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Percorsi di volontariato: la raccolta alimentare di Andrea per aiutare i bisognosi

Andrea S., uno dei 500 ragazzi che hanno deciso di aprire una loro associazione di volontariato, racconta il suo progetto di raccolta alimentare per le persone in difficoltà.

 

Visto il periodo difficile che tutti stiamo affrontando, voglio concentrare le mie idee su una campagna di volontariato che si occupi della raccolta alimentare per le persone che si trovano più in difficoltà nel permettersi del cibo. Vorrei condividere il tutto con parenti e amici, cosi da avere una più rapida e sicura gestione della campagna, e il motivo per cui si vuole istituire è l’emergenza virus COVID-19.

I vantaggi dell’attività sono:

– La riduzione di materiale disperso nell’ambiente e meno spreco alimentare;

– La riduzione dei costi di smaltimento per le aziende riguardo i prodotti non più vendibili;

– La messa a disposizione di beni di prima necessità.

Vorrei istituire una raccolta degli alimenti, che vengono acquistati dalle persone nei supermercati, per poi assegnarli ad un gruppo di volontari, che inscatoleranno tutto il cibo raccolto, per poi spedirlo al magazzino di raccolta più vicino, attraverso mezzi di trasporto guidati sempre da un altro gruppo di volontari, che si occuperà dello scarico e della collocazione delle merci, gruppo che infine si impegnerà a distribuire il tutto in maniera autonoma. Inoltre per raccogliere il maggior numero di alimenti possibili, un altro gruppo della campagna, si occuperà della merce non venduta da supermercati o servizi di beni alimentari, ed a seconda del suo stato, la aggiungerà o meno a quella già raccolta in altre occasioni. Sarà possibile poi, garantire alle persone più anziane, la completa disposizione da parte dei nostri volontari, i quali porteranno personalmente tutti gli alimenti necessari nelle loro case. Per far sì che ciò accada, gli basterà fare richiesta al supermercato più vicino, cosicché si mettano in contatto con noi fornendo nominativo ed indirizzo prima comunicato dal cliente. Per assicurarsi che ogni singolo bisognoso abbia gli alimenti necessari, sarà obbligatorio tracciare ogni scatola che viene portata fuori dal punto di raccolta, fin quando il tutto non verrà consegnato allo specifico destinatario. Nello specifico ci sono alimenti che sono più adatti di altri per la raccolta e stiamo parlando degli alimenti a lunga conservazione. Si consiglia appunto carne o pesce in scatola che garantisce la lunga conservazione. Riguardo la parte promozionale, metterei in campo un’attività di volantinaggio o una serie di spot pubblicitari, cosi da rendere nota a tutti la campagna, e tutti i concetti ed ideali che esprime. Oltre a tutto ciò, potrebbe essere utile una raccolta firme per l’assunzione di volontari, che una volta entrati a far parte dell’associazione, saranno affiancati ai volontari che prestano servizio da più tempo, in modo tale da rendergli le idee più chiare possibili sulla scelta che hanno fatto, tutto questo andrebbe ad aiutare la campagna, ma soprattutto i beneficiari perché ovviamente due braccia in più fanno sempre comodo.

Percorsi di volontariato: aiutare le persone a rischio durante l’emergenza sanitaria, l’idea di Simone

Terminato il percorso formativo di 20 ore e ispirato dal periodo di difficoltà che l’Italia sta vivendo a causa dell’emergenza sanitaria da COVID-19, Simone P. parla della sua idea: un’associazione per aiutare le fascia più debole della popolazione. 

 

Questo 2020 ci ha riservato davvero tante situazioni difficili, per citarne alcune la foresta Amazzonica in fiamme, il meteorite che avrebbe potuto colpirci e per ultima e non per importanza il COVID-19 che ha avuto un impatto così forte sulle nostre vite che abbiamo dovuto cambiare drasticamente le nostre abitudini quotidiane per sopravvivere. Molti di noi, se non la maggior parte, durante la quarantena sono riusciti a cavarsela quasi senza alcun problema, ma persone con disabilità gravi sia al livello fisico e/o mentale ne hanno risentito di più, per loro il contatto umano è davvero importante e la privazione di esso fino a qualche tempo fa, immagino sia stato davvero duro da sopportare. Per non parlare degli anziani che è la fascia di età con più rischio di decesso, per loro uscire per prendere i beni di prima necessità vorrebbe dire rischiare la vita. Per questo vorrei creare una associazione di volontariato no-profit, per le persone che hanno effettivamente bisogno di aiuto, rendendogli questa situazione un po’ meno dura, anche con dei piccoli gesti: portare la spesa nelle abitazioni di chi a problemi nello spostarsi, fare visita a persone che sono rimaste sole per tutto questo tempo che hanno bisogno di interagire con qualcuno. (Ovviamente rispettando tutte le procedure e norme per far sì che non ci siano ammassamenti e munendosi di guanti e mascherina.)

Questa associazione umanistica vorrei fondarla con i miei amici più fidati (5) e un paio di persone che hanno già esperienza in questo campo cosi che possano farci da guida, aiutandoci a spronare le persone ad aiutare il prossimo. I beneficiari oltre ad essere le persone con difficoltà, sarà la comunità in generale, perché dobbiamo ricordarci che siamo tutti uguali e non dobbiamo odiarci per nessun motivo al mondo, anzi se possiamo aiutare una persona in difficoltà è nostro dovere farlo.

Per poter far sì che le persone si accorgano di quello che abbiamo intenzione di fare potremmo cominciare a fare delle piccole manifestazioni oppure mandare in rete un nostro spot per sensibilizzare le persone. Potremmo anche creare anche una pagina Instagram o Facebook dove queste persone possano contattarci e chiedere il nostro aiuto inviandoci anche il loro indirizzo per poterli raggiungere.

Percorsi di volontariato: Generatori, una spinta per avvicinarsi al volontariato. Parola di Alice

Dopo aver terminato il percorso formativo di 20 ore, Alice F., una tra i 500 teenager selezionati per la terza fase di Generatori, ha capito quanto sia importante partecipare al bene comune.

 

Prima di questo corso non avevo mai pensato di svolgere un’attività di volontariato, ma ultimamente sto rivalutando la cosa perché il volontariato aiuta molte persone in situazioni di difficoltà e, magari aiutandoli si potrebbe fare la differenza, anche se molto piccola, inoltre potrebbe essere, anche molto soddisfacente rendere felice delle persone. In questi ultimi giorni, documentandomi su internet ho scoperto tantissime opzioni per svolgere questo tipo di attività. Un’attività che sarei entusiasta di compiere è la distribuzione dei regali di Natale alle persone meno fortunate come cappotti e maglioni per la stagione invernale, giocattoli, ma anche un po’ di compagnia alle persone che sono sole durante questa festività non guasterebbe perché secondo me il Natale è una festa fantastica e nessuno dovrebbe esserne escluso. Ho scoperto, inoltre che l’associazione del Telefono Azzurro fornisce servizio di volontariato anche telefonico per dare aiuto a bambini e adolescenti di tutto il mondo inoltre, ci sono moltissimi eventi di sensibilizzazione per chi vi partecipa e progetti di tante tipologie, e scommetto che questa attività ti “arricchisce” molto, perché stai aiutando dei bambini più deboli e stai compiendo delle buone azioni. Sarebbe una cosa fantastica, anche portare cappotti o maglioni che servono per la stagione invernale, ma anche libri e giocattoli in modo da offrire un po’ di divertimento a questi bambini. Su internet ho scoperto che il volontariato è fondamentale anche nell’ambito ambientale, per questo proposito esistono tantissime attività ad esempio il campo di volontariato, dove alcuni ragazzi di diverse colture si incontrano per diversi giorni per prendersi cura dell’ambiente e gli unici requisiti richiesti sono: l’impegno e la solidarietà gli uni con gli altri, naturalmente queste attività sono organizzate da un Ente Locale che coordina tutto, soprattutto ti rendi disponibile in un ambito importantissimo. Ho scoperto, inoltre, che il volontariato si può svolgere anche da casa, facendo compagnia alle persone che sono sole, specialmente durante questo periodo, le si può aiutare con il fare la spesa o cose del genere, ad esempio comprare i medicinali e portarglieli alla loro abitazione, e secondo la mia opinione sarebbe molto bello e gratificante svolgerlo perché hai compiuto una buona azione e hai aiutato delle persone. Per concludere, sono stata molto fortunata nello svolgere questa esperienza formativa e spero di poter, un giorno, svolgere anche io questo genere di cose, anche compiere una vacanza per questo scopo dove si aiuta il prossimo e si tutela l’ambiente circostante, inoltre si sta a contatto con delle persone che condividono il tuo stesso obiettivo… di contribuire alla società dovrebbe essere un’esperienza fantastica e, scommetto che per il nostro bagaglio culturale  ci “arricchisce” da un punto di vista educativo e ti rende una persona migliore soprattutto sotto il punto di vista morale.

Percorsi di volontariato: l’idea di Daniele per creare dei campus per i volontari

Dopo aver terminato il percorso formativo di 20 ore, Daniele G., uno dei 500 Generatori selezionati, illustra la sua idea di campus per volontari.

 

Personalmente sarei molto felice di compiere qualche azione riguardo l’ambito del volontariato. Ho scoperto che l’Italia offre vari spunti riguardo quest’ambito. Sarebbe molto interessante ad esempio partecipare a qualche vacanza alternativa cioè una vacanza che si può svolgere in vari luoghi del mondo anche Italiani. Queste vacanze altro non sono che un campo di volontariato, rinunciando alla classica vacanza possiamo partecipare ad un viaggio formativo dove aiutiamo realmente e concretamente l’ambiente. Tra le varie attività ce ne sono alcune ad esempio che non ci sogneremmo mai di fare, esempi: preparare pasti ai panda, riabilitare cani randagi e uccelli rapaci. In questo tipo di viaggi però si può decidere di lavorare per l’ambiente piuttosto che gli animali, lavorando sui vari habitat oppure pulendo le spiagge. In realtà le idee per compiere il volontariato sono infinite e trovare una cosa che realmente ti possa piacere ed interessare non è affatto difficile, bisogna solamente trovare pazienza. Informandomi infatti ho trovato vari modi per fare del volontariato in modo anche molto semplice, ad esempio ci sono delle associazioni che usano il telefono per fare volontariato. E come lo usano il telefono? Nel modo per la quale è stato creato inizialmente, quindi non per usare applicazioni, sentire musica, fare foto, ma bensì per stare al telefono con persone che ne hanno bisogno. Molte persone necessitano di sentire altre persone anche solo per cercare un orecchio amico. Non è assolutamente un’attività da sottovalutare e ci sono migliaia di persone che potrebbero beneficiare da questo servizio. Ci sono molte associazioni di volontariato dove dando la tua disponibilità per aiutare durante l’allestimento di spettacoli poi avrai l’accesso gratuito per lo spettacolo. In qualche modo infatti verrai anche “ripagato” dello sforzo e potrai gustarti un bello spettacolo consapevole anche di aver aiutato persone che evidentemente ne avevano bisogno. Sono molto importanti anche tutte quelle azioni di volontariato con la quale possiamo aiutare tutte le persone che non hanno un tetto o che hanno problemi economici. Per quanto possano sembrare azioni pressoché scontate c’è sempre bisogno di persone che offrano il loro tempo ad esempio nella mensa dei poveri, che dà un pasto a tante persone che non possono permetterselo, soprattutto ai senzatetto. Il volontariato si può svolgere anche per la cultura. Spesso senza volontari molte manifestazioni neanche riescono a vedere la luce, e questo è veramente un peccato. Basterebbe poco per aiutare persone che ne avrebbero veramente tanto bisogno. In conclusione sono molto soddisfatto di aver partecipato a questo corso di formazione, perché mi ha veramente aperto gli occhi sotto certi aspetti. Sono sicuro che prenderò parte a qualche associazione di volontariato per arricchire il mio bagaglio culturale e soprattutto cosa da non sottovalutare aiutare persone che hanno realmente bisogno.

Percorsi di volontariato: l’invito di Simone ai coetanei per avvicinarsi al volontariato

Dopo aver terminato il percorso formativo di 20 ore, Simone P., uno dei 500 Generatori selezionati, racconta la sua idea di volontariato.

Salve, mi presento, sono un ragazzo di 20 anni, mi chiamo Simone e abito a Roma.

Il volontariato è un’attività di aiuto che chiunque, da solo o in associazioni, può decidere di fare. Si tratta di mettere le proprie capacità, anche le più semplici, a disposizione di chi ne ha bisogno. Si fonda sul principio della solidarietà e può essere rivolto a tutti coloro che hanno bisogno di aiuto. Senzatetto, migranti, bambini abbandonati, animali… sono diversi gli ambiti in cui un volontario può operare, senza contare poi il lavoro come volontario nella Croce Rossa.

Il volontariato è molto importante nella società in cui viviamo: la realtà che ci circonda è ogni giorno più difficile da gestire ed affrontare. Ci sono problemi a lavoro, persone in fuga dalla guerra che cercano rifugio nel nostro paese, bambini abbandonati… migliaia di persone in Italia hanno bisogno di aiuto ed è fondamentale che anche i giovani siano sensibilizzati su questo tema. Non importa che una persona si trovi in una condizione di difficoltà: può capitare a tutti di prendere una decisione sbagliata, ad esempio, e la vita, per quanto meravigliosa, spesso non perdona.

Aiutare il “diverso”, donare un pasto caldo o abiti vecchi sono attività piccole che però possono donare sollievo a chi le riceve. Fare volontariato non deve essere per forza un’attività impegnativa come avviene per chi decide di entrare nella Croce Rossa, ma può anche portare via un paio di ore alla settimana andando a distribuire pasti caldi alla Caritas, aiutando le associazioni che operano sul territorio per le persone in difficoltà: basta aprire il proprio cuore verso tutti. Anche aiutare al canile comunale è un’attività di volontariato importante. I giovani dovrebbero avere la possibilità di provare una qualsiasi attività di volontariato che si addica e che, soprattutto, interessi loro. Intraprendere questo cammino significa trovarsi anche davanti a situazioni difficili e che vanno a colpire il nostro cuore e la nostra sensibilità, per questo è importante che sia un’attività fatta con passione. Come dicevamo all’inizio del tema, la società in cui viviamo è piena di rischi e difficoltà, aiutarsi l’un l’altro è la base per poter sopravvivere in questa giungla urbana: invece di pensare “a me non succederà mai”, provare a rimboccarsi le maniche e stare accanto di chi sta attraversando un momento di crisi forte è ciò che serve.

Come idea di volontariato personale (vista anche la mia situazione) pensavo, a una campagna a favore delle donne in stato di gravidanza che magari sono sole e quindi hanno difficoltà nello svolgere le azioni abituali, come fare la spesa, comprare medicine ecc…….

Percorsi di volontariato: Luca e l’idea di cittadino attivo al servizio della comunità

Dopo aver terminato il percorso formativo di 20 ore, Luca C., uno dei 500 Generatori selezionati, racconta la sua visione di cittadino attivo.

 

Per me il cittadino attivo cerca sempre di impegnarsi per il raggiungimento di un obiettivo, che nella maggior parte delle volte si rivela essere quello di rendere il mondo un posto migliore per lui e per tutti. Comportarsi bene, rispettare le regole ed essere giusti con gli altri, non sono gli unici elementi che risultano fondamentali nel considerarsi un cittadino attivo nella società. Pensiamo per esempio all’importanza che si può riscontrare nelle questioni che riguardano il rispetto dell’ambiente e, più in generale, del luogo in cui viviamo. A volte questo aspetto potrebbe risultare ripetitivo, in quanto si sono svolte recentemente molte battaglie che riguardano la difesa del pianeta e delle sue risorse, ma spesso si parla troppo e si agisce molto poco. Bastano veramente dei piccoli gesti che potrebbero migliorare la nostra vita all’interno della società, come per esempio quello di cercare di buttare il meno possibile carta sporca per terra ed invece provare a tener conto anche dell’importanza della raccolta differenziata in modo tale da facilitare il lavoro anche agli altri. Ma non solo questo, cercare di non utilizzare prodotti che potrebbero inquinare l’ambiente, come per esempio le plastiche ed i gas industriali, che di fatti sono un altro problema alle radici dell’inquinamento. In questo modo il cittadino, può cominciare a capire quali sono le necessità per creare una società giusta. Sembra, un sogno un po’ utopico quello di creare una società più corretta, ma in realtà basterebbe semplicemente rispettare le regole impostateci dai nostri governi senza però lasciare che le nostre idee vengano messe da parte. È bene dire che il cittadino possiede il privilegio di avere questo potere decisionale, che risulta essere lo strumento più efficace per far sentire al propria voce in ogni singolo ambito della vita civile.

Il cittadino attivo deve inoltre interagire con altri civili , nella maniera più giusta e solidale. Di fatti instaurare rapporti con altri cittadini risulta chiaramente una delle più importanti risorse che abbiamo a disposizione per porre le basi di un equo rapporto fra gli abitanti e la città. Lotte civili, scontri fra cittadini e odio perpetuo sono da sempre stati i cardini della rottura di questa relazione, proprio perché la mancanza di unità non porta altro che disastri ed anche corruzione. È bene perciò che uno dei primi compiti del cittadino attivo sia quello di mantenere i rapporti sociali nella pace in modo da non permettere lo scoppio del terrore. Descrivere ciò che il cittadino attivo dovrebbe fare per migliorare la società in realtà non è molto facile, ma ciò che conta veramente alla fine è sempre impegnarsi al fine del bene comune, tentando di non pensare solamente a se stessi. D’altronde è questa la vera definizione di “Comunità“.

Percorsi di volontariato: rendersi utili in un asilo, l’esempio di Andrea

Dopo aver terminato il percorso formativo di 20 ore, Andrea B., uno dei 500 Generatori selezionati, racconta la sua esperienza di volontariato in un asilo.

 

Il volontariato è un’esperienza formativa direttamente o indirettamente collegata al percorso di studi e agli obiettivi di carriera. Svolgere una di queste attività è stimolante e arricchente.

La mia esperienza di volontariato svolta presso l’asilo nido “Hakuna Matata” ha avuto come finalità quella di potermi accostare alle problematicità pratiche per la crescita dei bambini molto piccoli, con attività che prevedono di stabilire un rapporto di fiducia e di collaborazione per soddisfare bisogni di attenzione e accettazione, giochi di gruppo, momenti di cooperazione durante le attività didattiche e ludiche e individualizzazione di somiglianze e differenze tra la mia e la loro età.

Vedere i bambini correre, giocare e ridere con la spensieratezza che solo loro riescono ad avere mi ha riportato alla mente la mia infanzia e i tempi passati che non verranno più, ma che grazie a loro potevo rivivere. I bimbi quindi sviluppano capacità motorie e viene offerto loro la possibilità di svolgere attività che favoriscano la coordinazione, muovendosi con tranquillità.

Un altro spunto di emozione è il momento in cui vieni riconosciuto dai bambini come un amico, cosa molto difficile dato che la loro mente è aperta solo alle persone vere e buone. Sentire il loro affetto e la loro gioia nel vedermi quindi scaldava il mio cuore.

Il mio servizio di volontariato durò più o meno un mese nel periodo delle vacanze d’estate, non avendo scuola infatti, potevo dedicarmi completamente a quei “mostriciattoli”. È stata un’esperienza unica che rimarrà nei miei ricordi a lungo.

Se potessi parlare a tutti i giovani d’Italia sicuramente consiglierei vivamente un’attività del genere o simile, quale prendere servizio alla croce rossa (come mia sorella tra l’altro ha fatto e continua a portare avanti da due anni), o qualsiasi altra forma di volontariato che giovi al nostro paese che può offrire e finanzia questo tipo di attività.

Devo ammettere che prima di svolgere tale compito ero un po’ scettico sulle mie potenzialità e la mia utilità in ambito educativo, ma quando mi sono fatto forza e ho pensato che tutti come me hanno avuto gli stessi pensieri mi sono ricreduto e ho dato del mio meglio. Non so dire se il mio ruolo sia stato indispensabile all’interno dell’asilo, ma i sorrisi dei bambini mi hanno dato speranza, anche se penso che il volontariato punti a far uscire il meglio da tutti i ragazzi, ovviamente seguendo tutte le norme, le precauzioni e le accortezze possibili, per far si che in futuro possano essere più responsabili e autoritari.

Il problema dei ragazzi di questa società è che non svolgono attività se non con un riscontro economico o di qualsiasi tipo che possa giovare alla loro persona, non capendo che un’attività del genere può darti molte più emozioni che i soldi potranno mai dargli, secondo il detto: “I soldi non fanno la felicità”.

Penso che lo stato debba promuovere molto di più queste attività, in quanto un ragazzo per partecipare molto spesso si trova impreparato su come iscriversi o come trovare il tipo di volontariato che preferisce.

Finisco col dire che se ogni cittadino facesse del volontariato di qualsiasi tipo, vivremmo in un mondo migliore.

Percorsi di volontariato: l’impegno per la natura e per una Terra migliore di Giulia

Dopo aver terminato il percorso formativo di 20 ore, Giulia L., una dei 500 Generatori selezionati, racconta le sue esperienze, il suo impegno e la sua campagna di volontariato.

 

Ho avuto poche esperienze riguardo il volontariato: per sei anni ho fatto parte di un gruppo scout e ho venduto svariati articoli, come uova di pasqua o piante, per aiutare associazioni come AIL, AISM, etc..; ho anche iniziato un corso di primo soccorso che, però, è stato interrotto a causa della pandemia. Ho voluto iniziarlo perché mi piaceva l’dea di poter dare una mano a chi ne avrebbe avuto bisogno, ed anche se si è interrotto a causa della pandemia, ho seguito ciò che era presente nei filmati precedenti. Ho capito che fare volontariato è un’esperienza molto importante, serve per aiutare le persone che ne hanno più bisogno, ma serve anche e soprattutto per noi stessi, per una crescita personale. Ho seguito tutti i video e ho notato che ci sono davvero tanti modi per fare volontariato. Personalmente vorrei aiutare la natura, per esempio salvando o curando animali e ripulire spiagge, mari, strade, etc.. da plastica e sporcizia. Mi piacerebbe davvero riuscire a migliorare, anche di pochissimo, il posto in cui viviamo e salvare, o anche semplicemente aiutare, chi ci vive. Ho capito anche che ci sono molti problemi, ancora oggi irrisolti, ma che magari nel tempo si spera di migliorare.

Per far parte di un’associazione è molto importante seguire delle regole, dare ascolto a chi ha più esperienza e dare una mano in tutti i modi possibili durante le situazioni difficili in cui ci troviamo. Tra le esperienze di volontariato presenti nei video formativi, una in particolare mi ha colpito molto; il 24 agosto 2016 è stato un giorno memorabile anche per me; i miei nonni erano ad Amatrice quando c’è stato il terremoto; fortunatamente loro stanno bene, ma nella frazione dove sono cresciuta oramai non è rimasto più nulla; la maggior parte delle persone che conosco sono andate ad abitare da qualche altra parte, oppure sono morte; è stato un evento molto tragico, ma c’è sempre stato qualcuno pronto a salvare chi ne avesse bisogno, dalle persone agli animali rimasti feriti dalle macerie. Far parte di un’associazione è un impegno che va rispettato, perché davvero molte persone hanno bisogno di aiuto; ho visto le condizioni di molti bambini africani; ho visto come vivono, cosa mangiano e i problemi fisici e psicologici, che hanno, e mi dispiace davvero tanto; fortunatamente molte persone li soccorrono e gli danno le cure necessarie per la sopravvivenza. Ho visto come la ragazza presente nel video si è avventurata in quel villaggio esclusivamente per salvare le persone che vivevano li. Al mondo non ci dovrebbero essere persone che soffrono così tanto. Questa esperienza mi ha fatto capire che se non ci aiutiamo fra di noi, sarebbe inutile continuare a vivere.

Percorsi di volontariato: Bianca e l’energia per aiutare chi è in difficoltà

Dopo aver terminato il percorso formativo di 20 ore, Bianca T. M., una dei 500 Generatori selezionati, racconta la sua campagna di volontariato.

 

Penso che il volontariato sia un’esperienza unica e molto bella per aiutare gli altri. Mi è capitato una sola volta di fare volontariato alla Caritas ed è stato un impegno e una responsabilità (anche se nel mio piccolo) che mi sono presa, mi hanno trasmesso la loro felicità ed emozioni mai provate prima. Sicuramente è stata un’esperienza che rifarei tantissime altre volte.

 

Pensando al volontariato, una delle prime cose che mi viene in mente è l’assistenza agli anziani e ai malati. Le possibili azioni del volontario sono invece molto più numerose e riguardano non solo le persone in difficoltà, ma anche l’arte, l’ambiente, i bambini o lo sport. Tutti possono diventare volontari e dare il proprio contributo nella diffusione dei valori attraverso la sensibilizzazione e la raccolta fondi a sostegno dei progetti, mettendo a disposizione il loro tempo, le proprie competenze e la loro volontà. Non importa se una persona si trovi in una condizione di difficoltà: può capitare a tutti di prendere una decisione sbagliata, e la vita, per quanto meravigliosa, spesso non perdona. Aiutare il “diverso”, donare un pasto caldo o abiti vecchi sono attività piccole che però possono donare sollievo a chi le riceve. Il volontariato è molto importante nella società in cui viviamo: la realtà che ci circonda è ogni giorno più difficile da gestire ed affrontare. Intraprendere questo cammino significa trovarsi anche davanti a situazioni difficili e che vanno a colpire il nostro cuore e la nostra sensibilità, per questo è importante che sia un’attività fatta con passione. Il volontariato deve, quindi, essere un’attività svolta con il cuore, slegata da interessi economici ed inoltre, non deve essere sentita come un obbligo o un impegno, per compiere un po’ di bene, ma come una spinta interiore che porti ad aiutare; questo è il bene. L’importanza del volontariato tra i giovani: apre la mente, stimola alla riflessione e soprattutto fa crescere l’empatia verso chi non è fortunato come noi. Provare, almeno una volta nella vita, l’esperienza del volontariato per i giovani è importante per la propria crescita. I giovani soprattutto quelli di ultima generazione fin da piccoli sono stati sensibilizzati al problema della solidarietà e del volontariato, hanno notato che gli interventi da parte di enti istituzionali sono insufficienti, precari e non sempre efficaci, e siccome, fin da piccoli, hanno sempre avuto a che fare con il problema, riescono a trovare più facilmente, soluzioni più efficaci e moderne. In ogni uomo ci sono energie segrete che aspettano solo l’ora che qualcuno o qualcosa le svegli. Il volontariato non ha età, lo può fare chiunque. Solo chi lo fa, potrà capire le emozioni che si provano aiutando gli altri.

Percorsi di volontariato: Edoardo e la sua campagna per la promuovere il patrimonio storico-artistico

Dopo aver terminato il percorso formativo di 20 ore, Edoardo B., uno dei 500 Generatori selezionati, racconta la sua campagna di volontariato.

 

Ho 16 anni e da due anni faccio il volontario e l’animatore presso la mia parrocchia durante il Grest estivo. Insieme ad altri giovani animatori volontari abbiamo seguito le attività e i laboratori per i bambini dai 6 ai 10 anni. Cerchiamo di essere un punto di riferimento nel territorio. Siamo felici del nostro lavoro e del riscontro che abbiamo avuto, non solo tra i ragazzi ma anche nelle famiglie che partecipano alle attività e condividono lo spirito del nostro lavoro. È una attività che mi fa felice e dedico con molto entusiasmo il mio tempo libero ai più piccoli. Vivo questa mia attività di volontariato come una missione educativa, ho capito l’importanza di dare il buon esempio, perché questo siamo noi per i più piccoli: un esempio! Ho imparato importanti valori come la condivisione, il rispetto per gli altri e per le regole, rispettare le diversità e soprattutto lo… stare bene INSIEME!

 

La mia idea è realizzare una campagna di volontariato per promuovere il patrimonio storico-artistico ed ambientale del paese in cui vivo, diventare volontario culturale e stimolare altri giovani a diventare volontari culturali. Il progetto mira a contribuire alla riscoperta dei luoghi e delle bellezze architettoniche del centro storico del borgo, attraverso la valorizzazione degli elementi identitari, che consentono di attivare e promuovere nella gente, in particolare nei giovani, il senso di appartenenza alla comunità da cui sviluppa il senso della cittadinanza attiva.

A partire dalla riscoperta della cittadinanza attiva è possibile promuovere nuove sensibilità educative e formative, migliorare le forme di comunicazione e la comunicazione stessa nel territorio, favorire la crescita e la strutturazione di luoghi aggregativi per giovani e meno giovani. Gli obiettivi previsti dal progetto sono: Infondere nei giovani volontari la conoscenza e il rispetto della cultura del territorio; incrementare nei volontari le conoscenze e le competenze nel settore della promozione, della valorizzazione dei beni artistici e culturali contribuire alla crescita dell’individuo, integrandolo nell’organizzazione sociale della comunità grazie ad un programma di interventi volti alla formazione umana, facendo in modo che si relazionino consapevolmente con le risorse del territorio; favorire la partecipazione attiva dei giovani alla vita culturale e sociale del Comune.

La campagna prevede:

  1. raccolta e selezione del materiale informativo/promozionale dei siti archeologici, storici e ambientali del territorio;
  2. formazione dei volontari;
  3. ideazione e creazione di un logo identificativo del progetto;
  4. creazione di brochure informative e di materiale promozionale;
  5. organizzazione e realizzazione di visite guidate a cura dei volontari, aperte ai cittadini e ai turisti;
  6. laboratori di storia e culture locali nelle scuole;
  7. lancio di un contest fotografico aperto a tutti i cittadini con tema “le tue radici”.