Percorsi di volontariato: l’associazione di Paolo si chiamerebbe “AiutiAMO gli anziani”
Paolo S., uno dei 500 giovani Generatori di buone pratiche, ha le idee molto chiare: l’O.d.V. che vorrebbe fondare si chiamerebbe “AiutiAMO gli anziani”.
La diffusione della cultura del volontariato, in particolare tra le nuove generazioni, è fondamentale. Penso che l’attività di volontariato debba partire da un sentimento di spontaneità, di libertà, di generosità e di impegno gratuito verso gli altri.
Personalmente, se io dovessi intraprendere una campagna di volontariato, mi piacerebbe fondare un’organizzazione di volontariato (O.d.V.), perché ha come fine principale la solidarietà verso soggetti terzi in situazioni di disagio e i volontari ne rappresentano la risorsa principale.
Fonderei questo tipo di organizzazione con chiunque sia disposto a farne parte, purché persegua le mie stesse finalità , ovvero, quelle di aiutare chi ne ha più bisogno senza averne un ritorno economico.
Per prima cosa, tramite un’assemblea con i soci, stipulerei l’atto costitutivo e lo statuto che costituiscono l’accordo con cui i soci fondatori danno vita all’associazione e definiscono la missione associativa, ovvero, le finalità che l’organizzazione si da e le azioni che l’associazione può mettere in atto per raggiungere le finalità.
Questa organizzazione prenderebbe il nome di “AiutiAMO GLI ANZIANI” e avrebbe come missione associativa quella di aiutare le persone più anziane perché, spesso e volentieri, rappresentano le persone con più difficoltà e con meno aiuti da parte di chi gli sta accanto .
Svolgerei attività che variano in base alle esigenze degli assistiti. Queste possono essere: fare la spesa a chi ha problemi di mobilità, portare le medicine a chi ne ha bisogno, far fare una passeggiata a chi necessita di un supporto per camminare ecc…
Queste attività verrebbero svolte prevalentemente attraverso l’operato volontario dei soci.
Ai fini promozionali di questa organizzazione creerei un sito web diviso principalmente in tre sezioni, una sezione in cui vi è la possibilità di iscriversi all’organizzazione per divenire un nuovo volontario, una seconda sezione in cui viene illustrata principalmente l’organizzazione e di cosa si occupa ed infine, una terza sezione in cui la persona che ha bisogno di assistenza possa lasciare il suo contatto per essere contattata e successivamente assistita.
In conclusione, qualunque sia l’attività di volontariato intrapresa, è indispensabile credere in ciò che si sta facendo , perché dare il proprio contributo umano, professionale, economico e sociale richiede tempo, sacrificio e tanta volontà perché si tratta di dare assistenza, prendersi cura degli altri, dei più deboli, dei più bisognosi. Fare volontariato significa dare un un aiuto concreto e solidale a chi ne ha più bisogno e soprattutto ci aiuta a migliorarci culturalmente e socialmente come cittadini del mondo e come persone.