Percorsi di volontariato: a Elisa sta a cuore il tema dell’ambiente
A Elisa H., una dei 500 ragazzi delle scuole che hanno portato a termine il progetto generatori, sta molto a cuore il tema dell’ambiente e vorrebbe coinvolgere nella sua organizzazione altri ragazzi della sua età, aiutati dagli adulti.
L’azione di volontariato mi ha sempre affascinata in quanto la ritengo una possibilità di aiutare chi ne ha più bisogno, ma anche di migliorarci, cambiare la nostra prospettiva e di acquisire fiducia in noi stessi, lavorando per una causa in cui crediamo veramente. Possiamo così sviluppare nuove competenze, soprattutto grazie ad altri volontari con più esperienza, che ci potranno essere utili nel corso della nostra vita.
Un tema che personalmente mi colpisce molto, è quello dell’ambiente. Negli ultimi anni purtroppo è diventata una questione molto importante quella dell’inquinamento ambientale, dato dagli esseri umani che mettono in circolo sostanze tossiche in grande quantità, non diluibili nell’atmosfera e nell’idrosfera data la loro concentrazione.
Esistono numerose associazioni di volontariato riguardanti la salvaguardia dell’ambiente, eppure non ho mai visto espressamente implicati i giovani, nonostante l’interesse di molti su questo tema. Per attirarli in queste iniziative, basterebbe promuoverle nelle scuole ed assegnare un ruolo a ciascun allievo, personalizzandolo in base alle sue preferenze.
La domanda che ci sorge però spontanea è: “Come potrebbero dei giovani aiutare in questo tipo di volontariato?”.
Secondo me, tramite i ragazzi, si può arrivare a coinvolgere un numero molto grande di persone, a partire dalle loro famiglie, incoraggiandoli, in un modo giusto, a parlare di questi problemi importanti con la gente che li circonda.
Un mezzo molto potente alla portata dei ragazzi d’oggi sono i social. Tramite i social si possono raggiungere molte persone in poco tempo, creando contenuti diretti e con un impatto immediato, sensibilizzando gli utenti che lo visualizzano. I più talentuosi possono inoltre creare lavori riguardanti l’inquinamento come per esempio canzoni o disegni, arrivando così anche alle persone attratte dal mondo artistico. Le scuole possono promuovere questo tipo di attività tramite concorsi e premi. Una volta sensibilizzate un numero notevole di persone, in ogni scuola si potrebbero organizzare varie attività come per esempio creare dei gruppi di alunni; a ciascun gruppo verrebbe poi affidata una zona da pulire, per esempio raccogliendo rifiuti gettati dai passanti con appositi guanti. Anche i ragazzi possono creare nuove attività, bisogna però riuscire a dar spazio alle loro idee.
Un’altra cosa molto importante è quella di far capire ai giovani di non dover rimanere indifferenti davanti a gesti che mettono in pericolo la natura, ma dobbiamo convincerli che la loro voce è importante.
Naturalmente ritengo che i giovani abbiano bisogno di un aiuto consistente dagli adulti, come magari in questo caso i professori, sta a loro infatti indirizzarli su una via corretta e di informarli di quello che effettivamente possono fare. Fare azioni di volontariato insieme ai ragazzi, contribuisce a migliorare il loro futuro, facendoli diventare più responsabili ed altruisti e magari questi piccoli sforzi, un giorno, serviranno a cambiare il mondo.