mi chiamo Lorenzo T., sono un ragazzo di 16 anni con un paio di esperienze di volontariato (se così si possono interpretare) e con molta voglia di conoscere e percorrere questo mondo del servizio civile. Appena siamo andati a fare da spettatori a scuola per questo progetto di formazione, ne sono rimasto subito colpito, soprattutto per due motivi: il primo è stata la meravigliosa spiegazione del signore che ci ha parlato di questo corso, il secondo è stato proprio questo progetto che in me ha suscitato molto interesse e curiosità, portandomi ad oggi ad aver conseguito questo fantastico corso che mi ha fatto conoscere molte informazioni e anche “idee” che prima non sapevo ed ignoravo del tutto; ma parlando di me ora, tengo a dire che sono un ragazzo normale che non ha molta esperienza per quando riguarda il servizio civile o il volontariato. Mi sono unito ad un gruppo di Volontariato di una chiesa (caritas e altre cose) circa tre o quattro anni fa, sinceramente all’inizio mi ero iscritto solo per giocare a pallone  al campetto della chiesa con i miei amici ma, continuando a praticare volontariato ho conosciuto sempre più persone che sono a me care tuttora e a comprendere l’importanza del “dare una mano ai più bisognosi”. Difatti, era un grande senso di emozione e soddisfazione quando vedevo un povero sorridere perché anche se per poco, anche solo se per un istante, sono riuscito ad rendere felice una persona che magari di felicità ne ha vista poca. Ora come ora continuo lo stesso con questa attività della chiesa insieme ai miei amici, del resto cerchiamo di aiutare le persone in generale che non sono per forza povere o altro ma anche ragazzi come noi che hanno bisogno soltanto di un semplice aiuto. Questo è quello che faccio ora come cittadino attivo nella società ma, guardando verso il futuro intanto non vedo l’ora del compimento dei miei 18 anni, per iscrivermi prima di tutto all’anno  di servizio civile che, da come ho potuto conoscere, è una grande esperienza nella vita, sia per quanto riguarda l’esperienza lavorativa e sia per quanto riguarda quella sociale, che tutti, a parere mio dovrebbero svolgere. Dopo l’anno di servizio civile in realtà non so cosa potrei andare a fare, visto anche perché  penso di trovare lavoro, quindi spero di riuscire ad essere ancora utile per la società e aiutarla nel mio piccolo. Per fare questo ho pensato o di unirmi alle forze dell’ordine o di unirmi sempre a qualche associazione. Bene, questa è stata un po’ la mia descrizione della mia esperienza sociale, pensiero e anche di idea verso il futuro. Spero vi piaccia