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Percorsi di volontariato: Simone vuole aiutare le donne in dolce attesa

Simone P., uno dei 500 giovani che hanno deciso di diventare Generatori di buone pratiche, vorrebbe aprire un’associazione di volontariato per aiutare le donne in dolce attesa che sono in difficoltà.

Sono un ragazzo di 20 anni, mi chiamo Simone P. e abito a Roma.
Il volontariato è un’attività di aiuto che chiunque, da solo o in associazioni, può decidere di fare. Si tratta di mettere le proprie capacità, anche le più semplici, a disposizione di chi ne ha bisogno. Si fonda sul principio della solidarietà e può essere rivolto a tutti coloro che hanno bisogno di aiuto: senzatetto, migranti, bambini abbandonati, animai. Sono diversi gli ambiti in cui un volontario può operare, senza contare poi il lavoro come volontario nella Croce Rossa.
Il volontariato è molto importante nella società in cui viviamo: la realtà che ci circonda è ogni giorno più difficile da gestire ed affrontare. Ci sono problemi a lavoro, persone in fuga dalla guerra che cercano rifugio nel nostro paese, bambini abbandonati; migliaia di persone in Italia hanno bisogno di aiuto ed è fondamentale che anche i giovani siano sensibilizzati su questo tema. Non importa perché una persona si trovi in una condizione di difficoltà: può capitare a tutti di prendere una decisione sbagliata, ad esempio, e la vita, per quanto meravigliosa, spesso non perdona. Aiutare il “diverso”, donare un pasto caldo o abiti vecchi sono attività piccole che però possono donare sollievo a chi le riceve. Fare volontariato non deve essere per forza un’attività impegnativa come avviene per chi decide di entrare nella Croce Rossa, ma può anche portare via un paio di ore alla settimana andando a distribuire pasti caldi alla Caritas, aiutando le associazioni che operano sul territorio per le persone in difficoltà: basta aprire il proprio cuore verso tutti. Anche aiutare al canile comunale è un’attività di volontariato importante. I giovani dovrebbero avere la possibilità di provare una qualsiasi attività di volontariato che si addica e che, soprattutto, interessi loro. Intraprendere questo cammino significa trovarsi anche davanti a situazioni difficili e che vanno a colpire il nostro cuore e la nostra sensibilità, per questo è importante che sia un’attività fatta con passione. Come dicevamo all’inizio del tema, la società in cui viviamo è piena di rischi e difficoltà, aiutarsi l’un l’altro è la base per poter sopravvivere in questa giungla urbana: invece di pensare “a me non succederà mai”, provare a rimboccarsi le maniche e stare accanto di chi sta attraversando un momento di crisi forte è ciò che serve.
Come idea di volontariato personale (vista anche la mia situazione) pensavo, a una campagna a favore delle donne in stato di gravidanza che magari sono sole e quindi hanno difficoltà nello svolgere le azioni abituali, come fare la spesa, comprare medicine etc…

Percorsi di volontariato: l’esperienza di Emanuela con i ragazzi con la Sindrome di Down

Emanuela A., una dei 500 Generatori di buone pratiche, racconta il suo volontariato in un centro frequentato da ragazzi con la Sindrome di Down.

Fare volontariato è un’esperienza molto importante, in grado di darti molto più di quanto si possa immaginare. Spesso ci si avvicina al volontariato credendo di poter fare qualcosa per gli altri, ma in realtà si riceve molto in cambio, essere di aiuto agli altri può servire per darci la forza per affrontare un momento difficile, può essere un’esperienza formativa.
Non ho tante esperienze di volontariato ma mi sono sempre sembrate interessanti. La mia frequenza di volontariato è una frequentare una volta alla settimana un centro diurno frequentato da ragazzi down, sto con loro, li faccio compagnia, questa esperienza è nata dal fatto che ho una zia down e mi sembrava una cosa molto bella, facciamo molti lavori insieme, passeggiate e sopratutto loro ti fanno amare la vita ancora di più, ti fanno capire l’importanza delle singole cose, degli abbracci, dei saluti anche delle cose più piccole, come ti danno affetto loro non lo da nessun altro. Inoltre in questo centro si può vedere come questi ragazzi non siano poi così diversi da noi perché basta un piccolo aiuto o incoraggiamento per far sì che loro possano fare le esperienze che facciamo tutti noi. Riuscire a strappare un sorriso a queste persone mi rende felice, mi fa stare bene. Sono ragazzi che con poco ti cambiano la giornata e una cosa che adoro è la loro immensa dolcezza. Sono ragazzi che ti fanno capire che con un semplice abbraccio ti possono dare molto e mi hanno insegnato a vivere con più serenità e spensieratezza dando peso alle cose che davvero contano nella vita. Ogni volta che li vedo e torno a casa sono felice perché capisco che con dei semplici gesti si può ottenere molto. Sono ragazzi che hanno difficoltà, certo, ma quando li conosci capisci che sanno darti filo da torcere. Sanno apprezzare cose che magari noi non notiamo più o siamo troppo impegnati per rendercene conto. Sono dei ragazzi veramente speciali e sono contenta di questa esperienza e orgogliosa di avere una zia così perché ho potuto vivere in prima persona questa esperienza, ho potuto vedere come gli educatori e le persone che lavoravano in quel centro e io compresa abbiamo aiutato mia zia a sbloccarsi dopo la morte di mia nonna e grazie all’affetto di tutti è riuscita ad andare avanti e a parlare e a stare bene grazie a tutti. La mia idea di volontariato è molto semplice perché grazie a questa esperienza ho capito che non serve molto per aiutare qualcuno bastano piccoli gesti, parole di incoraggiamento e buona volontà per aiutare qualcuno.

Percorsi di volontariato: per Andrea è importante aiutare i bisognosi

Per Andrea G., uno dei 500 Generatori di buone pratiche, è fondamentale aiutare i bisognosi e ognuno dovrebbe fare la propria parte.

Il volontariato italiano rappresenta una colonna portante e insostituibile in tutte quelle attività rivolte al sociale di cui sempre più il nostro Paese ha bisogno. È un attività che ognuno di noi, come dice la parola stessa, svolge di propria volontà. Nelle nostre generazioni soprattutto è importante dato che i ragazzi di oggi sono molto svogliati nel fare qualsiasi cosa a causa della tecnologia. Il volontariato è un attività che nessuno ti obbliga a fare ma la fai tu personalmente perché tu te la senti e non perché devi portare a casa uno stipendio o altro. Esso è anche fondamentale per diventare cittadini responsabili e protagonisti del nostro futuro. Se io dovessi intraprendere una campagna di volontariato mi piacerebbe fondare un organizzazione O.d.V, ovvero organizzazione di volontariato, perché mi piacerebbe aiutare le persone non solamente in ambito sanitario o lavorativo ma in generale, ad esempio per i bisognosi alla caritas che non hanno da mangiare, oppure persone che non hanno una casa in cui abitare, oppure che non hanno lavoro o non riescono a trovarlo. Mi piacerebbe unirmi a questa esperienza con i miei amici e perché no anche con i familiari, sarebbe un’esperienza sociale molto utile e formativa per tutti noi. Parlando poi delle finalità, mi piacerebbe aiutare le persone come detto in precedenza i senzatetto oppure chi non ha un lavoro o da mangiare non per finalità in particolare ma perché secondo me questo mondo è troppo crudele, e delle volte non da alcuna possibilità a molte delle persone che vorrebbero fare molto ma non possono fare niente. Il volontariato sarebbe bello anche da svolgere non solo nel proprio paese, ma anche in altri ad esempio l’Africa una terra così ricca e così povera allo stesso tempo che avrebbe bisogno di moltissimo aiuto. Se potessi le attività che metterei in campo sarebbero moltissime per cercare di aiutare il maggior numero di persone possibili, e di fare una cosa non solo a livello nazionale ma come anticipato in precedenza, a livello internazionale. Dato che di persone da aiutare ce ne sono molte ma di persone che effettivamente aiutano sono poche, la gente in generale deve capire che aiutare le persone non deve essere una cosa forzata ma che viene dal cuore. Non bisogna farlo per scopi finanziari o altro ma per aiutare persone che si trovano in situazioni nelle quali ci sarebbero potute essere persone a noi care. Quindi in conclusione aggiungo che il volontariato, andrebbe fatto, e se ognuno di noi ci si mettesse, ovvio sempre nelle proprie possibilità, saremmo tutti in grado di aiutare moltissime persone, che da sole non riescono a fare molto e richiedono in parte il nostro aiuto.

Percorsi di volontariato: Alice vuole costruire un ponte con il mondo del lavoro

L’organizzazione di volontariato pensata da Alice T., una dei 500 giovani Generatori di buone pratiche che hanno completato la FAD, vuole essere un ponte tra le persone e il mondo del lavoro.

In un mondo dove i giovani sono sempre più sotto pressione per trovare un lavoro che gli garantisca il sostentamento, il volontariato viene visto come un qualcosa che toglie tempo alle attività ritenute davvero importanti. Cosa c’è però di più importante che aiutare il prossimo? Essere volontari garantisce una ricchezza spirituale di cui altrimenti rischiamo di dimenticare l’importanza. Anche il solo sorriso di una persona anziana aiutata ad attraversare la strada scalda il cuore e ti fa venire voglia di farlo altre dieci, cento, mille volte. Immagina come saremmo tutti più felici se aiutassimo gli altri con atti di solidarietà ordinaria, renderebbe la nostra vita più significativa e gioiosa per tutti. La mia idea per un’associazione (ODV) cerca di conciliare il mondo del lavoro con quello del volontariato. Aiutare chi ne ha bisogno a trovare un’occupazione garantisce infatti un miglioramento della qualità di vita sul lungo termine delle persone aiutate ma non solo, è dimostrato infatti che un minore tasso di disoccupazione porta ad un conseguente abbassamento di quello di criminalità e una diminuzione di spese da parte dello Stato, giovando sostanzialmente a tutti in termini di benessere.
L’associazione sarebbe composta da persone che hanno voglia di fare da tramite tra le aziende (con cui la comunicazione è parte integrante del progetto) e le persone che si rivolgono ad essa, ma anche soggetti qualificati che abbiano voglia di tenere delle lezioni. I corsi di formazione che si riusciranno ad organizzare alla fine rilasceranno un attestato riportante il nome di chi ha tenuto il corso, la sua qualifica e il nome del partecipante. Questi attestati verranno mostrati ai reclutatori delle aziende collaboranti. Nel caso poi che chi si rivolge all’associazione voglia prendere un attestato di diploma vero e proprio essa gli indicherà una lista di scuole serali pubbliche.
Inoltre, per chi abbia voglia di aiutare l’ODV, potrà farlo donando abiti non obbligatoriamente eleganti, ma almeno casual, da far indossare alle persone a cui è stato organizzato un colloquio che in tal modo potranno presentarsi al meglio.
Potranno rivolgersi ad essa tutte le persone che legalmente non hanno un lavoro, senza esclusioni.
Un altro punto di azione dell’associazione sarà quello di aiutare gli ex-detenuti a reinserirsi nella società, trovandogli, per l’appunto un’occupazione e magari organizzando dei corsi anche all’interno dei penitenziari.
L’organizzazione di tutto questo complesso macchinario richiederà una partecipazione attiva da parte delle persone che vengono aiutate e questo porterà loro a formulare nuovi obiettivi e la loro determinazione stimolerà anche i volontari nel lavoro che svolgono.
Per concludere, l’obiettivo finale è di aiutare più persone possibili, facendo in modo che successivamente possano proseguire da sole, così che ci sia un ricambio dei soggetti aiutati che rimarranno pressoché un numero costante.

Arcobaleno e M.S.L.V., due future associazioni di volontariato pensate dai Generatori

È ancor presto per affermare che il progetto Generatori ha prodotto piante con radici solide. Di sicuro ha seminato bene e i germogli promettono bene. L’iniziativa di OPES, da quando è entrata negli istituti di secondo grado e nei centri sportivi per incontrare migliaia di giovani tra i 14 e i 19 anni, ha insegnato ai teenager italiani a guardare la realtà con il filtro giusto: gli occhi. Lo sguardo di un teenager non può rimanere focalizzato sullo schermo di uno smartphone, ma deve essere guidato al di là di quel display, perché oltre quella forma rettangolare c’è la vera vita. Per fare breccia nel cuore e nelle coscienze delle future generazioni e per catturare la loro attenzione, il progetto Generatori ha utilizzato un grimaldello di parole ed immagini che sono state mescolate alla nuda e cruda verità. Così è stato stimolato un target che solo apparentemente è sembrato distante anni luce dal comprendere espressioni come bene comune, cittadinanza attiva e mettersi al servizio della comunità e del proprio territorio.

 

Mese dopo mese, incontro dopo incontro, i formatori hanno compreso che sotto quella brace, all’apparenza composta da indifferenza, apatia, disinteresse generale e noia perenne, c’era una fiamma. La formazione a distanza, con ogni probabilità, è stata come quell’alito di vento o di aria che ha permesso a quel fuoco di ravvivarsi. Il percorso extracurriculare di 20 ore, infatti, oltre a permettere ai futuri 500 Generatori di buone pratiche di apprendere tutte quelle nozioni necessarie a dare vita ad iniziative o campagne di volontariato, ha consentito ai giovani di fare networking. Nell’epoca del coronavirus e delle piattaforme sociali che abbattono le distanze, i ragazzi e le ragazze hanno potuto gettare le basi delle loro associazioni. Alcuni studenti dell’Istituto Lattanzio di Roma, ad esempio, hanno unito le loro idee e sono passati alla fase progettuale. Il loro intento è quello di dare vita a due associazioni di volontariato che operano nei settori dell’assistenza e della lotta all’inquinamento.

 

Gabriele Iannarelli, Simone Ye e Federico Cavallaro, insieme ad altri 5 coetanei, sono pronti a lanciare “Arcobaleno”, un’associazione di promozione sociale che punta a ridurre il gap informatico tra anziani e future generazioni. Avvezzi alle app e ai software e a proprio agio con il mondo digital, i giovani promotori di Arcobaleno vorrebbero insegnare i rudimenti dell’informatica a quelle persone con più di 70 anni d’età, che non sono in grado di installare un software, effettuare pagamenti online, evitare truffe come il phishing o eseguire una scansione antivirus.

 

Se ci sono dei giovani che mettono le loro skills, conoscenze e abilità al servizio della comunità, ci sono anche altri teenager che si battono per degli ideali. Marco Amici, Simone Peretti, Lorenzo Merafina e Valerio De Cesaris, seguendo forse le orme dell’attivista svedese Greta Thunberg, vogliono rendere l’Italia un posto più pulito ed ecosostenibile. La loro associazione “M.S.L.V. – Manteniamo Salva La Vita” – tra le altre cose le lettere M S L V sono anche le iniziali dei loro nomi – mette da parte l’ego per far fiorire l’eco. Partendo dalla pulizia delle spiagge, delle strade e delle foreste, i quattro baldi adolescenti vogliono salvaguardare la flora e la fauna.

 

Arcobaleno e MSLV, a breve, potrebbero donare al Terzo Settore nuova linfa, uno slancio vitale. I loro promotori, invece, rappresentano il futuro dell’Italia che considera il volontariato una colonna portante del sistema Paese.

 

CONSULTA LA PRESENTAZIONE DEL PROGETTO ARCOBALENO

CONSULTA LA PRESENTAZIONE DEL PROGETTO M.S.L.V.

Percorsi di volontariato: Luca pensa all’educazione tecnologica

L’Associazione di Volontariato pensata da Luca S., uno dei 500 giovani Generatori di buone pratiche, mira a insegnare la tecnologia a chi non ha una buona conoscenza dei mezzi informatici. 

Sono Luca e sono uno studente di 16 anni. Secondo me al giorno d’oggi l’ignoranza informatica è uno dei fenomeni più diffusi in italia, ormai tutto si fa su internet, come ad esempio le gestione di un conto bancario, un bonifico, acquisti online, in questo periodo particolare i docenti devono utilizzare numerosi mezzi informatici per poter effettuare le video lezioni con gli studenti ma anche con il consiglio docenti, ma anche tutte le persone che sono costrette a rimanere a casa per lavorare in smart working, tutto ciò rende la conoscenza dell’utilizzo dei mezzi informatici (computer, smartphone e tablet) necessaria al giorno d’oggi per poter “sopravvivere” durante questo periodo. La mia idea di associazione di volontariato è quella di aiutare tutte quelle persone che purtroppo non dispongono delle conoscenze informatiche basilari come anche navigare su internet in modo sicuro, attraverso corsi gratuiti ogni settimana a cui le persone possono accedere facendo una domanda anche telefonando ai diretti interessati e presentarsi al corso settimanalmente, all’incirca tre o quattro volte ogni settimana. Ovviamente per garantire che il corso possa funzionare si necessita dei computer smartphone e tablet nell’aula di apprendimento dove si svolge il corso ma anche di un computer/smartphone/tablet a casa per allenarsi durante i giorni di assenza dal corso. Si partirebbe all’inizio su come funziona un computer, e sull’imparare ad utilizzare una tastiera, successivamente si potrebbe insegnare a  ad insegnare come navigare su internet in modo sicuro, successivamente un corso sulla sicurezza informatica base, per evitare di incappare in virus o di ransomware (virus informatici che possono rubare dati personali chiedendo un riscatto per riavere quest’ultimi dati indietro) spyware (virus che raccolgono le informazioni private delle persone in modo losco e ovviamente all’oscuro di chi ha preso il virus sul proprio computer). Successivamente consiglierei un corso ed una guida su che computer comprare in base alle esigenze delle persone ed in base al lavoro che devono svolgere, come fase successiva, consiglierei la gestione di un conto bancario e come inviare e ricevere bonifici, utilizzando i siti che le banche mettono a disposizione per i propri clienti, ma anche ad esempio numerose spiegazioni su come utilizzare i programmi applicativi base come programmi di scrittura ma anche fogli elettronici o programmi per la presentazione di documenti, come possono essere word, excel, powerpoint del pacchetto office. Credo fermamente che questo possa essere un progetto non troppo difficile da realizzare, dato che comunque in italia tra i giovani le competenze informatiche esistono, e credo che aiutare il prossimo sia una cosa molto soddisfacente e appagante non che bellissima e che alla fine credo di aver fatto un’esperienza abbastanza costruttiva su tutto quello che riguarda protezione civile e primo soccorso.

Percorsi di volontariato: Giampaolo racconta le sue esperienze

Giampaolo D., uno dei ragazzi che ha portato a termine il Progetto Generatori, racconta le esperienze di volontariato fatte in passato e le sue idee per aiutare gli altri. 

Il volontariato è un’attività di aiuto gratuita verso persone che necessitano di assistenza oppure per fronteggiare emergenze occasionali o operando nel interesse collettivo individualmente o collettivamente attraverso associazioni. Al giorno d’oggi il volontariato è un tema molto trattato in quanto simbolo di solidarietà e di aiuto su vari campi anche se non molto praticato dai giovani che dovrebbero esserne la forza trainante. Spesso questo succede per vari motivi quali, secondo me, psicologici o legati alla voglia di fare mentre quella piccola parte che svolge queste azioni benefiche gran parte delle volte lo fa per sentirsi meglio con se stessi o per natura sono spinti ad aiutare il prossimo.
Il volontariato ricopre vari campi come l’aiuto verso il prossimo, il riguardo per l’ambiente, la cura per i malati e molti altri campi che rientrano dell’ente del terzo settore e penso che sia una esperienza unica che ogni persona può fare nel suo piccolo.
Durante la mia esperienza studentesca ho avuto la possibilità di fare volontariato presso la struttura Arciconfraternita Ss Sacramento E Della Regina Dei Martiri – Mensa della Caritas che si trova a Roma dove ho potuto aiutare il prossimo e capire quanto sia importante il volontariato oggi.
Un’altra esperienza che ricordo con piacere è avvenuta quando frequentavo le elementari in quanto abbiamo partecipato ad un progetto di solidarietà del quartiere che consisteva nel raccogliere oggetti, giocattoli, vestiti, materiale scolastico che poi sono andate a famiglie meno fortunate e sono stato molto felice per il fatto che molti bambini erano contenti semplicemente per aver ricevuto un giocattolo usato o del materiale per frequentare meglio la scuola.
In questo periodo è in corso una pandemia mondiale e anche per questo ambito la mia idea è che il volontariato può aiutare se non salvare molte persone e anche l’economia in quanto si agisce per aiuto e quindi in maniera no profit senza percepire niente se non il rimborso spese.
La mia idea al riguardo è che non bisogna agire per forza in grande ma anche attraverso piccoli gesti come fare la spesa per il vicino, aiutare gli anziani, donare pochi euro; delle volte questo aiuto non deve essere per forza materiale ma può essere anche morale in quanto ci sono persone, essendo sole, che hanno bisogno di essere ascoltate e di avere consigli. Però, come sempre, ci sono delle associazioni o persone che approfittano della buona fede altrui speculando e traendone benefici a danno di terzi.
Riferendomi a quanto detto precedentemente il volontariato è un elemento fondamentale per la società in quanto unisce, migliora e ci fa scoprire fatti reali spesso ignorati.

Percorsi di volontariato: aiutare chi ne ha bisogno è la priorità per Emilia

Emilia I., dopo aver portato a termine la FAD del Progetto Generatori, non ha più dubbi: la sua priorità è aiutare gli altri, soprattutto le persone anziane. Perché prima o poi, nella vita, tutti avremo bisogno di aiuto. 

Fare volontariato è prendersi un impegno, una responsabilità; decidere se nella propria quotidianità si possono ritagliare alcune ore per dedicarle agli altri.
Il volontariato può trasmettere importanti valori morali (fatto che rientra nell’esperienza personale) tra cui il senso di appartenenza alla propria società e al luogo in cui si sta. Il volontariato quindi è un modo per migliorare la propria società attraverso i piccoli e singoli gesti di chi partecipa a queste attività.
Il volontariato costruisce dei rapporti sociali tra sconosciuti, puntando solo su una forte motivazione e uno slancio emotivo nell’aiutare gli altri, contrastando  l’individualismo, l’egoismo, l’isolamento, l’antagonismo, il danneggiamento, i comportamenti distruttivi e aggressivi.
Il volontariato è un’esperienza per uscire dal proprio modo di vivere e vedere quello che succede intorno, aumentando la consapevolezza di se stessi e del mondo che ci circonda.
Secondo  la legge quadro su volontariato 266/91 – art. 1 comma 1 ”…per attività di volontariato deve intendersi quella prestata in modo personale, spontaneo e gratuito, tramite l’organizzazione di cui il volontario fa parte, senza fini di lucro anche indiretto ed esclusivamente per fini di solidarietà”.
Il mondo del volontariato offre grandi possibilità e la la sua diffusione nelle vite delle persone (soprattutto i giovani) può essere molto importanti per i singoli e per la società tutta.
Se avessi l’opportunità di fondare un’organizzazione di volontariato, sicuramente la destinerei ad aiutare chi ne ha più bisogno, come famiglie, giovani e anziani in difficoltà, affinché grazie al nostro aiuto queste persone possano vivere una vita serena e migliore.
Soprattutto per i giovani oltre a dare una mano contribuirei a far si che possano essere istruiti, per poter svolgere dei lavori basilari, con cui permettersi un pasto caldo ogni giorno. E penso che farei in modo di trovargli anche un lavoro affinché possano andare avanti da soli.
Nel caso delle persone più anziane invece, contribuirei a dar loro non solo quello di cui hanno bisogno per vivere, ma anche un sostegno emotivo da parte dei volontari, perché ormai alle persone anziane non resta molto e vorrei che vivano i loro ultimi attimi sapendo che le persone che li circondano gli stanno accanto.
Insomma vorrei far sì che la comunità abbia la volontà di aiutare gli altri, vorrei che ne sentisse il bisogno così come lo sento anche io, di aiutare una persona in difficoltà, senza pensare a età, o alla provenienza. Perché arriveremo a un punto in cui tutti avremmo bisogno di aiuto, ed è bello che ci sia qualcuno che ci dia una mano.

Percorsi di volontariato: Damiano parla dei campi di lavoro

Damiano R., uno dei 500 Generatori di buone pratiche, ha deciso di approfondire il tema del volontariato nei campi di lavoro e delle associazioni sociali.

 

Le attività di volontariato sono gesti non retribuiti e spontanei, intrapresi per motivi anche personali e riservati, e comprendono atti di solidarietà, giustizia collettiva, altruismo. Sono rivolte a persone che si trovano in difficoltà, ma possono riguardare anche la protezione della natura, degli animali e la conservazione del patrimonio artistico e culturale. Il volontariato nasce dai liberi propositi dei cittadini di fronte a problematiche non risolte dallo Stato, e può essere prestato in modo individuale ed episodico, oppure all’interno di organizzazioni vere e proprie.
Nel nostro Paese milioni di persone offrono il loro tempo e le loro energie per aiutare gli altri, assistendo persone povere e malate, anche a livello internazionale, e lottando per la tutela dell’ambiente e degli animali.
Esistono numerose organizzazioni di volontariato in Italia, che svolgono le loro attività senza scopi di interesse, unicamente per fini di solidarietà, grazie alle prestazioni personali e gratuite dei loro componenti.
Esperienze interessanti nel campo del volontariato sono i campi di lavoro, in cui chi partecipa contribuisce alla concretizzazione di progetti utili per la società nei vari settori. Nei campi di lavoro si alternano momenti di studio, di discussioni riguardo il progetto, e attività manuali. Non sono richieste abilità specifiche, e la maggior parte dei campi di lavoro si svolgono nel periodo estivo. Esistono campi di lavoro umanitari e sociali, a favore di gente bisognosa o che si trova in una situazione di emergenza. Di solito questa attività viene svolta nei Paesi in via di sviluppo, in cui i volontari svolgono opere di supporto ed educative, ma anche ricreative. I campi di lavoro umanitario si interessano anche di opere edilizie e agricole.
I campi di lavoro ambientali invece sono destinati a proteggere e studiare piante e animali nei loro ambienti naturali, come riserve, oasi e parchi naturali; inoltre si impegnano a mantenere puliti parchi e spiagge. Famose organizzazioni come il WWF e Legambiente organizzano campi di lavoro ambientalisti.
Esistono anche campi di lavoro archeologici, dedicati al restauro di monumenti, chiese e altre strutture architettoniche, la salvaguardia del patrimonio storico, archeologico e culturale del Paese; molte volte si organizzano veri e propri scavi, e vi sono momenti di studio riguardo la storia e l’arte.
Dilagante in Italia è il fenomeno delle associazioni sociali: sono attive circa 200.000 associazioni, e il numero è in continua crescita. Si costituiscono con un atto scritto e compilano uno statuto in cui si precisano regole e operato.
In continuo aumento sono anche le cooperative sociali, progetti nati per l’interesse pubblico della comunità dei cittadini, attraverso la conduzione di servizi socio-sanitari o educativi e con lo svolgimento di attività commerciali, agricole, industriali, per inserire gente disoccupata nel mondo del lavoro.

Percorsi di volontariato: tutte le “buone pratiche” scoperte da Alice

Grazie al percorso intrapreso con il Progetto Generatori Alice F., una dei 500 ragazzi che hanno portato a termine la FAD, ha scoperto cosa significa fare volontariato e i mille modi in cui si possono aiutare gli altri, ma anche il pianeta.

Prima di questo corso non avevo mai pensato di svolgere un’attività di volontariato, ma ultimamente sto rivalutando la cosa perché il volontariato aiuta molte persone in situazioni di difficoltà e, magari aiutandoli si potrebbe fare la differenza, anche se molto piccola, inoltre potrebbe essere, anche molto soddisfacente rendere felice delle persone. In questi ultimi giorni, documentandomi su internet ho scoperto tantissimi opzioni per svolgere questo tipo di attività. Un’attività che sarei entusiasta di compiere è la distribuzione dei regali di Natale alle persone meno fortunate come cappotti e maglioni per la stagione invernale, giocattoli, ma anche un po’ di compagnia alle persone che sono sole durante questa festività non guasterebbe perché secondo me il Natale è una festa fantastica e nessuno dovrebbe esserne escluso. Ho scoperto, inoltre, che l’associazione del Telefono Azzurro fornisce servizio di volontariato anche telefonico per dare aiuto a bambini e adolescenti di tutto il mondo inoltre, ci sono moltissimi eventi sensibilizzazione per chi vi partecipa e progetti di tante tipologie, e scommetto che questa attività ti “arricchisca” molto, perché stai aiutando dei bambini più deboli e stai compiendo delle buone azioni. Sarebbe una cosa fantastica, anche portare cappotti o maglioni che servono per la stagione invernale, ma anche libri e giocattoli in modo da offrire un po’ di divertimento a questi bambini. Su internet ho scoperto che il volontariato è fondamentale anche nell’ambito ambientale, per questo proposito esistono tantissime attività ad esempio il campo di volontariato, dove alcuni ragazzi di diverse colture si incontrano per diversi giorni per prendersi cura dell’ambiente e gli unici requisiti richiesti sono: l’impegno e la solidarietà gli uni con gli altri, naturalmente queste attività sono organizzate da un Ente Locale che coordina tutto, soprattutto ti rendi disponibile in un ambito importantissimo. Ho scoperto, inoltre, che il volontariato si può svolgere anche da casa, facendo compagnia alle persone che sono sole, specialmente durante questo periodo, le si può aiutare con il fare la spesa o cose del genere, ad esempio comprare i medicinali e portaglieli alla loro abitazione, e secondo la mia opinione sarebbe molto bello e gratificante svolgerlo perché hai compiuto una buona azione e hai aiutato delle persone. Per concludere, sono stata molto fortunata nello svolgere questa esperienza formativa e spero di poter, un giorno, svolgere anche io questo genere di cose, anche compiere una vacanza per questo scopo dove si aiuta il prossimo e si tutela l’ambiente circostante, inoltre si sta a contatto con delle persone che condividono il tuo stesso obiettivo di contribuire alla società dovrebbe essere un’esperienza fantastica e, scommetto che per il nostro bagaglio culturale  ci “arricchisce” da un punto di vista educativo e ti rende una persona migliore soprattutto sotto il punto di vista morale.