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Percorsi di volontariato: Alessio e Federico sognano di aprire una ASD

Se dovessero intraprendere una campagna di volontariato, Alessio T. e Federico C., due dei 500 Generatori di buone pratiche, sceglierebbero di aprire un’Associazione Sportiva Dilettantistica per insegnare lo sport ai bambini e ai ragazzi. 

Alessio T.: Non sempre lo Stato è in grado di sopperire ai mille bisogni della società: troppe sono le richieste, i costi e molti i bisogni che deve soddisfare, non sempre con efficienza. Per sopperire a queste mancanze lo Stato promuove una serie di iniziative e favorisce la fondazione di associazioni che raccolgono un numero elevato di volontari, giovani o anziani soprattutto, i quali hanno il compito di affiancare gli enti istituzionali nel loro operato in modo totalmente gratuito e senza alcun riconoscimento. Riguardo alle mie esperienze di volontariato purtroppo io non ne ho avute, forse mi è capitato di aiutare economicamente o facendo qualche piccola azione di bene nei confronti di una persona che non si trova bene economicamente, mentalmente o fisicamente però non ho mai avuto l’occasione di fare volontariato. Se dovessi intraprendere una campagna di volontariato il tipo di associazione che sceglierei sicuramente sarebbe l’ASD ossia Associazione sportiva dilettantistica questo perché mi piacciono quasi tutti gli sport e aiutare “dilettanti” facendoli crescere e imparare a giocare nel tempo sarebbe un bella cosa. Sicuramente mi farei aiutare dai miei amici che sono molto bravi negli sport della pallavolo del calcio e molti altri, ovviamente il fine di queste attività sarà divertirsi e apprendere nuove cose sullo sport e se si ha fortuna introdurre qualche partecipante nel mondo dello sport professionistico. Quello che andrei a fare principalmente è insegnare a giocare agli sport ovviamente quelli che fruiscono di più di queste attività sono i bambini/ragazzi che vogliono intraprendere una carriera o che lo fanno solo per divertimento. Le attività che si svolgeranno saranno gestite dall’operato e inoltre non mancheranno gli sponsor, quindi farei fare del volantinaggio a dei ragazzi del volontariato per pubblicizzare l’associazione. Le nuove generazioni devono imparare il valore della gratuità, tocca contribuire a questo insegnamento. Facendo volontariato con i giovani, soprattutto con i bambini, potrete contribuire a migliorare il loro futuro concretamente. L’attività di volontariato potrebbe esservi utile anche se cercate lavoro. Le abilità che conquisterete attraverso l’esperienza solidale possono aiutare a migliorarvi anche nel settore lavorativo, e quindi a fare carriera. Consiglio di fare un po’ di volontariato nella vita a tutti perché fa bene a se stessi e agli altri. Un’altra cosa che mi piacerebbe fare è il volontariato per gli animali ad esempio in canile in cui ti fanno curare gli animali ammalati somministrargli loro le medicine, anche contribuendo alle raccolte fondi periodiche, oltre a giocare e nutrire i cani. Così facendo, si potranno affrontare le spese del cane. Inoltre il mio sogno da quando ero piccolo era studiare tutti i tipi di animali e viaggiare per studiarli meglio, purtroppo ho scelto altre cose ma mi sarebbe piaciuto tanto intraprendere quella strada.

Federico C.: Sono Federico e frequento il terzo anno di liceo. Prima di iniziare questo corso non avevo un’idea ben precisa del volontariato, ma già dalle prime lezioni che ho svolto ho cominciato a comprendere questa realtà. Non avevo mai preso  in considerazione l’opportunità di fare volontariato, ma dopo questo corso se capiterà l’occasione, ne terrò conto. Il volontariato è molto importante perché aiuta le persone in difficoltà. Su questo aspetto ci ho riflettuto molto, perché penso che nella vita può capitare di trovarsi, nostro malgrado, in momenti difficili o prendere decisioni sbagliate e quindi trovarsi nella necessità di ricevere aiuto. Molte persone che praticano volontariato, per me si immedesimano molto nelle persone bisognose che si trovano davanti. Quindi se dovessi trovarmi in difficoltà, so comunque che potrei trovare delle persone che potrebbero aiutarmi a rialzarmi. Da questa considerazione nasce in me la consapevolezza di avvicinarmi al volontariato e di far parte di qualche  associazione che aiuta le persone che sono state meno fortunate di me. Se decidessi di fondare un’associazione non saprei da dove iniziare, quindi mi baserei sulle cose che a me piacciono. Io sono un ragazzo al quale piace molto lo sport in generale, in particolare il calcio. Questa mia passione potrebbe essere il trampolino di lancio per avvicinarmi alla realtà del volontariato che non prevede un impegno assiduo in tutte le sfaccettature che abbraccia. Quindi fonderei un’associazione sportiva dilettantistica. Questo perché, comunque come me, ci sono molti ragazzi ai quali piace lo sport. Inoltre questa mia ipotetica associazione dilettantistica, potrebbe aiutare molto i ragazzi in difficoltà ad avere la possibilità di un posto dove trascorrere le ore di svago in modo costruttivo, sicuramente li potrebbe allontanare dalla vita di quartiere che altrimenti li porterebbe a diventare magari delinquenti, quindi togliendoli dalla strada. Anche in questo momento particolare che stiamo vivendo ho compreso l’importanza delle associazioni di volontariato che hanno contribuito a sostenere il tessuto sanitario e civile  in un momento in cui tutto si è fermato, ma le persone bisognose di aiuto ci sono sempre state. Penso alle associazioni che hanno portato la spesa agli anziani per che il coronavirus non potevano uscire di casa o che hanno assistito i malati in casa, non essendo possibile al sistema sanitario potervi adempiere a causa dell’impegno negli ospedali. Ho avuto modo di conoscere, anche tramite i media, altre attività di volontariato che hanno aiutato le famiglie in difficoltà economiche contribuendo a fornire gratuitamente i generi di prima necessità. In questo preciso momento storico penso di aver compreso ancora di più l’importanza di queste associazioni e nutro grande rispetto per tutte le persone che ne fanno parte e che donano parte del loro tempo per aiutare gli altri.

Percorsi di volontariato: l’esperienza di Arianna con la Croce Rossa Italiana

Arianna U., una dei 500 giovani Generatori di buone pratiche, racconta del volontariato presso la Croce Rossa Italiana e il modo in cui questa esperienza l’ha cambiata profondamente. 

Con “volontario” intendiamo un’azione scelta con consapevolezza e realizzata spontaneamente per generosità. Colui che compie quest’azione é considerato di animo buono poiché accetta di fare qualcosa senza nulla in cambio ma solo per proprio volere. Il termine “volontariato”, piuttosto, indica colui che presta temporaneamente aiuto in forma gratuita o semigratuita ad un’istituzione pubblica o privata con l’intenzione di aiutare, fare esperienza o assumere un titolo. Spesso è organizzato secondo delle associazioni alla quale si presta servizio e si dona denaro. Io personalmente ho fatto volontariato in Croce Rossa Italiana, una tra le più grandi associazioni di volontariato, che mette a disposizione i posti anche per i minorenni poiché durante le attività si è sempre affiancati da coloro che svolgono il lavoro da diversi anni. L’opera del volontariato in Croce Rossa non si svolge solo in ambulanza bensì si svolgono altre cose come la raccolta alimentare. Quest’attività si svolge posizionandosi fuori ai supermercati per permettere alla gente di donare i principali alimenti utilizzati dalle famiglie in maniera semplicissima. Un diversificato compito di quest’associazione consiste nell’impacchettare alimenti che verranno posizionati a disposizione delle famiglie segnate su un elencazione che indica le persone bisognose. Questa cosa si effettua anche sotto il periodo natalizio per i bambini che non possono ricevere giocattoli e prima di Pasqua per donare le uova di cioccolata con l’intento di strappare un sorriso. Un differente tipo di volontariato sono le Clownerie ovvero, recarsi negli ospedali pediatrici vestiti da Clown con lo scopo di far divertire i bambino. In questo caso si portano anche palloncini e/o tempere per permettere alle creature di trascorrere più adeguatamente il momento. Il volontariato di codesta grandissima organizzazione non viene effettuato solo tra le famiglie e gli ospedali ma anche nelle case famiglie per risollevare i bambini orfani e/o con diversi problemi. Infine si effettua il volontariato anche nelle scuole dove si trovano i ragazzi che non conoscono le malattie trasmissibili attraverso il sesso o dei pericoli stradali; così ci si reca nelle classi a sensibilizzare tutti i ragazzi parlando del sesso sicuro, della guida in stato di ebbrezza.
Personalmente mi sono resa conto quanto il volontariato ti accresca come persona poiché ti permette di maturare in quanto vedi delle realtà le quali prima non si conoscevano. Inoltre hai la possibilità di metterti a stretto confronto con persone diverse da te capendo sempre di più quanto sia emozionante aiutare il prossimo in quanto ti accorgi delle sue debolezze e tu, traboccante di forza, capisci quanto sia importante mettersi in gioco senza ricompense materiali, bensì, in cambio di sorrisi o pianti gioiosi. A distanza di tempo si “diventa“ subordinati al volontariato in quanto ti senti sempre meglio a compiere del bene.

Percorsi di volontariato: Alessio e la sua idea di O.D.V.

Alessio H., uno dei 500 giovani Generatori di buone pratiche, racconta la sua idea di Organizzazione di Volontariato.

Le attività di volontariato sono gesti non retribuiti e spontanei, intrapresi per motivi anche personali e riservati, e comprendono atti di solidarietà, giustizia collettiva, altruismo. Sono rivolte a persone che si trovano in difficoltà, ma possono riguardare anche la protezione della natura, degli animali e la conservazione del patrimonio artistico e culturale. Il volontariato nasce dai liberi propositi dei cittadini di fronte a problematiche non risolte dallo Stato, e può essere prestato in modo individuale ed episodico, oppure all’interno di organizzazioni vere e proprie.
Nel nostro Paese milioni di persone offrono il loro tempo e le loro energie per aiutare gli altri, assistendo persone povere e malate, anche a livello internazionale, e lottando per la tutela dell’ambiente e degli animali.
Se io ,oggi, dovessi intraprendere una campagna di volontariato, mi piacerebbe fondare una O. D. V. (Organizzazioni di Volontariato).
Sarebbe bello aiutare altre persone in difficoltà che non possono permettersi un posto dove stare, un pasto da poter mangiare, dei vestiti che non possono mettere; dando loro un sostegno economico, un pasto caldo e un posto dove poter stare. Mi piacerebbe intraprendere unirmi per costruire e gestire un’associazione di volontariato insieme ai miei amici.
In questa associazione siamo tutti uguali sia volontari che bisognosi, questi sono gli ideali che saranno presenti in una mia associazione. Le attività sarebbero svolte in modo prevalente attraverso l’operato volontario dei miei associati. Per promuovere le mia associazione creerei un sito in modo tale da far conoscere la mia idea di volontariato; chiunque potrebbe vedere il modo in cui lavoriamo, non ci sarebbe nulla da nascondere e qualunque offerta libera sarebbe sempre ben accetta, sempre per l’associazione.
Molta gente, in particolare i giovani, aderisce a varie organizzazioni volontarie, a seconda della sua determinata sensibilità verso un settore, che può essere la tutela dell’ambiente, degli animali, del patrimonio artistico, o l’ausilio a persone bisognose. Oltre alle associazioni più o meno ufficializzate, le attività di volontariato vengono effettuale anche in forma privata e personale: per esempio numerose sono le feste di beneficenza, destinate a raccogliere fondi per una causa specifica. Inoltre rientrano nel volontariato anche programmi televisivi destinati a raccolte benefiche e siti internet che sensibilizzano e informano la popolazione sui vari problemi che colpiscono l’umanità, ma anche l’ambiente e gli animali.

Percorsi di volontariato: le esperienze di 7 giovani Generatori

7 giovani, dopo aver completato il percorso del Progetto Generatori, raccontano cosa hanno imparato da questa esperienza e dalla FAD finale.

 

Rosa C.: Questa esperienza formativa mi è servita sotto diversi ambiti, collaborare con altre persone mi ha aiutato ad aprirmi e provare la sensazione di aiutare gli altre tramite il volontariato mi ha fatto capire che nella vita non conta il denaro. Grazie a questa esperienza ho preso coscienza di tutte le problematiche presenti in questa città, negli individui e anche negli animali che vengono molestati, ho anche raggiunto un livello di formazione ottimale e una crescita a livello mentale, sarò pronta per altri tipi di volontariato.

Nicole P.: Personalmente penso che il servizio civile universale sia un’esperienza che ti aiuta ad entrare in contatto sia con realtà di volontariato sia con diversi ambiti lavorativi, favorendo l’acquisizione di competenze trasversali che facilitano l’ingresso nel mercato del lavoro, quali il lavoro in team.
Mi piacerebbe molto partecipare ad uno dei progetti proposti dal servizio civile nel prossimo anno, contribuendo così a migliorare la società con cui vivo.

Ivan C.: un’esperienza che mi colpito tantissimo è stato quando sono andato alla Caritas con il mio professore. abbiamo giocato a carte con gli ospiti del centro aiutato gli operatori nella mensa e nella distribuzione del cibo. insieme ai volontari abbiamo visto le difficoltà che tante persone affrontano durante il giorno. venivano distribuiti vestiti e cibo. è stata una bellissima esperienza sopratutto saper di aver aiutato tante persone in difficoltà e dare a loro un supporto.

Giovanni D. L.: Essendo ancora studente e giocando a calcio, non ho molto tempo da dedicare al volontariato, perché tra lo studio e gli allenamenti mi passano le giornate. Io penso che il volontariato sia una cosa molto utile sia a livello di crescita personale, e sia per la conoscenza di nuove persone e strumenti di lavoro. Ma soprattutto bisogna aiutare chi è in difficoltà.
Io come cittadino attivo attualmente l’ unica cosa che posso fare è condividere notizie, andare a votare, e cercare di fare capire agli amici il significato del volontariato, perché un grazie detto con il cuore vale molto di più del denaro.

Gabriele I.: Questa ultima generazione si basa prevalentemente sull’informatica e di conseguenza le persone anziane hanno bisogno di un aiuto essendo una generazione appunto nuova.
Grazie alla Onlus “Arcobaleno” questo aiuto è possibile.
Il volontariato è un’attività di aiuto e di sostegno messa in atto da soggetti privati, generalmente in modo gratuito, per varie ragioni che possono essere di solidarietà, di giustizia sociale, di altruismo, filantropia o di qualsiasi altra natura.
Il volontariato aiuta innanzitutto a conoscere altre persone che, come noi, amano aiutare il prossimo. È dunque un modo per ampliare le proprie conoscenze e sentirsi parte di un gruppo.
L’associazione Onlus “Arcobaleno” aiuta le persone anziane nell’informatica insegnando i concetti base dell’informatica nello specifico l’installazione di software, pagamento di bollette, evitare eventuali virus…
L’assistenza viene svolta in modo domiciliare o nel luogo di lavoro attraverso dei ragazzi giovani e intraprendenti.
Tutto questo avviene grazie a tutto l’impegno che ci mette l’associazione con amore e passione.

Jonia V. S.: Il volontariato, penso, che se si ha la possibilità, sii un dovere di ognuno noi e un gesto di altruismo o amore che dovrebbe provenire dal nostro cuore, poiché ti insegna a vedere il mondo in un’altra prospettiva. Una prospettiva diversa, piena di difficoltà e di sacrifici.
Fino ad ora ho svolto solamente una giornata di volontariato, alla Caritas, e con questa esperienza ho capito, ancor di più, come sii importante il cibo nella vita delle persone e le amicizie. Vi erano tante persone provenienti da diverse zone di Roma, senza tetto, a cui la felicità di avere del cibo sotto i denti si leggeva nel viso; altre che salutavano dei vecchi amici come se fossero dei fratelli stati separati; altri invece sembravano tristi, arrabbiati contro la loro “ingiusta vita”, e questo mi ha colpito molto perché nessuno di noi dovrebbe vivere una vita piena di sofferenza, e rabbia.
Durante questa esperienza realizzai come io fossi fortunata ad avere un tetto sotto cui vivere, del cibo da mangiare ogni giorno e una famiglia sempre vicino. A fine giornata capìì anche come fosse stato bello per me vedere e rendere felici queste persone mentre servivo i piatti o semplicemente versavo loro dell’acqua nei bicchieri con i miei compagni.
Un volontariato che mi piacerebbe fare in futuro è quello legato ai bambini orfani senza tetto, non solo perché mi piacciono i bambini, ma soprattutto perché non penso sii giusto per loro passare un’infanzia difficile, e, soprattutto, dargli la possibilità di avere un futuro migliore pieno di speranza mostrandogli anche che ci sono molte persone pronte ad aiutarli. 

Omar M.: Personalmente non ho avuto molte esperienze nell’ambito del volontariato, ma quelle che ho avuto le ho vissute relativamente bene. Partendo dall’ambito scolastico, abbiamo fatto diverse attività, come ad esempio la caritas, è stata un’attività molto interessante e divertente, e allo stesso tempo ti mette in condizioni di capire anche lo stato di chi sta peggio. Le condizioni non sono delle migliori e purtroppo chi ha più bisogno finisce di accontentarsi di qualsiasi cosa gli viene offerta. L’attività consisteva nel preparare tutta la sala per il pranzo, all’arrivo poi registrare l’entrata singolarmente di ogni persona e poi accompagnarli direttamente alla sala, facevamo a turni e ci alternavamo invece con chi stava in sala a distribuire acqua, parmigiano e peperoncino. La prima volta c’era molta tensione nell’aria, mi sentivo quasi come diverso, non sapevo come affrontare un discorso o nemmeno cosa potessi dire, poi col passare del tempo ho capito che era molto più semplice di quel che mi aspettavo. La gente li era molto legata e molti di loro si conoscevano. A fine servizio ovviamente abbiamo ripulito e lavato tutto in gruppo. Personalmente le attività di volontariato le ritengo importanti perchè ti fanno davvero capire che in questa società serve ben poco per stare bene, e soprattutto non vanno ad escludere nessuno.
Personalmente mi ritengo un buon cittadino attivo nella società poiché quando ho la possibilità di aiutare o fare del mio sono sempre presente.
In un futuro ovviamente penso di continuare questo percorso perché lo ritengo molto importante e soprattutto riesce a far crescere mentalmente una persona, aiutando chi ne ha più bisogno in qualsiasi modo, proprio perché in questa società se non ci aiutiamo tra di noi non ci aiuta nessuno.

Percorsi di volontariato: grazie alla FAD Tommaso ha capito l’importanza di aiutare gli altri

Grazie alla FAD di Generatori, Tommaso L. ha capito l’importanza del volontariato e come basta anche pochissimo per aiutare le persone, soprattutto in un momento di difficoltà come quello che abbiamo vissuto durante l’emergenza sanitaria e che molti stanno continuando a vivere.

 

Attraverso il corso di formazione ho scoperto cose che non avrei mai immaginato. Noi giovani, quando all’interno di una conversazione appare l’argomento “volontariato”, cambiamo argomento e forse lo facciamo per ignoranza o scarso interesse. È vero che a scuola non si discute mai di questo argomento e penso che sarebbe giusto, anzi necessario che venga implementato lo studio di questo settore nel percorso di ogni ragazzo. Giustifichiamo la nostra indifferenza dicendo “sono molto impegnato, vabbé tanto c’è sicuramente qualcuno che lo fa al posto mio”…questo è sbagliato.
Grazie a questo corso online so cosa vuol dire essere nel settore del volontariato, ed ho visto le prove di quanto questo compartimento sia in crescita e di quanto esso abbia bisogno di braccia in più. Le possibilità di dare una mano spaziano dal miglioramento del contesto sportivo, all’assistenza nelle case di riposo o negli ospedali, dal recupero e dalla riabilitazione di animali abbandonati, alla valorizzazione del patrimonio culturale della propria città. Per aiutare qualcuno, per fargli tornare il sorriso, basterebbe fare un giro negli ospedali, chiacchierare con qualche malato, farsi raccontare la propria giornata. Ho riscontrato l’esistenza di un percorso di volontariato nel quale non necessità uscire di casa perché consiste nel CHIAMARE una persona e tenerle compagnia. Se ognuno di noi dedicasse 10 minuti in meno ai social network, e 10 minuti in più alle persone, il mondo sarebbe un posto migliore. Molti genitori hanno perso i propri figli, alcuni figli hanno perso i propri genitori, uomini e donne hanno perso amici e familiari e come se non bastasse numerosi lavoratori ora sono disoccupati. Adesso dobbiamo dimostrare la nostra solidarietà, di avere una coscienza e di non voler solamente sopravvivere.
Durante la quarantena ho pensato “in che modo potremmo aiutarci l’un l’altro senza uscire di casa, rispettando le norme sanitarie?”
I market e le banche si sono organizzati e ora utilizzano termometri, mascherine, guanti e possono lavorare, allora stavo pensando: perché non utilizzare quelle aree ormai inutilizzate come banalmente i parcheggi dei cinema, ormai chiusi, o dei luna-park per creare dei piccoli magazzini che verrebbero riempiti dai volontari?  Questo lo possono fare anche i ragazzi, ciò che devono fare è girare per le città della propria regione, e chiedere a tutti di aiutare. Un solo pacco di pasta, o un solo pacco di biscotti aiuterebbe. Grazie all’impegno di poche persone si potrebbero distribuire beni di prima necessità a coloro che non possono permetterseli o che non hanno la possibilità di uscire di casa. Per concludere voglio consigliare a tutti di documentarsi a tal proposito, questo corso formativo mi ha aperto gli occhi e mi ha stimolato, ora più di prima, sono disponibile a prendere parte a questo grande progetto.

Percorsi di volontariato: per Valerio tutti insieme si può salvaguardare la natura

Valerio D.C., uno dei 500 generatori di buone pratiche che hanno affrontato la FAD finale, pensa di coinvolgere i suoi amici, i ragazzi diversamente abili e quelli con problematiche, in attività di volontariato legate al problema dell’inquinamento. 

 

L’associazione che io e i miei amici vorremmo fondare è basata su attività di volontariato che puntino alla diffusione del problema dell’inquinamento e al coinvolgimento del maggior numero di persone per rendere un semplice gesto. Ci piacerebbe lavorare in gruppo con ragazzi portatori di handicap, aiutandoli a sviluppare un maggiore senso di cooperazione e socializzazione, con attività all’aperto, portandoli a sviluppare un proprio senso civico e aiutandoli della realizzazione della loro autonomia e della loro capacità di interagire con gli altri e con il mondo esterno. Inoltre, ci piacerebbe coinvolgere ragazzi destinati al riformatorio che magari in assenza di una guida, di chi doveva prendersene cura e appartenenti a quartieri socialmente disagiati hanno commesso errori. Quindi, perché non coinvolgerli in un’attività che non solo aiuterebbe il nostro paese ma li incoraggerebbe ad aprirsi al mondo e alla società attraverso le interazioni sociali che spesso si vengono a costruire all’interno di queste associazioni, li aiuterebbe a trovare forse una strada da percorrere nel loro futuro. Inoltre, accettiamo chiunque voglia partecipare attivamente al progetto senza, ovviamente scopo di lucro, ma guidato solamente dalla volontà di sviluppare maggiori competenze. I nostri obiettivi puntano alla salvaguardia della natura e i suoi abitanti, compresi noi. Ci piacerebbe partire dalla pulizia degli ambienti sporchi come strade, parchi cittadini e neurali o spiagge che risentono anche al livello economico del loro abbandono. Con la pulizia dei luoghi balneari ci piacerebbe migliorare loro qualità e incentivare il turismo favorendo le attività balneari del luogo. Inoltre, puntiamo anche alla prevenzione della formazione di nuovi materiali di scarto non giustamente riciclasti attraverso la sensibilizzazione mediatica e social delle persone a fare la raccolta differenziata, proponendo magari modi più semplici e gestibili di raccolta e smaltimento rifiuti, soprattutto nelle grandi città come Roma. Per quanto riguarda i rifiuti potremmo attuare dei corsi, indirizzati a tutte le fasce di età per l’ottimizzazione della gestione dei materiali di scarto con attività interattive e all’aperto, incentivando le persone e soprattutto le famiglie a partecipare con l’organizzazione di feste “ecosostenibili” come ad esempio buffet gratuiti all’interno dei parchi nazionali per tutti coloro che passeranno la giornata a ripulire queste zone dei rifiuti lasciati dai nostri predecessori o attività adatte magari alle fasce meno giovani come i nonni che potrebbero ampliare le loro conoscenze del fai-da-te e collaborare con i propri nipoti o con i bambini dell’associazione nella creazione di oggetti utili e fantasiosi completamente costituiti da oggetti di scarto che magari sono di difficile smaltimento. Ci piacerebbe, inoltre, aumentare la conoscenza della nostra attività e il consenso pubblico attraverso attività pubbliche e interattive che coinvolgano in maniera attiva la società e non attraverso conferenze o lezioni che spesso annoiano o non interessano. 

Percorsi di volontariato: le iniziative di Lorenzo nascono dalle sue passioni

Le idee di associazioni di volontariato di Lorenzo N., uno dei 500 giovani che hanno deciso di impegnarsi fino in fondo nel Progetto Generatori, nascono dalle sue più grandi passioni: il calcio e le materie scientifiche. 

Sono Lorenzo N. e pratico il liceo scientifico a Roma. Nella mia vita non ho mai avuto a che fare con il volontariato e, solo ora ho capito cosa significasse. Soprattutto in questo periodo, nella quale molte persone sono in difficoltà, il volontariato serve molto. Molte persone, tramite il volontariato, stanno aiutando molto il popolo italiano e soprattutto le persone bisognose, alcuni con ingenti donazioni, che anche io stesso ho fatto, e altri con piccoli aiuti come: portare la spesa agli anziani, portare i beni di prima necessità ai bisognosi oppure consegnare mascherine gratuitamente. Molte persone che praticano volontariato, per me si immedesimano molto nelle persone bisognose che si trovano davanti. Infatti praticano il volontariato perché capiscono le difficoltà delle persone bisognose. Se dovessi creare un’associazione di volontariato non saprei da dove partire. Sicuramente partirei dalle mie passioni principali, ovvero il calcio. Inizierei prima di tutto a cercare allenatori che non vogliono soldi, ma fanno queste per aiutare le persone bisognose, infatti creerei una società sportiva nella quale i giovani possano trovare felicità e, inoltre possono ricevere una buona educazione sportiva, stando insieme. Tutto ciò però lo farei senza incontri sportivi, per far sì che non diventi una società agonistica dove i ragazzi potrebbero intraprendere vie buie, nel senso di non rispettare più la regola della solidarietà che predomina nella mia “società sportiva”. Ritornando al fatto degli allenatori senza pagamento, penso sia giusto perché devono aiutare sempre le persone più bisognose, ma con cuore e non per avere dei soldi in cambio, bensì la felicità di aver aiutato qualcuno.
Un’altra idea per cui potrei aprire un’associazione, è il fatto che a me piace molto la fisica e la chimica, perciò potrei aprire una struttura donando alle persone bisognose tutto ciò di cui hanno bisogno, a partire dal materiale scolastico, come matite, penne, e libri. Poi assumerei dei professori, che anch’essi non pagherei per sollecitudine ai bisognosi in quanto stai facendo una buona azione, ricevendo amore e allegria. Inoltre, proporrei dei laboratori di fisica e chimica per far vedere a tutti i ragazzi lo splendore degli esperimenti a partire dal più banale al più complesso e poi facendoli ripetere ai medesimi, e per ognuno sarà dato un premio, ma al più bravo sarà dato un premio un po’ più grande, ovviamente non per fare discriminazioni, ma per apprezzare l’impegno, ad esempio una cena ad un ristorante oppure un buono in qualche cartolibreria e così via. Pensare di aprire un’associazione di volontariato mi fa pensare a ricevere amore e allegria e, soprattutto dare aiuto a persone bisognose, e pensare che, con le mie forze, posso aiutare veramente una persona, penso sia una cosa magnifica.

Percorsi di volontariato: Gabriele e lo sport per tutti

Gabriele G. è uno dei 500 giovani Generatori di buone pratiche che hanno portato a termine il progetto seguendo la FAD. La sua idea è creare un’associazione sportiva per garantire lo sport anche ai meno fortunati e a chi non può permetterselo. 

Partiamo dal fatto che la pratica del volontariato per me è indispensabile e fantastica sotto l’aspetto sociale/altruistico. Ho provato sulla mia pelle l’esperienza di volontariato nella Caritas di Colle Oppio, durante questa giornata ho scoperto la sofferenza presente nei loro occhi, però ho anche notato la forza di volontà che li spingeva a non arrendersi mai e rialzarsi ogni volta che la vita li buttava giù. Detto questo, vorrei iniziare presentandomi e mostrandovi la mia idea di associazione.
Mi chiamo Gabriele Graziano e sono un grande amante della palestra e dello sport in generale, per questo motivo mi ritengo molto fortunato a poter praticare la disciplina che amo poiché: sono nato in una famiglia che se lo può permettere anche se con qualche sforzo e soprattutto sono nato senza complicazioni al livello di corporatura e salute. Per questo una cosa alla quale ho sempre ambito è quella di cercare di creare un’associazione sportiva per le persone meno fortunate di me, che non possono permettersi neanche un abbonamento mensile per una palestra, o che vivano in uno stato di salute con gravi complicazioni, anche perché le persone con questi problemi, sono quelle con più determinazione e costanza, per questo credo certamente che creando questa associazione si potrebbe dare molta speranza e molta determinazione a tutti quelli che non credono nel loro potenziale e perdono facilmente di autostima. Poi, vorrei insegnare anche la disciplina e il buon comportamento, perché secondo me questi due comportamenti sono alla base della società odierna, sono molto legato a questi due aspetti anche perché odio le persone maleducate, scortesi o quelli che se la prendono con le persone più deboli di loro, solo perché, sanno di poter facilmente avere la meglio essendo più forti, anche se in realtà la vera forza non è nel singolo ma nell’insieme. Ma soprattutto, vorrei creare un’associazione insieme ai miei amici che portano sulle spalle la mia stessa passione per la palestra. Da questa associazione vorrei che uscissero fuori anche degli atleti di alto livello, che possano gareggiare anche in qualche gara di bodybuilding importante come Mister Olympia la più grande gara di bodybuilding esistente, comunque vorrei programmare delle gare con più associazioni del mio tipo. Essendo un’associazione che non ricava nulla dai propri partecipanti, per tirare avanti stavo pensando di farci sponsorizzare da qualche multinazionale che si occupa di attrezzature, prodotti per la palestra, così da ricavare o ricevere anche qualche supporto economico esterno. Questa era la mia idea di associazione sportiva dilettantistica ai fini di aiutare il prossimo, spero che un giorno nella nostra civiltà, si instauri una vera e propria eguaglianza che comprenda tutti i cittadini, e che non esista più povertà e fame nel mondo.

Percorsi di volontariato: Alessio vuole aiutare gli altri insieme ai suoi amici e alla famiglia

Aiutare le vittime di guerra, violenze e disastri naturali: è quello che farebbe Alessio G., uno dei 500 ragazzi che hanno deciso di portare a termine il Progetto Generatori, se potesse aprire un’associazione di volontariato. E lo farebbe coinvolgendo i suoi migliori amici e la famiglia. 

Il volontariato è un’attività svolta da una o più persone, gratuita e senza fini di lucro, a favore di altre persone che hanno gravi necessità e assoluto e urgente bisogno di aiuto e di assistenza, oppure per fronteggiare emergenze occasionali o prestando opera e mezzi nell’interesse collettivo in maniera individuale o collettivamente in associazioni. Generalmente chi fa volontariato, ha varie ragioni, che possono e dovrebbero essere: solidarietà, giustizia sociale, altruismo, filantropia. Nel nostro paese milioni di persone offrono il loro tempo, le loro energie per aiutare gli altri, assistendo persone povere e malate, anche a livello internazionale, lottando per la tutela dell’ambiente e degli animali.
Secondo me, il volontariato, è molto importante se diffuso tra i giovani, perché questo contribuisce allo sviluppo del senso civico e quindi far diventare i ragazzi dei cittadini responsabili e protagonisti del proprio futuro. Inoltre secondo me, negli ultimi anni, i giovani sono sensibilizzati al problema della solidarietà e del volontariato, questo grazie agli ultimi mezzi d’informazione che permettono il propagarsi di notizie velocemente e senza filtri.
Se potessi fondare un’associazione di volontariato, fonderei un O.d.V. (Organizzazione di volontariato) che si occupa di aiutare le persone vittime di guerre, violenze, disastri naturali fornendo assistenza sanitaria, generi di prima necessità e rifugi, soddisfacendo bisogni primari come il diritto al cibo, all’acqua, alla salute e all’educazione. Ho scelto questo tipo di organizzazione perché ritengo che codeste persone si siano ritrovate in una posizione molto scomoda senza che fosse colpa loro o delle loro decisioni, e che quindi, per esempio, si siano ritrovati con poca roba o niente per via di un terremoto o di una guerra.
Oggi il minimo delle persone in una associazione è sette e va mantenuto durante la vita associativa; mi piacerebbe unirmi e gestire l’associazione principalmente con i miei migliori amici, anche se non mi dispiacerebbe che mi aiutassero anche i componenti della mia famiglia. Ho scelto loro perché ritengo che, mentre si svolge volontariato, sia necessario un rapporto di amicizia o un legame con gli altri che lo stanno facendo per poterlo svolgere al meglio e con un sorriso (cosa più importante quando si aiutano persone in difficoltà, che sono generalmente tristi o infelici).
L’importanza del volontariato tra i giovani è fondamentale, quindi, a mio onesto parere, deve essere portato almeno una volta tra i banchi di scuola. Questo perché l’argomento stimola la riflessione e il dialogo, accrescendo l’empatia verso chi è più sfortunato di noi.
Inoltre, il volontariato è una grande realtà economica, denominata Terzo settore.
Dimostra che l’economia può essere finalizzata non soltanto al profitto, alla soddisfazione di falsi desideri, ma può diventare un mezzo per aiutare gli uomini a soddisfare i loro bisogni umani più autentici.

 

Percorsi di volontariato: Alessia è pronta a supportare i più colpiti dalla pandemia

L’associazione di volontariato che vuole creare Alessia D.G., uno dei 500 Generatori che hanno seguito la formazione a distanza, ha lo scopo di supportare, con varie azioni e iniziative, le persone che più di altre sono state colpite dalle conseguenza della pandemia.

Secondo me ad oggi c’è un’idea sbagliata riguardo al volontariato perché viene visto spesso dalla società come un modo per fare bella figura anziché come un modo reale per aiutare davvero. La piattaforma FAD “generatori” ha lo scopo di avvicinare i ragazzi più giovani all’attività del volontariato nel modo migliore trasmettendogli dei valori sani e corretti.
La mia idea di volontariato è quella di uscire dal guscio della mia famiglia e dei miei affetti che mi hanno protetto finora, per contribuire con la mia presenza ad avvicinarmi ai bisogni degli altri. Non mi illudo di poter risolvere tutti i problemi che sono tanti: economici, affettivi, psicologici, di emarginazione, di solitudine, di angoscia, di dolore, ecc… ma vorrei con la mia presenza ed attenzione alleggerire il loro peso e poter condividerne almeno una parte.
Il recente periodo vissuto e che stiamo tutt’ora vivendo in Italia e in tutto il resto del mondo ci ha messo di fronte ad un nuovo modo di vivere in famiglia e con le altre persone molto diverso da quello che conoscevamo per questo mi piacerebbe creare un’associazione di volontariato che aiuti le persone più colpite dalle conseguenze di questa pandemia in diversi modi, per esempio: portando la spesa alle persone che non possono più permettersi di farla o che non riescono ad acquistare tutto il necessario per arrivare a fine mese chiedendo a diversi supermercati di contribuire con i prodotti che non possono essere messi in vendita, offrendo un servizio di supporto psicologico oppure offrendo dei servizi di baby-sitting gratuiti finché non riapriranno gli asili per le famiglie dove non è possibile pagare una babysitter o stare con il proprio figlio per questioni lavorative.
Questo però mi piacerebbe non circoscriverlo solo a Roma ma mi piacerebbe creare delle istituzioni come questa in tutta Italia così che tutti i cittadini potranno usufruirne. La nascita di quest’organizzazione sarà possibile solo grazie all’impegno e alla serietà dei volontari che vorranno farne parte, sono convinta che la presenza attenta di persone preparate possa essere veramente di grande aiuto per tutte le persone che hanno realmente bisogno di azioni concrete per poter tornare alla vita di prima e magari riuscirla anche a migliorare. Mi piacerebbe anche che le persone che saranno aiutate dall’organizzazione entrassero a farne parte per far sì che diventino una testimonianza reale in modo che possano parlare per esperienza personale per sensibilizzare e avvicinare più persone al mondo del volontariato e particolarmente all’associazione, mi piacerebbe inoltre che aiutino a loro volta le persone che verranno dopo, così da creare un circolo vizioso dove prendi per poi dare senza guardare solo gli affari propri… che purtroppo accade troppo spesso nella società di oggi.